Benigni show a L’Aquila per l’auditorium di Renzo Piano

Il premio Oscar è arrivato nel capoluogo abruzzese per il taglio del nastro della struttura che sarà aperta con un concerto del maestro Claudio Abbado

(video di Giuseppe Caporale – RepubblicaTV)

Roberto Benigni a Reggio Emilia: iniziata la prevendita!

Sono iniziate le prevendite per lo spettacolo di Roberto Benigni di lunedì 27 agosto a Campovolo (Reggio Emilia), su Ticketone è possibile acquistare il biglietto Posto Unico a 23 euro.

Festa PD, ci sarà anche Benigni a Reggio Emilia

Il 27 agosto Roberto Benigni è atteso per una grande serata alla festa del Partito Democratico che si terrà al Campovolo di Reggio Emilia

Roberto Benigni sarà al Campovolo di Reggio Emilia lunedì 27 agosto*. Quello con l’artista toscano è senza dubbio l’avvenimento di punta dell’edizione 2012 di Festareggio, quest’anno Festa nazionale del Partito democratico. La conferma è arrivata poco prima della presentazione ufficiale, a Roma, con il segretario del Pd Pierluigi Bersani.

Una Festa nazionale dedicata a tutti gli amministratori che resistono alle mafie: sarà questo il tema della Festa Democratica che prenderà il via a Reggio Emilia il 25 agosto e che terminerà il 9 settembre a Campovolo, presentata questa mattina dal segretario del PD, Pier Luigi Bersani insieme a Lino Paganelli (responsabile PD delle Feste), Nico Stumpo (Organizzazione nazionale) e Andrea Rossi (Organizzazione di Reggio Emilia).

‘Reggio Emilia – ha detto Bersani – è la città del tricolore, simbolo della nobiltà della politica e cuore storico dei progressisti, terra dei costituzionalisti Nilde Iotti e don Giuseppe Dossetti. È anche la città dei ponti di Santiago Calatrava’. E proprio al tricolore e ai ponti di Mancasale è ispirato il manifesto della kermesse con lo slogan Dalla parte dell’Italia.

*Le informazioni sui biglietti dello spettacolo di Roberto Benigni saranno disponibili a breve

TuttoDante, 27 luglio 2012 – XV Canto dell’Inferno

VIDEO: La prima mezz’ora dedicata all’attualità…

Un video dallo spettacolo TuttoDante di martedì 24 luglio 2012, con la prima mezz’ora dedicata alla politica e all’attualità d’introduzione al Canto XIV dell’Inferno. Buona visione!

Roberto Benigni a Firenze, un uomo sopraffatto dalla bellezza – (articolo di Davide Rondoni)

Mentre ci muore addosso la retorica e ci si gela in corpo il nuovo lessico dell’economia, per fortuna un giullare sale su un palco e mostra d’essere un uomo

di Davide Rondoni, poeta e scrittore

FIRENZE – Cosa si vede in Piazza santa Croce? Sì ok, Benigni che legge Dante e pensiamo di sapere di cosa si tratta. La grande poesia e però prima per un po’ infilza con simpatia e battute salaci Berlusconi (i due potrebbero ormai fare un duo) e un po’ anche gli altri big. La battuta migliore è su Monti: talmente rigido e tristo che la ola dello stadio delle semifinali quando è arrivata a lui è tornata indietro. Cosa capita dunque di vedere qui? Un bello spettacolo? un gioco che si regge tra ironia e poesia? la solita italiota comicità contro i potenti (basterebbe che un giorno Berlusconi dicesse di Benigni: mi piace, e il gioco finisce, e se non lo dice è per invidia tra colleghi, mica per motivi politici – son sicuro infatti che il modo simpaticamente irridente verso il vecchio capo politico non nuoccia all’ego né ai voti del suddetto).

UN UOMO SOPRAFFATTO – Cosa si vede dunque in questo catino di bellezza e arte in questa piazza dominata da Santa Croce meravigliosa? Vediamo un uomo sopraffatto. Ed è la cosa di abbiamo bisogno. Finalmente un uomo non sopraffatto dall’economia e dal potere. Ma un uomo, un attore che sta diventando un artista. E lo sta diventando perché sopraffatto. Abbiamo bisogno di vedere almeno talvolta un uomo sopraffatto dalla bellezza. E dalla grandezza e dal terribile.

LA NOSTRA FORTUNA – Per fortuna, nell’era della retorica e dell’economia-morte abbiamo questo comico che ama la poesia. E che se ne fa dominare. Un comico che è diventato un artista capace di ridere e di piangere. E di condividere tali risa e lacrime. La presenza di Benigni in questa Italia periclitante e malmostosa parrebbe un paradosso, nel momento in cui si dice che abbiamo bisogno di gente senza cuore. Di gente fredda. Ma al contrario, avere uomini che hanno la dismisura del bello e dell’orrendo, e quindi fuori d’ogni calcolo è la nostra fortuna.

