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3/6/2007
Pulcinoelefante
i piccoli libri diventano grandi
SEBASTIANO VASSALLI
Le edizioni Pulcinoelefante di Osnago, in provincia di Lecco, compiono 25 anni. Venticinque anni di poesia, di sogni e di immagini strappate alla tirannia del tempo autorizzano un primo bilancio, con i numeri del pulcino e con quelli dell’elefante. I numeri dell’elefante sono: 7 mila titoli pubblicati dal 1982 a oggi, con più di 5 mila autori tra poeti e illustratori. I numeri del pulcino sono: 13 centimetri e mezzo per 19 e mezzo, che è il formato dei libri. Otto che è il numero delle pagine di ogni libro, contate a partire dal frontespizio. Venticinque, 30 o, al massimo, 35, che è la tiratura di ogni singolo volume.

La storia del Pulcinoelefante è la storia di Alberto Casiraghi (in arte: Casiraghy), nato a Osnago nel ‘52, tipografo, artista, poeta ma soprattutto editore. «Il panettiere degli editori: l’unico che stampi in giornata», come disse di lui Vanni Scheiwiller. Ancora ragazzo, Casiraghi viene assunto come apprendista compositore dalla tipografia Same di piazza Cavour a Milano, dove si stampano alcuni tra i più importanti quotidiani di quegli anni: Il Giornale di Indro Montanelli, La Notte, il Corriere d’Informazione e l’Avanti!. Sveglio e attento, viene notato da Montanelli che spesso si rivolge a lui per la composizione della prima pagina (suscitando le gelosie dei colleghi più anziani). Negli anni Ottanta i giornali devono adeguarsi alle nuove tecniche di stampa e i caratteri in piombo vengono abbandonati. Casiraghi lascia la Same nell’85 e compera, a prezzi di liquidazione, due delle macchine su cui lavorava: una delle due macchine è l’Audax Nebiolo che ancora oggi troneggia al centro della sua casa e che serve a stampare le edizioni del Pulcinoelefante.

Gli incontri che trasformeranno la sua vita avvengono agli inizi degli anni Novanta e sono sostanzialmente tre. Il primo incontro è quello con Alda Merini, allora ancora poco nota: di lei, nel corso degli anni, Casiraghi stamperà più di mille (ripeto: mille) libriccini, con centinaia di illustratori diversi (tra cui lo stesso Casiraghi). Un libro della Merini, del ‘96, s’intitola Breve storia del Pulcinoelefante. Contiene questa poesia: «Notte tempo / il vecchio portò suo figlio / sul monte dell’elefante, / ma lo salvò il pulcino / perché dovevano nascere / i librini di Alberto». Il secondo incontro decisivo per Alberto Casiraghi è quello con l’editore Vanni Scheiwiller, che gli farà conoscere, tra gli altri, i poeti americani Allen Ginsberg (due libri), Gregory Corso (un libro), Lawrence Ferlinghetti (due libri). Il terzo incontro decisivo è quello con la rassegna annuale dei piccoli editori «Parole nel tempo», che si tiene al castello di Belgioioso, in provincia di Pavia. È lì che i libri del Pulcinoelefante incominciano a essere conosciuti da un pubblico più vasto e incominciano a essere venduti. Oggi il prezzo di ogni libro all’atto della pubblicazione è 10 euro, indipendentemente dal nome dell’autore del testo e da quello delle illustrazioni: che, giova ricordarlo, sono sempre opere originali e spesso anche opere uniche. È però accaduto che alcuni libretti, passando di mano in mano, siano poi cresciuti di prezzo e che si vendano a cifre anche superiori ai 100 euro: com’è naturale e normale, se si considera che tra gli autori delle illustrazioni figurano artisti come Munari, Baj, Tadini, Paladino, Mainolfi, Parmiggiani, Della Casa, Nespolo...

Gli autori dei testi sono tanti e molto diversi tra di loro. Ci sono i classici del Novecento, da Campana a Gadda, da Pasolini a Penna,
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