Castelnuovo Nigra (TO) – litigio tra cani – il cacciatore alza il fucile e spara
Forse ancora non ritirato il porto d'armi.
GEAPRESS – I fatti sono avvenuti lo scorso 9 dicembre in una zona di campagna di Castelnuovo Nigra, in provincia di Torino. Un cacciatore di rientro da una battuta di caccia ed un incontro maledetto tra il suo cane ed un labrador nero. Quest’ultimo, a quanto pare, accompagnava in passeggiata una signora.
I primi a diffondere la notizia sono state le Guardie volontarie dell’AEOP (Associazione Europea Operatori di Polizia) di Biella. Ad interessarsi del caso anche il Comando Stazione di Pont Canavese del Corpo Forestale dello Stato, mentre le indagini sono attualmente seguite dal Comando Compagnia dei Carabinieri di Ivrea.
Due versioni contrastanti, ancora da appurare ma che di certo difficilmente possono giustificare quanto successo. Secondo un primo racconto ci sarebbe stato un incontro tra i cani, ma dovuto solo ad tentativo di accoppiamento. L’altra versione, invece, riferisce di un litigio, forse dovuto ad aggressione. Quello che invece parrebbe creare pochi dubbi è il tentativo messo in atto per risolvere la questione. Un colpo di fucile alla nuca del labrador. Inizialmente era stato riferito di due colpi di fucile, fatto che potrebbe far pensare ancor di più ad una premeditazione.
Sul luogo sono accorse le Guardie volontarie dall’AEOP. La fotografia del povero cane, mostra la presenza di un foro e gli effetti devastanti.
L’arma, un fucile calibro 12, è stato posto sotto sequestro. Il reato contestato è quello di uccisione di animali. Non dovrebbe ad oggi essere ancora intervenuto alcun provvedimento di polizia, circa il ritiro del porto d’armi uso caccia. La legge venatoria italiana non prevede in questi casi neanche la sospensione. Può invece intervenire la Questura, anche in via precauzionale, sebbene il provvedimento può dare corso ad opposizione.
© Copyright GeaPress – Tutti i diritti riservati
MATRATTAMENTO da codice penale x quell’imbecille del cacciatore,inoltre uso improprio d’arma,spari in luogo pubblico !!!!deficienteeee con fucile detto cacciatore !!
Al tempo:
in questo articolo, secondo me, prima di commentare bisognerebbe, almeno, sapere come si sono svolti veramente i fatti.
Non ho difficoltà ad ammettere che, se il mio cane si trovasse in SERIA difficoltà, perchè aggredito da un altro cane, userei qualsiasi mezzo per porlo in salvo.
ciao giulio…certo hai ragione…”userei qualsiasi mezzo per porlo in salvo”..anni fa tenevo un meticcio,nella mia via abitava un pastore tedesco leggermente cattivo,per difendere il mio cane d’istinto l’ho sollevato,e mi sono presa una bella morsicata sotto il seno..(pronto soccorso, punti di sutura)..ma non mi è nemmeno passato per l’anticamera del cervello,di imbracciare un’arma e fare secco il cagnone…. non datevi arie da RAMBO!!!!!
@Elena
Non ho detto, cara Elena, che non farei di tutto prima di arrivare all’ ” inevitabile “.
Per me, forse sbagliando, il cane è come uno di famiglia, come un parente strettissimo, e se vedo uno di loro in pericolo, ripeto, userei qualsiasi mezzo, fucile compreso, per salvarlo e non solo verso un altro cane………………..
Non si tratta di darmi arie da RAMBO..
Sai bene quanto io ami i cani ma ci sono alcuni di essi che oltre ad essere pericolosi lo dimostrano anche.
ciao giulio,non mi devi riscrivere che il tuo cane è parte integrante della tua famiglia: in vari tuoi post ho letto che lo tratti con rispetto…il punto non e’ questo.molti seguaci di diana si sentono “gli intoccabili”…..penso..scrivo penso…che nella loro testina scatta un senso di superiorita’…..si attribuiscono doti di infallibilità, di superiorità essendo detentori di armi…PENSIERO NOCIVO……riguardo i cani pericolosi e’ un discorso lungo che non riguarda l’articolo,quindi evito di menzionarlo,altrimenti..sono certa che su geapress,verrebbero impostati commenti che depistano il “nocciolo del problema”…cioe’ questo cacciatore non teneva nessun diritto di uccidere questo cane.
