La storia della M.A.F.
                                  dal 1870




                           

 

 

Home Page  

2003-L'Ambrogino 

La storia

  Opere 1

 Opere  2

 Opere 3

 Opere 4

 
I° Stage dell'Istituto di Scultura di Brera-2003 

Corso  Tecniche di Fonderia 
 (Brera )

2008-Manifestazione e profilo della MAF

Contatti 

 

La MAF snc, trasferitasi nell'anno 2000 a Pioltello, ha scritto la sua storia centenaria nel centro della Milano Rinascimentale.

La fonderia d'arte originariamente creata dall'Ing. Lazzari intorno al 1870, venne portata avanti dai fonditori Menescardi, Austoni e Figini, quest'ultimo anche grande scultore. Dalle loro iniziali nasce la denominazione tutt'ora immutata di M.A.F.

Quella della fusione artistica è una tradizione che la MAF ha perseguito con rigore sulla scia delle vecchie Officine Milanesi come quelle del Manfredini, del Thomas e dello Strazza;  tutte di alto livello e famose per la “perfezione dei bronzi che ne scaturivano” come ricorda Giuseppe Canelli nel volume "Nuovo ritratto di Milano in riguardo alle belle arti"pubblicato nel 1827.

La MAF è sempre stata considerata dai docenti di storia dell'Arte, in particolare dal prof. Antonello Negri, una bottega rinascimentale della migliore tradizione artigiana, e nel corso delle ricerche artistiche è sempre stata visitata da allievi dell'Università Statale, dell'Accademia di Brera, dei Licei artistici e delle scuole medie ed elementari.

In particolare per l'Accademia di Brera è tuttora allestita un'aula dedicata in fonderia, per dar modo agli allievi di seguire i vari processi che portano alla realizzazione di una scultura in bronzo.

Alla MAF si rivolge con affetto Davide Lajolo nel suo libro "Gli uomini dell'arcobaleno" (1984) dedicandole il capitolo "La fonderia dell'amicizia" da cui riportiamo alcuni stralci significativi:

"Oltre via Brera che diventa quotidianamente un arengario di  discussione, sono molti altri i centri del dibattito artistico, non più tutti gravitanti al centro ma  allargati e diffusi in periferia in quartieri popolari. L'affermazione e la constatazione va fatta in polemica con i detrattori di Milano che di tanto in tanto si alzano a piangere sulla decadenza culturale della città! A Milano ci sono contraddizioni per cui chi gira la città e si inoltra nei segreti dedali delle sue strade vi scopre sempre qualcosa di  caratteristico che ti riconcilia con il cuore, anzi con l'anima della città........ Gli esempi di una città che incastra centri artistici dove vive la vita culturale si hanno a pochi passi  dalla stazione centrale........ in via Soperga ad esempio c'è ancora la vecchia fonderia MAF, nella quale sono passati a fondere i loro bronzi gli scultori che  hanno segnato con le loro opere tappe importanti nella storia dell'arte. Da Grandi a Bazzaro, Pancera a Medardo Rosso ad Arturo Martini a Broggini a Marino Marini a Manzù, Messina, Minguzzi e ancora Paolini, Ferreri Wildt, Manfrini, Somaini, Scalvini, Fabbri, Cassinari, Sassu, Ciminaghi, Bodini, Vicentini,  Ghinzani e si potrebbe, aggiungendi i nomi di artisti stranieri, riempire pegine intere. E' una fonderia che ha voluto conservare a tuttoi i costi le  caratteristiche artigiane......Ho visto così nascere le porte di Manzù, i partigiani e i bambini straziati di Agenore Fabbri, i Papi di Bodini e le sue colombe, le striature di terra e i paesaggi campestri di Ghinzani........"

Oggi la fonderia, in Pioltello, prosegue la sua attività aprendo le porte anche a chi è appassionato o semplicemente curioso di conoscere la scultura e un modo di lavorare  tramandato da oltre 130 anni.