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Garda Classico Nuova O.C.M. Vino . Groppello: l'autoctono della Valtenesi

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GROPPELLO: L'autoctono della Valtenesi 

“La rivincita del Groppello”: così titolava un articolo del Prof. Ottorino Milesi sul Giornale di Brescia del 21 luglio 1991, all’indomani della pubblicazione - sulla Gazzetta Ufficiale 247 del 22 ottobre 1990 - del disciplinare che includeva il Groppello tra le denominazioni di origine controllata. La pubblicazione rendeva giustizia alla verità storicamente documentata da un agronomo intenditore come Agostino Gallo che nel 1564 lodava l’impianto delle “Cropelle nere morbide” o dal Prof. Richini che nel 1926 stimava la produzione delle “Cropelle” pari a tre quarti della intera produzione viticola della Valtènesi: VALTÈNESI e GROPPELLO rappresentavano già un binomio secolare inscindibile che il Consorzio Garda Classico sta oggi rilanciando con il disciplinare del Valtènesi DOC in corso di approvazione. Restava tuttavia sospesa una necessità ineludibile: fare chiarezza tra le diverse tipologie e denominazioni del vitigno Groppello quale premessa per raggiungere risultati qualitativi in grado di esaltarne le caratteristiche e le inconfondibili connotazioni organolettiche, per poi mettere mano ai vigneti e all’aggiornamento delle tecniche enologiche, in presenza di interpretazioni disomogenee che ancora fanno discutere apprezzati viticoltori ed appassionati di questo vino prediletto. Serviva dunque avviarne la ricerca che qui ho l’onore e il piacere di presentare, iniziata dal mio predecessore Paolo Turina, fortemente voluta da tutti i consiglieri del Consorzio, condotta con la collaborazione indispensabile e appassionata dei tecnici del Centro Vitivinicolo Provinciale della Provincia di Brescia, con il contributo economico della Regione Lombardia, con la collaborazione attiva delle aziende associate e della commissione tecnica del Consorzio: un grande lavoro di squadra di cui oggi possiamo andare fieri e del quale ringrazio anche a nome di tutti i produttori. Il Centro Vitivinicolo Provinciale ha concertato con il Consorzio e con le realtà produttive le esigenze di indagine e procedendo con rigore tecnico ha delineato le strategie operative. Sono state coinvolte le aziende nel territorio e le riunioni e gli incontri di degustazione sono stati aperti sempre a chiunque volesse parteciparvi, così da creare un ampio gruppo di lavoro e coscienza partecipativa. Il lavoro di ricerca ha portato a delineare le caratteristiche e le differenze tra “i Groppello”, sia dal punto di vista viticolo che enologico. Il quadro emerso è che il Groppello nelle sue diverse tipologie fornisce risposte diversificate secondo le annate, i terreni, il microclima, i metodi di vinificazione, i cloni e i presunti cloni finora selezionati. Perciò i viticoltori devono porre molta attenzione alle scelte agronomiche ed enologiche ed agli andamenti stagionali, ma hanno anche l’importante opportunità di far risaltare l’abilità dell’uomo nell’impiegare e dirigere con saggezza gli strumenti naturali a disposizione. Grazie ai risultati dello studio, i viticoltori possono ora consapevolmente decidere strategie migliori per conseguire i risultati enologici desiderati, considerando i comportamenti dei vitigni e dei diversi cloni nelle svariate microaree del territorio e le diverse possibili strategie di vinificazione. I dati raccolti sul Groppello sono moltissimi e – ad esempio per quanto riguarda il comportamento dei vitigni nelle diverse micro aree – ancora in corso di interpretazione. Inoltre altri cloni, tecniche agronomiche ed enologiche ancora attendono di essere esplorate e potrebbero dare ulteriori interessanti risultati. Come Ottorino Milesi concludo con il motto dei viticoltori di Puegnago -“se insisti e resisti raggiungi e conquisti”- auspicando che la ricerca prosegua ininterrottamente per anni per trasmettere a nipoti e pronipoti risultati utili e storicamente tangibili a tutela delle tradizioni vitivinicole della Valtènesi e della splendida Riviera del Garda. Sante Bonomo (Presidente del Consorzio di Tutela del Garda Classico)

***********NELLA SEZIONE "IL GROPPELLO" E' STATA CREATA IN MANIERA SCHEMATICA, SINTETICA E DIVULGATIVA UNA SORTA DI GUIDA ONLINE CHE FAVORISCE LA COMPRENSIONE DEI PUNTI PIU? SALIENTI DEL PROGETTO***************

Il Progetto “Groppello: valorizzare il vitigno autoctono attraverso lo studio della variabilità di origine genetica ed ambientale e delle attitudini enologiche” è nato dalla collaborazione tra il Consorzio Garda Classico e il Centro Vitivinicolo Provinciale di Brescia per rispondere all’esigenza del mondo produttivo di conoscere in modo compiuto le caratteristiche e le potenzialità di quei vitigni autoctoni, chiamati Groppello, che rappresentano la storia, la tradizione e l’anima della zona viticola del Garda Classico, sulla sponda bresciana dell’omonimo lago.
La ricerca, che si è svolta nell’arco di 24 mesi, si è posta i seguenti obiettivi:

  • fornire risposte alle pressanti richieste delle aziende produttrici operanti sul territorio, riguardo al comportamento dei biotipi del vitigno nei diversi areali e in funzione delle diverse strategie di vinificazione;
  • indagare la variabilità del Groppello in funzione del biotipo e delle caratteristiche dell’ambiente di coltivazione;
  • definire le influenze di diversi sistemi di vinificazione sulle qualità del vino;
  • divulgare le informazioni acquisite con lo studio per garantire la crescita tecnica delle Aziende e l’incremento qualitativo dei vini.

Presentazione GAVE