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Affetti
bimbo_27ma
ott
25
La vita della stragrande maggioranza dei giovani non si misura in anni, ma "scade" periodicamente

Genitori precari, se anche l’asilo
è solo per i tempi indeterminati


“Scado tra due settimane e poi chissà”. È proprio così che i precari parlano tra loro dei contratti a termine che scorrono in sequenza. Eh già, la vita della stragrande maggioranza dei giovani non si misura in anni, ma “scade” periodicamente. E tra una firma e l’altra resta sospesa, in attesa che qualcosa salti fuori. E così, di rinnovo in rinnovo, si fa presto ad arrivare ai 30 anni e anche ai 40 senza quasi accorgersene. La caccia al “contratto” è come una sorta di trance che risucchia le energie e spesso fa passare in secondo piano aspetti fondamentali della vita come gli affetti e l’impegno sociale. I più forti e coraggiosi, però, riescono a conciliare tutto. E magari mettono su famiglia come è successo a Manuela Campitelli, da due anni mamma di Mattia. Salvo scoprire che, anche da “mamme precarie” i problemi non mancano, a cominciare dagli asili nido.  Continua…


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Bacio in piazza a Marsiglia
ott
24
A Parigi, la manifestazione anti-gay: non ci importa quello che fanno a letto, l'importante è che non ce lo facciano vedere

Quel bacio “disgustoso” in piazza
Le effusioni tra gay
devono restare nascoste?


La cosa più impressionante sono le donne alle loro spalle, le bocche spalancate in una smorfia di orrore. In primo piano due ragazze si baciano. È successo alla manifestazione di Marsiglia contro i matrimoni e le adozioni gay, una delle tante organizzate in tutta la Francia per protestare contro la decisione del presidente Hollande di parificare i diritti di tutti i cittadini. La foto è già diventata un simbolo e ha fatto il giro del mondo. Continua…


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La nuova campagna Lila
ott
24
In circa un quarto delle gravidanze con Hiv, la scoperta avviene quando la futura madre è già incinta

Hiv, un terzo dei nuovi
contagi colpisce le donne

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Si ispira a una storia vera la prossima campagna della Lila-Lega italiana per la lotta contro l’Aids “Donna – prevenzione al femminile”. La raccolta di fondi tramite sms al numero 45508, attiva dal 28 ottobre al 3 novembre, servirà a finanziare iniziative di sensibilizzazione su scala nazionale. Il pensiero di Alessandra Cerioli, presidente della onlus, va a Sofia (nome di fantasia), la studentessa della Bocconi che due anni fa raccontò al Corriere lo shock di essersi scoperta sieropositiva dopo una relazione stabile, durata quattro anni, con il suo partner di allora. Continua…

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Hillary Clinton
ott
21
Detesto il tipo di paralisi in cui cadono certe persone perché non sono felici delle scelte che hanno fatto

Hillary bacchetta le «donne piagnucolose»: invece di lamentarvi, non potete fare qualcosa?


Dai Tg alla blogosfera e dalle radio ai comici della notte, l’eco della notizia è stata fortissima. «Hillary Clinton bastona la sua ex dipendente piagnucolosa», ha titolato la Cnn nell’annunciare la lunghissima intervista firmata dalla scrittrice Ayelet Waldman sul mensile del gruppo Hearst Marie Claire in cui la Segretaria di Stato si sarebbe scagliata contro la 54enne Anne-Marie Slaughter, prima donna, dal 2009 al 2011, a ricoprire il prestigioso incarico di Director of Policy Planning del Dipartimento di Stato da lei guidato. Continua…


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20120930-160920.jpg
ott
21

Storie di tradimenti simbolici e reali Perché finisce un’amicizia?


Perché finisce un’amicizia? Ci sono casi clamorosi come l’amica che ti frega il fidanzato oppure ha una relazione clandestina con tuo marito o ancora (e questa è forse la situazione più diffusa) ci sono amicizie che sembrano morire di morte naturale, magari perché uno cambia e l’altro/a resta uguale e le strade si dividono. Ma alle volte le amicizie finiscono senza un perché, almeno così sembra. Una mia amica intima, che frequento da oltre 20 anni, mi attribuisce una frase offensiva che non ho detto e per questo vuole troncare. Addolorata e stupita, riesco infine a ricucire, ma mi resta un senso di precarietà affettiva…

Così faccio un rapido sondaggio e scopro che Laura, di professione sociologa, ha perso due amiche amatissime per litigi o incomprensioni dovuti a gelosia e soldi. “Nel primo caso – racconta – a distanza di anni ancora mi domando che cosa sia davvero successo.

Eravamo come sorelle, poi io mi sono sposata e lei mi ha ospitato con mio marito per alcuni mesi mentre mi ristrutturavano la casa. Quando ce ne siamo andati si è offesa perché secondo lei avevamo lasciato l’appartamento sporco, ma non era vero, era un chiaro pretesto”.

