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RAPID DEPLOYMENT TEAM - ARMI, EQUIPAGGIAMENTO E MEZZI

 

La Beretta 92 FS è stata adottata dal Rapid Deployment Team quale arma da fiancoLa pistola mitragliatrice Sterling L2A3 è stata in uso presso il reparto fino al 2001, anno in cui è stata sostituita dalla serie MP5 della Heckler&Koch.; La Sterling è stata ideata dal britannico G.W. Patchett nel corso del Secondo Conflitto Mondiale presso la Sterling Engineering Company di Dagenham (Essex), venendo però impiegata per la prima volta solo nel 1953 nella iniziale versione L2A, per mutare nella L2A3 nel 1956. Munita di un caricatore da 34 colpi in 9mm., si contraddistingue per la posizione laterale di questo, il quale consente un comodo utilizzo anche da sdraiati. Impiegata da circa 90 Paesi in tutto il mondo, la Sterling è stata prodotta anche su licenza in India e la versione silenziata (L34A1) ha visto servizio con lo Special Boat Service britannico prima dell' adozione delle H&K; MP5, le quali costituiscono un indiscusso standard nel campo delle pistole mitragliatrici. Il Rapid Deployment Team è stato equipaggiato con la H&K; MP5 A3 con calcio telescopico, dotata delle modalità di fuoco semi-automatica (colpo singolo) e raffica sostenuta, senza quindi la possibilità di esplodere raffiche da tre colpi, probabilmente ben più consona per una squadra salvataggio ostaggi e che ritroviamo nelle MP5 A4 ed MP5 A5. Le MP5 A3 in dotazione al reparto sono in grado di raggiungere una cadenza di tiro ciclica di 800 colpi al minuto e possono esser munite di caricatori da 15 o 30 colpi cal. 9mm Parabellum. Una delle componenti di maggior rilievo per tale arma, è la caratteristica di sparare ad otturatore chiuso. Ciò implica che il ridotto movimento del cane dell' arma non influisce sensibilmente sulle prestazioni di mira, consentendo una elevata precisione di tiro fino a 100 metri. Per quanto concerne le pistole, il R.D.T. fa uso della semiautomatica Beretta 92 FS. L' arma è lunga complessivamente 217mm. (125mm. solo la canna), la sua larghezza è di 3,81mm., mentre l' altezza raggiunge i 140mm. Dotata di caricatori da 15 colpi in cal. 9mm. Parabellum, pesa (carica) solo 1,16kg. La Beretta 92 FS può essere dotata di una slitta alla quale applicare torce o puntatori laser.

 

 

 

 

 

Sessione di tiro con pistola Beretta 92FS (foto © FOR GALLANTRY) Sessione di tiro con pistola Beretta 92FS (foto © FOR GALLANTRY) Sessione di tiro con pistola Beretta 92FS (foto © FOR GALLANTRY)

Sessione di tiro con pistola Beretta 92FS (foto © FOR GALLANTRY) Il R.D.T. è stato equpaggiato con le pistole mitragliatrici H&K MP5 A3, in sostituzione delle Sterling L2A3 (foto © FOR GALLANTRY) Un buona regolazione della lunghezza della tracolla consente di esercitare un maggior controllo sull' arma in fase di sparo (foto © FOR GALLANTRY)

Un buona regolazione della lunghezza della tracolla consente di esercitare un maggior controllo sull' arma in fase di sparo (foto © FOR GALLANTRY) La MP5 spara ad otturatore chiuso, così da permettere una elevata precisione di tiro fino a 100 metri (foto © FOR GALLANTRY) La MP5 può esser munita di caricatori da 15 o 30 colpi (foto © FOR GALLANTRY) Il tiro ad una mano con pistola è una tecnica che necessita di notevole esercizio. Qui gli operatori brandiscono una Beretta 92FS (foto © FOR GALLANTRY) I militi si esercitano ad effettuare un rapido cambio dalla pistola mitragliatrice MP5 alla Beretta 92FS e viceversa. In condizioni operative reali tale necessità può esser dettata da un malfunzionamento delle armi in dotazione (foto © FOR GALLANTRY)

 

 

A partire dall' Ottobre 2003, il R.D.T. è stato finalmente dotato di un fucile per il tiro di precisione. La scelta è caduta sull' S.V.D. (Snaiperskaya Vintoka Dragunov), meglio noto quale Dragunov, il famoso fucile di precisione adottato dalle unità Spetznaz russe. Il Dragunov nasce per iniziativa dell' ignegnere Yevgeny Fedorovitch Dragunov, che iniziò a lavorare sul progetto iniziale nel 1958. Sembra che Dragunov collaborò in qualche maniera con Kalashnikov (inventore dell' omonimo fucile d' assalto) tanto che la meccanica del prodotto finale finì per essere molto similie a quella del ben più noto Kalashnikov (i due sistemi d' arma condividono infatti otturatore e carrello). Il Dragunov impiega proiettili cal. 7,62X54R, inseriti in caricatori da dieci colpi. Il peso complessivo (comprensivo di ottica di precisione) si aggira sui 4,3kg senza caricatore, mentre la lunghezza è di 1,225mm. La velocità iniziale del colpo è di 830 metri al secondo. Il Dragunov è stato testato dal Rapid Deployment Team per la prima, volta presso il poligono di tiro di Pembroke, in occasione della visita del S.E.A.L. Team10, avvenuta nel marzo 2004 (consulta la sezione Selezione e Addestramento per maggiori dettagli).