Non è una cosa semplice bloccare due cani che litigano, ma un tentativo bisogna sempre farlo prima di arrivare alla morte di uno dei due . Utilizzando un giaccone , una cintura , insomma qualcosa che possa dividerli o almeno bloccare uno dei due . Con bloccare intendo calmare e non uccidere.
Un cacciatore però conosce una sola soluzione : la morte .
I cacciatori uccidono per il possesso di una lepre , per la zona di caccia che reputano loro , sono delle mine vaganti pronte ad “esplodere” al minimo segnale . Hanno nel cervello un imprinting : Mors tua vita mea.
(Apro una piccola parentesi : Il ragazzo che in America ha ucciso bambini e adulti (scuola Sandy Hook), aveva una madre che andava a caccia .)
@Elena
Se, per ipotesi, quella persona che ha ucciso un cane per difendere il suo, avesse preso il fucile di un cacciatore di passaggio, probabilmente saremmo tutti più d’ accordo.
Io, Elena, se veramente il cane stava soccombendo a causa di un altro cane, sto con chi si è difeso con il mezzo che aveva a disposizione.
Meglio sarebbe stato se nulla fosse accaduto, ma se un cane doveva soccombere era l’ aggressore.
Mi sembra, oltre che giusto, logico.
ciao giulio,correggimi se sbaglio ……l’arma non dovrebbe essere custodita scarica e nel fodero? suvvia perche’ chi ha torto ( ho scritto torto,ma e’ una parola che si addice perfettamente a noi umani,e per nulla agli animali ) deve per forza soccombere? sei uomo..penso forte..tieni due mani,che anchesse possono risultare delle armi,eppure il tuo pensiero e’ collegato alla “tua passione”….
@Nadia
Madre morta per prima..
Non c’ entra nulla che lei fosse cacciatrice.
Il problema era la psiche di quel figlio.
Sono assolutamente d’accordo con Elena, l’uccisione del cane non deve essere presa nemmeno in considerazione, soprattutto con un’arma, mezzo vigliacco e non leale, difendere il cane cercando di sottrarlo all’aggressione con ogni mezzo sì, anche a costo di stordire l’aggressore con un pugno, ma mai e poi mai ucciderlo, a meno che non si tratti di pericolo di vita per l’altro cane o il suo padrone: il cacciatore avrebbe potuto colpire il cane aggressore con il calcio del fucile per stordirlo se avesse voluto, a me sarebbe venuta in mente solo questa soluzione, mai e poi mai avrei pensato di sparare, ma un cacciatore è talmente abituato ad uccidere che trovandosi in pericolo non esiterebbe nemmeno se si trattasse di un essere umano.
@Elena
No, Elena, la mia passione non c’ entra per nulla.
Hai mai visto un cane, un grosso cane, avventarsi su un altro più piccolo e docile?
Mi sa di no, altrimenti avresti un altro modo di pensare.
Sai bene quanto ami i cani ma alcuni di loro, come del resto anche di ” noi “, sono pericolosi e incontrollabili.
In quanto a Lucia, ha perfettamente ragione, userei un’ arma contro chi mette in pericolo la sicurezza della mia famiglia, animale o umano che fosse..
Comunque spero di non dovermi mai trovare in una simile situazione.
In fin dei conti, il resto, sono solo parole.
ma siamo sicuri che il primo ad attaccare fosse stato il labrador?
ciao giulio,ho fatto la volontaria all’interno di un canile lager 1.300 cani…molte volte col cuore che batteva a mille ho dovuto prendere a legnate i cani piu’ grandi,piu’ forti..perche’ mi stavano uccidendo cani piu’ piccoli e indifesi….quante volte piangendo raccoglievo resti di cani smembrati..portavo da mangiare nelle gabbie dei cani cosidetti pericolosi..con la paura nelle ossa..ma non ho mai pensato di usare un’arma.
@ nadia, hai ragione la madre deteneva armi ed era cacciatrice , e spesso portava a caccia il figlio con lei- notizia data dal TG1- d’altra parte è quello che propongono i “nostrani” affermando che le alzatacce mattutine e l’uccidere animali distoglierebbe i giovani da discoteche,uscite serali, socializzazioni deleterie droghe e quant’altro…ma .se questi sono i risultati…..
@Giò: allo stato attuale dei fatti l’unica sicurezza è che il cacciatore ha sparato e ammazzato a fucilate il cane dell’altra persona… Nemmeno fosse nuova!
Qui (nella foto) si vede addirittura che il colpo è stato sparato proprio alla testa del labrador.