UN GIULLARE CONTRO LA RETORICA – Mentre ci muore addosso la retorica politica, la retorica antipolitica, quella dei media, degli “in” e degli “off”, e mentre ci muore addosso e ci si gela in corpo il nuovo lessico dell’economia che voleva dominare il mondo e si è trasformato in guerra e incubo, per fortuna un giullare sale su un palco nella piazza meravigliosa di Firenze e mostra d’essere un uomo sopraffatto dalla bellezza e dalla grandezza.

COME NASCE UN ARTISTA – Assistere allo spettacolo di Benigni Tutto Dante non è più assistere a uno spettacolo. E’ ben di più. E non solo perché ormai l’affiatamento o meglio, chiamiamolo come si deve, l’affetto tra l’attore e i suoi spettatori è vivissimo e crea situazioni semplici e complessissime. E’ di più di uno spettacolo non solo perché è ormai un rito che coinvolge un sacco di gente. Il fatto è che davanti a noi si sta compiendo una metamorfosi. Stiamo vedendo come nasce un artista. Mentre ridiamo e sorridiamo si sta consumando davanti ai nostri occhi un capolavoro: nasce un artista.

DAVANTI A TUTTI, SENZA PUDORE – Perché Benigni ci sta facendo vedere su di sé – persino sul proprio corpo che sta invecchiando, fanciullesco e segnato al tempo stesso – la nascita di un artista. Di un artista vero, intendo. Non si tratta più di un geniale intrattenitore, di un comico di enormi qualità naturali e cultura. In questa Italia dove sembra che non nasca niente – e non è vero, è che non ce lo fanno vedere! – lo show di Benigni ha il merito non solo di far capire a un sacco di conservatori (insegnanti e non) che si può far amare Dante e la poesia, ma di farci pure vedere la nascita di un artista. Non avviene nel segreto di un destino oscuro e personale, così come avvenne e ancora avviene per tanti. Ma davanti a tutti. Senza pudore. Mostrando come dalla sopraffazione del bello e del grande, nasce la possibilità di muovere il meglio in tutti.

UN TALE MERAVIGLIOSO DISASTRO – In questo senso, Benigni sta compiendo un suo personale itinerario vocazionale e sta facendo un servizio pubblico, diventando davvero un artista. Certo, lo chiamano artista da un bel pezzo. Gli oscar, il successo, i riconoscimenti. Ma un conto è esser chiamati in un certo modo, un altro è esserlo. Un conto è l’etichetta che appiccicano su critici giurie o uffici di marketing, un altro è essere a tal punto nel proprio corpo e nell’anima così sopraffatto dal bello e dal grande da comunicare tale meraviglioso disastro, vivo e fertile, a chi ti guarda e ascolta. Abbiamo bisogno di uomini così, per ripartire anche nelle peggiori crisi. Uno è esposto in piazza santa Croce. Altri ce ne sono, scovateli.

[Clicca qui per leggere l'intervista di Davide Rondoni a Roberto Benigni del 2007]

VIDEO: il XII Canto dell’Inferno – 21 luglio 2012

Le più belle battute di Roberto Benigni a Firenze

Il Fatto seleziona e pubblica qualcuna delle battute di Roberto Benigni nello prima serata di TuttoDante (20 luglio 2012, Firenze):

Oggi mi ha chiamato Monti. L’ho riconosciuto subito, era una chiamata a carico del destinatario.

Stasera sono emozionato perché leggere Dante con la statua di Dante alle spalle è come fare la dichiarazioni dei redditi con Monti alle spalle.

Se la Minetti si dimette davvero, è la prima volta che qualcuno rispetta un ordine di Alfano. Ora che Berlusconi si è ripresentato, quelli del Pd hanno tirato un sospiro di sollievo. Perché senza Berlusconi avrebbero corso il rischio anche di vincere.

Grillo ha presentato come legge elettorale il doppio vaffanculo alla francese. Ma non posso parlare male di un collega, anzi con lui sarei Ministro degli Esteri.

Berlusconi è un po’ come Dante. Entrambi ci hanno fatto vedere l’Inferno. Tutti e due hanno avuto Fede. Dante è stato perseguitato e per 20 anni è stato in esilio, Berlusconi è stato perseguitato e per 20 anni è stato in Parlamento. Dante potrebbe essere messo nella Bibbia, Berlusconi potrebbe essere messo a Rebibbia. Dante ha messo le donne nei piani alti dell’Empireo, a Berlusconi piaceva una donna e l’ha messa ai piani alti del Pirellone.

VIDEO: Roberto Benigni in TuttoDante – 20 luglio 2012

TuttoDante 2012: LE FOTO della prima serata

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