Il "Sandokan" Kabir Bedi diventa cavaliere

L'intramontabile Sandokan Kabir Bedi torna a far parlare di se' e più di trent'anni dopo il telefilm a cui deve la sua fama, sfodera di nuovo "la spada". Niente pirati però, stavolta è un'occasione ufficiale: l'attore indiano diventa cavaliere, insignito del prestigioso riconoscimento dell'Ordine al merito della Repubblica italiana e riceverà ufficialmente il titolo dall'ambasciatore d'Italia Giacomo Sanfelice di Monteforte durante una cerimonia a Mumbai il prossimo 9 dicembre.

Il mitico tigrotto della Malesia si è detto molto felice per il riconoscimento. "E' un simbolo perfetto dell'affetto che l'Italia mi ha dimostrato per decenni, da quando ho iniziato la serie televisiva Sandokan fino a oggi" ha detto al Times of India, sottlineando anche le somiglianze tra i due paesi, come "il calore della gente, i valori familiari, il ricco patrimonio culturale, la tradizione cinematografica, la buona cucina e perfino il gesticolare". Nato a Lahore, nel Punjab, Kabir Bedi negli ultimi 30 anni ha partecipato ad oltre 60 film di Bollywood, con ruoli da protagonista, ma la sua fama mondiale è legata soprattutto al personaggio nato dalla penna di Emillio Salgari.

Nel 1996 tornò a vestire il mitico ruolo ne Il ritorno di Sandokan, miniserie tv con Fabio Testi e Vittoria Belvedere e sempre in Italia ha preso parte ad altre serie e telefilm tv come Un medico in famiglia in cui ha interpretato un ristoratore indiano vicino di casa di nonno Libero-Lino Banfi, al film al cinema A/R Andata+Ritorno e a una delle prime edizioni dell'Isola dei famosi, classificandosi secondo. Per un esperto pirata dei mari non sarà stata troppo dura l'esperienza del naufrago, ma adesso Bedi si prepara a doppiare Sandokan in hindi per un Dvd che uscirà per il pubblico indiano e il prossimo anno tornerà a fare il "tigrotto" in Sandokan in Sicilia, la prima coproduzione italo-indiana.