Juventus, Ogbonna: "Ho tradito il Torino? No, sono ambizioso"

Juventus, Ogbonna: "Ho tradito il Torino? No, sono ambizioso"

Il difensore neobianconero parla chiaro dal ritiro di Chatillon: "Non mi ritengo un traditore ma un professionista. Ogni giocatore deve puntare ai massimi livelli. La trattativa si è svolta in piena normalità". Obiettivi comuni a tutto il gruppo: "Terzo scudetto e fare bene in Champions: siamo una grande squadra". Mercato: Isla a un passo dall'Inter, rispunta Biabiany
di TIMOTHY ORMEZZANO

CHATILLON - E al sesto giorno di Juve l'ex vicecapitano del Toro Angelo Ogbonna parlò per la prima volta da bianconero: "Non mi ritengo un traditore, ma un professionista. Penso che ogni giocatore debba ambire a raggiungere i massimi livelli. Ho scelto la Juve per assecondare la mia ambizione e non per la volontà di tradire la mia ex squadra. Sono orgoglioso di aver colto al volo l'opportunità di arrivare in una delle società più importanti d'Italia e del mondo. Quello bianconero è l'unico club che mi ha fortemente voluto". Sincero, posato, sereno. E bravo ad evitare le solite frasi fatte, come "realizzo un sogno", e a dribblare alcuni temi scomodi, tipo il fatto di giocare in un impianto, lo Juventus Stadium, plurimultato anche per quel coro osceno secondo il quale "non esistono negri italiani": "Del razzismo, meno se ne parla e meglio è - prosegue il neo juventino -. Non sono io a dover enfatizzare questo discorso. Il compito, semmai, tocca agli altri, a cominciare proprio dalla stampa. Quanto al caso Calderoli-Kyenge, i fatti parlano da soli. Non è stata un'uscita opportuna. Meglio chiuderla qui".

L'Angelo (bianco)nero, sin qui il terzo acquisto più caro della Serie A (13 milioni più 2 di bonus) dopo Mario Gomez (15,5 milioni più 5,5 di bonus) e Strootman (17 milioni più 2 di bonus), nonché il secondo acquisto juventino più caro dell'era Andrea Agnelli, sembra essere già stato contagiato da quella cattiveria
agonistica, frequentata di rado nel Torino, che è il marchio di fabbrica della Juve di Conte: "Come vivrò il derby? Cercherò di mettere in difficoltà il Toro, come farò con tutte le squadre avversarie: io non ho mai tirato indietro la gamba".

Ogbonna ha lasciato i granata dopo undici anni di militanza, consegnando al suo ex club una buonuscita di 15 milioni: "Magari potrebbero essere un grande regalo. Sinceramente non pensavo di valere così tanto: però, ci sarà un motivo. Cercherò in ogni modo di ripagare la fiducia". La sua partenza dal Torino non è stata una fuga di mezzanotte: "Mi sono lasciato bene con la maggior parte dei miei ex compagni e con il mister. Rispetto la mia ex società e i miei ex tifosi". Molti di loro, però, non hanno rispettato la sua scelta di passare al "nemico", di cambiare sponda del Po: "In questi giorni ho ricevuto più consigli che critiche", taglia corto il difensore. Poi si toglie un sassolino dalla scarpa: "Sono state scritte alcune baggianate, si è detto che Toro e Juve facevano a botte per me, quando invece la trattativa si è svolta in piena normalità, tra grandissimi gentiluomini".

Chiuso col passato, Ogbonna si gode i primi giorni della sua second life bianconera. "Sono nella società campione d'Italia, qui si gioca la Champions. Sono soddisfatto di poter far parte di questo gruppo e dell'accoglienza che mi è stata riservata. Conoscevo già la maggior parte dei miei nuovi compagni: avendo giocato con qualcuno di loro in Nazionale, per me le cose potrebbero essere un po' più semplici. Mi metterò al servizio loro e dell'allenatore. Farò il massimo per ritagliarmi un piccolo spazio e, in un secondo momento, cercherò di mettere in difficoltà il mister nelle sue scelte".

Una settimana scarsa in bianconero gli è bastata per condividere ambizioni e sogni: "Il primo obiettivo è la Supercoppa, poi naturalmente puntiamo al terzo scudetto. Quanto alla Champions, sappiamo di essere una grande squadra ma in Europa avremo a che fare con altre grandissime compagini. Sentire la musichetta della Champions sarà emozionante". Ogbonna si dice quindi pronto a traslocare al centro della difesa a tre, nel ruolo di controfigura di Bonucci: "Lì, da ultimo uomo, si ha la possibilità di variare molto le giocate e di leggere bene le situazioni". Il nuovo numero 5 della Juventus assicura che i guai fisici che hanno condizionato la sua passata stagione sono superati e si dice immune alla pressione: "Vivo con tranquillità, isolandomi da qualsiasi tipo di situazione e cercando di concentrarmi sul lavoro". Lavorare, crescere, vincere: la cura Conte ha già fatto effetto.
 
RISPUNTA BIABIANY, ISLA A UN PASSO DALL'INTER - Tra Zuniga e Kolarov rispunta Biabiany. La prima scelta per la corsia resta il colombiano del Napoli, che ha già detto sì a un quadriennale da 2,5 milioni. Trattativa non semplice: De Laurentiis chiede 10 milioni, il doppio di quanti vorrebbe spenderne Marotta. Tutto potrebbe semplificarsi se a pro del Napoli decollasse l'opzione Matri oppure De Ceglie.

Nelle ultime ore, però, riprende appunto quota l'ipotesi-Biabiany, elemento apprezzato da Conte per la sua duttilità: può fare male sull'out destro o sinistro, oppure operare come seconda punta. Ma l'ingaggio del francese, in comproprietà tra Sampdoria e Parma, potrebbe essere trattato indipendentemente dall'arrivo di Zuniga. Stesso discorso per Diamanti che, nonostante le dichiarazioni di Marotta ("non lo abbiamo mai trattato col Bologna e non lo tratteremo"), resta tra i possibili obiettivi della Signora.

Qualcosa, intanto, si muove in uscita. La cessione di Isla all'Inter è ormai in dirittura di arrivo: La Juve ha raggiunto l'intesa con l'Inter, che rileverà la metà bianconera di Isla per 7,5 milioni. Resta però da superare un ultimo scoglio: l'Udinese, infatti, chiede ai nerazzurri la garanzia che l'esterno cileno verrà riscattato alla cifra concordata con la Juve la scorsa estate (circa 9 milioni). Felipe Melo è stato nuovamente ceduto in prestito con diritto di riscatto al Galatasary. Nelle casse bianconere entreranno 4,5 milioni di euro. A Chatillon oggi è atteso un emissario del Norwich per convincere Quagliarella a trasferirsi in Inghilterra. Per Fabio-gol si registra anche l'interesse di Sunderland e West Bromwich, mentre per Matri potrebbero spalancarsi le porte del Liverpool, soprattutto in caso di partenza di Suarez. Ha fan inglesi anche Marrone, corteggiato pure da mezza Serie A. Sul giovane jolly, valutato 10 milioni dalla Juventus, si sono infatti posati gli occhi di Udinese, Fiorentina, Atalanta e Inter.

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