Intanto su cosa siano i ripescaggi direi che c’è abbastanza poco da spiegare,  a meno che non siate fan di Panariello, nel qual caso salutatecelo tanto caramente.  Quindi possiamo superare le presentazioni e andare dritti al recupero—tassativamente random—del primo relitto musicale rinvenuto nel mare magnum dei dischi esterni che tracimano mp3.

Se trovate il vocione di Matt Berninger dei National abbastanza sexy, oltre ad aver appena rivelato i vostri orientamenti sessuali ai lettori di Chiuso, il crooning di Conrad Standish potrebbe sembrarvi semplicemente “da sturbo”. I Devastations  non erano nemmeno lontanamente un gruppo punk o doom metal, nonostante il nome traesse in inganno. Ne parlo al passato perché l’ultimo disco è di quasi cinque anni fa e della band di Melbourne non si hanno notizie fresche (esiste un progetto  senza il batterista e si chiamano con poca fantasia Standish/Carlyon). Il fatto che ora la loro pagina web sia in giapponese non lascia molte speranze di un pronto ritorno.

Se  avete amato Nick Cave e i Tindersticks, se a volte vi struggete di notte da soli o con un bicchiere a farvi compagnia,  è quasi sicuro che vi invaghirete anche di questo terzetto di sofisticati australiani mezzi trapiantati in Europa. Coal era il loro primo album per la Beggars Banquet, il secondo in assoluto. Poi ne hanno fatto un altro, poi basta. The Night I Couldn’t Stop Crying era il brano numero due di Coal.  Per un minuto e rotti i Devastations vi terranno in sospeso, poi partirà secco il chorus e la chitarra e il basso si intrecceranno al piano un po’ ruffianamente. Poi si fermeranno, poi ripartiranno. Sapete com’è, la musica. A un minuto e mezzo dalla fine le chitarre si inaspriranno, bilanciate dalla malinconia dolciastra del piano e dalla voce baritonale sfacciatamente smutandatrice. Poi finisce. Io di solito a questo punto ne voglio ancora.

Se al secondo/terzo ascolto non siete lì a cantare sul ritornello Oooh cryin‘ a occhi chiusi, scuotendo il capo , con la sigaretta in mano, significa che non siete abbastanza tormentati, o non vi piace il pop elegante, o avete smesso di fumare. Tanto peggio per voi.