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(foto di Silvia Morara)
ott
18
A proposito di insegnare ai bambini l'uso e il valore del denaro

Non togliamo l’innocenza
all’infanzia dei nostri figli


Ho letto il pezzo di Angela Frenda sul Corriere riguardo alla teoria “rivoluzionaria” della bella coppia sociologo (o era filosofo… sarebbe ancor peggio) / neuropsichiatra su come tirar su piccoli futuri milionari... Devo dire che questa teoria non mi sembra molto rivoluzionaria.

Sono sotto gli occhi di tutti i secoli votati alla rincorsa alla ricchezza. Bambini non più bambini, bambini soldati, venduti e sfruttati davanti ai quali tutti inorridiamo. Bambini usati come risorsa economica dal punto di vista del consumismo più sfrenato. Ed ecco spuntare anche questa teoria. Noi che potremmo dare ai nostri figli l’infanzia che troppi bambini non hanno il lusso di poter avere ci rifugiamo dietro le teorie di qualcuno che gliela vuole togliere. Non bastavano i nostri di sogni infranti sulla scogliera dei conti a fine mese. Non ho gli strumenti di studio di coloro che hanno formulato e messo per iscritto queste chicche per noi genitori.

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banksy
ott
17
Molte ragazze bullizzate con frequenza, se l’adulto non interviene, finiscono per convincersi che meritano tutto ciò che subiscono

Cyber bullismo e sexting/1:
i segnali da non sottovalutare


L’abitudine di postare o scambiare immagini sexy o foto ambigue su Facebook è l’ultima tendenza del fenomeno del bullismo nella sua forma più recente: il cyberbullying o bullismo digitale. Sono sempre più le bambine e ragazzine che scambiano immagini erotiche in cambio di ricariche telefoniche o che si fanno fotografare in pose ambigue per poi comparire su un sito web. Come raccontato da Paola D’Amico sul Corriere, anche quella di Chiara, la storia presentata durante un convegno sul bullismo a Palazzo Marino, è la storia di una ragazzina prima palpeggiata pesantemente in aula e poi violentata da cinque compagni di scuola non ancora quattordicenne. Una storia per alcuni versi simile, ma senza l’esito tragico, a quella di Amanda T. la ragazzina che si è suicidata perché una sua foto in cui compare seminuda era comparsa su internet.

Chiara infatti si era trovata al centro di un caso di sexting: era stata filmata con il telefonino ed era finita in rete su YouTube. Quello dell’uso degli mms e delle foto postate sul web è il classico esempio in cui la capacità dei genitori di intervenire sulla vittimizzazione dei figli è molto limitata a causa del “digital divide” o incompetenza d’uso del computer. Ecco perché vale la pena di ripercorre la strada dei consigli ai genitori e di dare alcune indicazioni per evitare di trovarsi a subire oltre all’affronto patito dai propri figli, anche lo smacco del sentirsi genitori impotenti ed incompetenti. Non è utile regalare telefonini di ultima generazione ai propri figli se poi finiscono per essere oggetto attraverso il quale offendere o molestare. Così come è importante che i genitori sappiano come viene utilizzato il PC dal proprio figlio.

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ott
17
Spiegare ai ragazzi perché esistono i confini, a cosa servono e che valicarli non significa essere migliori. I limiti e i confini esistono perché se si va oltre ci si può fare male o farlo ad altri

Cyber bullismo e sexting/2:
cosa dire ai nostri figli


Sexting è la combinazione dei termini agnlosassoni “text” e “sex.” Il termine non è utilizzato dai ragazzi ma dal mondo adulto per spiegare quelle situazioni dove giovani, soprattutto ragazze inviano online testi o immagini auto-create di loro nude o seminude spesso con atteggiamenti provocanti. L’uso di immagini è maggiormente preoccupante per la loro possibile diffusione su tutta la rete via email o mms.

In Italia non si parla ancora molto di “sexting“ ma il problema va conosciuto e affrontato per evitare che i nostri figli possano sollecitare le cattive intenzioni di altre persone minorenni o adulte ed esporsi a un rischio di minacce, ritorsioni, violenze.

Una recente ricerca realizzata dal Dipartimento di Psicologia della Seconda Università degli Studi di Napoli e da Chiamamilano su un campione di 5058 ragazzi e ragazze delle medie e delle superiori ha evidenziato come il 98% di loro ha un profilo su almeno un social network, e che dei circa 400 amici di media che hanno, ne conoscono veramente non più del 20%. Un rischio quindi di chi si nasconde dall’altra parte del computer. La rete, una trappola. Il 10.2% dei ragazzi e delle ragazze ha detto che qualcuno ha condiviso online almeno una volta negli ultimi sei mesi i suoi segreti o immagini personali senza il suo consenso, e il 6.2% ha ammesso che nello stesso lasso di tempo ha condiviso online i segreti o le immagini personali di qualcuno anche di natura sessuale senza il suo permesso. Il problema quindi esiste.

Ci sono varie trappole online che riguardano tutte le forme del così detto cyber bullismo, compreso il sexting. Le trappole online causano cattive scelte nel cyberspazio.

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