INVENTO’ l’agente segreto Malko Linge, principe austriaco e 007 della Cia
Addio a Gerard De Villiers, «papà»
di Sua Altezza Serenissima Malko Linge
Lo scrittore francese morto a 83 anni per un tumore.
Le sue spy stories hanno venduto 12o milioni di copie
Circa 120 milioni di copie vendute, per un totale di quasi 200 romanzi scritti a partire dal 1965. Tutte spy stories. E quasi tutte con un solo protagonista: Sas, l’acronimo di Sua Altezza Serenissima. Ovvero il principe austriaco Malko Linge, agente della Cia. Che adesso è rimasto «orfano», per usare la parola twittata nel l’annuncio ufficiale della morte - a 83 anni per un cancro allo stomaco - di Gerard De Villiers, lo scrittore francese autore del personaggio reso celeberrimo, in Italia, grazie alla pubblicazione lle serie «Segretissimo» edita da Mondadori. Libri snobbati dalla critica ma apprezzatissimi dai lettori - per quel mix di violenza e sesso - tanto negli anni della «guerra fredda », in cui Sas fece il suo esordio di spia, quanto in quelli del Terzo millennio.
«007» DELLA CIA - Malko Linge - spietato agente segreto dai modi aristocratici e glaciali che facevano impazzire le donne - era «tutto quello che io non potrei mai essere» era solito ripetere de Villiers, giornalista giramondo capace ne i suoi documentatissimi thriller dii anticipare regolarmente quanto sarebbe accaduto nei fronti caldi di mezzo mondo. Che conosceva per averli visti tutti in prima linea. «Dritte» ottenute grazie ai contatti, spesso vere e proprie amicizie, ai massimi livelli con i capi dei servizi segreti e delle polizie, da una parte e dall’altra della Cortina di Ferro.
PREVIDE LA MORTE DI SADAT - Per dire: nel 1980 De Villiers mise in scena, in «Complotto al Cairo», l’omicidio del presidente egiziano Anwar El Sadat nei modi sanguinosi in cui poi effettivamente avvenne. E in «Fuoco a Bengasi» parlò della presenza di una stazione Cia nella cittadina libica, quella poi presa di mira dal fuoco dei terroristi islamici che uccisero l’ambasciatore Usa Chris Stevens. Senza contare le «incursioni» dello «007» Linge in Italia, raccontata - erano gli anni di piombo - come una jungla mortale, teatro di connivenze tra i partiti al potere e scenario di lotte intestine tra gli stessi gruppi eversivi dediti ad omicidi e rapimenti. Racconti talmente imbarazzanti che per pubblicarli la stessa Mondadori preferì attendere gli anni ‘90.
DATAGATE - «Non ho capacità divinatorie, faccio semplicemente ipotesi e mi informo» sosteneva. Al Corriere della Sera, in un’intervista data a Ulderico Munz i, previde il ruolo sempre maggiore della Nsa, oggi bersaglio della rabbia dei governi di mezzo mondo per lo scandalo «Datagate»: negli Stati Uniti «c’ e’ la tendenza a favorire l’ intelligenza elettronica. Si può ascoltare tutto, le conversazioni dei servizi, persino quelle ai citofoni». Era il 1994.