Nuova grana per Lombardo l' Udc siciliana si spacca in due

È SCONTRO nell' Udc siciliana, con il gruppo dei "ribelli" alla linea di Pieferdinando Casini, capitanato da Saverio Romano, che apre la fronda interna al partito. Un nuovo scoglio da superare per Lombardo - che con Casini è in ottimi rapporti - nella trattativa che torna in alto mare per il varo del governo tecnico. All' Ars passa infatti la posizione dettata dal segretario regionale Saverio Romano, che a Chianciano è andato allo scontro diretto col suo leader, reputando necessaria un' alleanza col Pdl. «Noi rimaniamo con la barra al centro. Che Romano, Mannino e Cuffaro pensino che sia necessario cambiare linea nel rapporto con Berlusconi è un problema loro e non di tutti i siciliani», è stata la risposta del senatore messinese Giampiero D' Alia. E la polemica arriva anche nel gruppo Ars. Dalla parte di Romano e Mannino, si schierano in nove, su undici: Rudy Maira, il capogruppo, e i deputati Toto Cordaro, Nino Dina, Pippo Gianni, Fausto Fagone, Orazio Ragusa, Totò Cascio, Marco Forzese, Marianna Caronia e Mario Parlavecchio. Dall' altra restano, il deputato messinese Giovanni Ardizzone, vicino a D' Alia, rappresentante dell' ala più disponibile al dialogo con Lombardo e il Pd e il catanese Forzese. «Siamo un partito democratico e ogni dissenso è legittimo», dice D' Alia, che non ha gradito le parole «affettuose» rivolte da Romano a Berlusconi. «Ora si respira un' aria nuova nel nostro partito - aggiunge Ardizzone - La porta è aperta alle adesioni. A proseguire con Casini saranno in molti, c' è da giurarci. Non solo da Messina e da Palermo ma anche da Catania, Ragusa, Enna». Supplica di non essere tirato in ballo il senatore Totò Cuffaro: «Ho scelto il riserbo e il silenzio, oggi mi dedico alla mia vicenda giudiziaria. D' Alia eviti di coinvolgermi». Nella frattura in casa Udc, si lanciano invece a gamba tesa i finiani. Secondo Fli, a Chianciano ha prevalso la chiarezza. «Il fastidio provato da alcuni esponenti dell' Udc siciliana per le parole di Grasso - dice Fabio Granata - e il parallelismo con la campagna acquisti di Berlusconi verso il centro, mi sembrano elementi significativi. Casini dovrebbe salutare la buona notizia». «Granata farnetica. Nessuno dell' Udc siciliana ha provato fastidio», tuonano Maira e Cordaro. E una polemica scoppia anche tra il finano Nino Lo Presti e Saverio Romano. «Romano è una voce fuori dal coro, Casini si liberi dalla zavorra siciliana», ha chiesto il deputato di Fli. E Romano, a stretto giro: «Non commento le frasi di Granata». Solo un pezzo dell' Udc potrebbe sostenere Lombardo. «La quasi totalità del gruppo all' Ars sta dall' altra parte - dice Maira - Il presidente la smetta di trattare con Casini». Dopo tanti segnali di fuoco, trancia le porte al dialogo con l' Udc di Romano il capogruppo del Pd Antonello Cracolici. «C' è un pezzo dell' Udc che in Sicilia ha sempre agito come costola del sistema berlusconiano. Con quella parte dell' Udc che continua a guardare al passato con nostalgia, non si può costruire nessuna prospettiva». La posizione di Romano rende più difficile qualsiasi apertura di Lombardo agli ex democristiani su un governo tecnico con il Pd. Ieri l' incontro atteso tra il governatore e il segretario Udc è saltato. Lombardo ha però incontrato il segretario del Pd Giuseppe Lupo, che ha aperto alla possibilità di un sostegno a un governo tecnico, ma senza Miccichè e il suo Pdl Sicilia. Dopo, il governatore ha visto il deputato Francantonio Genovese che guida l' area di "Innovazioni" e che continuerà a sostenere le riforme del governo in aula. Insomma, il Pd su un governo tecnico c' è. Rimane l' incognita Micciché che non vuole tecnici e aperture ai democratici: il governatore dovrebbe incontrarlo oggi, ma c' è aria di rottura tra i due, con Micciché che cerca di tirare a sé le altre anime del Pdl Sicilia, quelle dei finiani e di Dore Misuraca: «Non faremo mai un governo con il Pd», dice il finiano Giuseppe Scalia. «Vogliamo un esecutivo tutto politico», dice Misuraca. Anche se in area Pdl Sicilia potrebbe andare in giunta come tecnico il professore Salvatore Cincimino.

ANTONELLA ROMANO