 

Sessione di tiro con pistola Beretta 92 FS

 

Come ogni reparto antiterrorismo del mondo, anche il Rapid Deployment Team potrebbe trovarsi ad operare in ambienti ove elevata sia la presenza di gas CS od altre esalazioni potenzialmente venefiche. In forza di ciò, nell' armeria del reparto trova spazio la maschera antigas Avon S10. Creata nel 1988 e derivante dalla precedente versione S6 (impiegata anche dallo Special Air Service britannico nel corso dell' operazione "NIMROD", del maggio 1980), è stata sviluppata tenendo conto della necessità di ridurre al minimo il caratteristico affaticamento respiratorio che si sperimenta con tale tipo di maschere.Munita di diversi tipi di filtri a seconda della minaccia N.B.C. (Nucleare Batteriologico Chimico) da fronteggiarsi, è munita di una cannula che consente agli operatori di dissetarsi senza dover sfilare la maschera stessa. L' appannamento degli oculari è impedito dalla deviazione del flusso interno d' aria verso questi, i quali possono inoltre esser sostituiti da lenti graduate. Gli oculari possono essere muniti di filtri che proteggano contro i lampi di luce causati dalla detonazione delle flashbangs, mentre è possibile installare un microfono all' interno della maschera. In ultimo, è possibile applicare i filtri indifferentemente su entrambi i lati, così da non costituire ostacolo all' impiego di armi da fuoco anche per gli operatori mancini.

 

Cross-training con il Reggimento San Marco a Brindisi nell' agosto 2002

 

 

Operatori del R.D.T. solcano le onde a bordo di un Rigid Hull Inflatable BoatPer quanto riguarda i mezzi marittimi impiegati dal reparto, esso fa comunemente uso dei R.H.I.B. (Rigid Hull Inflatable Boat) in dotazione al Maritime Squadron. A questi si è aggiunta, nei primi mesi del 2006, una particolare imbarcazione a scafo rigido (che potrà essere usata tanto in ruolo di attacco, quanto di appoggio), sequestrata ad un gruppo di clandestini intercettati in mare dall' A.F.M. L' imbarcazione (opportunamente riverniciata e recante l' indicativo RDL-8) è dotata di un motore fuoribordo da 180 cavalli ed è stata riadattata alle necessità del Rapid Deployment Team, montando a prua una mitragliatrice su affusto PKM in 7,62mm. La PKM è un' arma da appoggio di fabbricazione russa e la presenza di un rinculo ridotto (nonché la tendenza a non "impennarsi" a seguito di raffiche sostenute) la rendono ideale per l' uso su di un' imbarcazione, ove il rollio prodotto dalle onde può disturbare la precisione del tiro. Efficace fino a 1000 metri e con una cadenza di fuoco effettiva di 250 colpi al minuto, la PKM in uso dal R.D.T. è munita di caricatori a scatola.

 

 

Sequestrata ad un gruppo di clandestini e riadattata ad uso militare, questa imbarcazione è oggi utilizzata dal Rapid Deployment Team per l' espletamento dei propri compiti Denominata RDL-8, l' unità monta a prua una mitragliatrice su affusto PKM in 7,62mm

Denominata RDL-8, l' unità monta a prua una mitragliatrice su affusto PKM in 7,62mm Denominata RDL-8, l' unità monta a prua una mitragliatrice su affusto PKM in 7,62mm

 

 

Velocita' e potenza sono invece le carratteristiche che contraddistinguono la Fast Interceptor Boat P01, un' unita' veloce impiegata per le operazioni di intercettazione degli scafi di contrabbandieri e trafficanti di droga. Lunga 10,3 metri ed equipaggiata con due motori diesel, la P01 e' stata costruita dalla italiana FB Design di Annone Brianza ed ha sostituito il motoscafo Phantom precedentemente in uso. Quest' ultimo era stato sequestrato durante un' operazione anti contrabbando e successivamente riadatto per le esigenze del reparto.

 

Operatori del R.D.T. a bordo della P01

 

 

Ambito Operativo >

< Selezione e Addestramento

 

 

Una bella immagine che ci consente di apprezzare il peculiare sistema di mira adottato dalla serie MP5 della tedesca Heckler&Koch