Il piccolo centro dipese a lungo da Crescentino, e solo nel 1571 ottenne l’erezione a parrocchia indipendente; la Chiesa di San Bernardo, cui fu affidata la cura d’anime, era stata costruita nel 1566, presso il luogo in cui un tempo forse sorgeva un ricetto. La dipendenza da Crescentino venne simbolicamente perpetuata dall’obbligo, per il parroco di Lamporo, di assistere alla solenne veglia pasquale del Sabato Santo, per la benedizione dell’acqua battesimale, presso la parrocchia matrice. La parrocchiale fu ristrutturata a più riprese: conserva al suo interno il reliquiario di San Bernardo, del 1738, di manifattura torinese, mentre la statua della Madonna del Rosario proviene dal convento degli Agostiniani di Biella, dove venne acquistata nel 1801. Il dipinto raffigurante Sant’Orsola invece, posto sull’altare omonimo, è attribuito al Moncalvo o, comunque, alla sua cerchia. Alla metà del ‘600 risale la cappella della Madonna di Loreto, che ha la particolarità di essere costruita sopra un ponte sulla roggia Lamporo; quella di San Rocco è attestata dal ‘700. Accanto alla Parrocchia infine si trova la chiesetta della Confraternita della Beata Vergine del Suffragio, costruita nella prima metà del ‘700. |