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LA REGGINA RIPARTE DA GIANLUCA ATZORI
Lunedì 17 Giugno 2013 13:01

 

"Un giorno tornerò ad allenare qui", assicurò Gianluca Atzori in quel giorno di metà giugno 2011 quando, dopo una stagione esaltante, la sua strada si divise da quella della Reggina. Quel giorno è arrivato. Sarà lui il tecnico del Centenario. Oggi la presentazione nella sala 1986 dello Stadio Granillo. Con lui, il Presidente Foti ed il Direttore Giacchetta.

E' il numero 1 amaranto ad introdurre il tecnico di Collepardo con parole cariche di stima. "Riaccogliamo un professionista esemplare che ha già dato un contributo importante alla causa amaranto. Ci siamo incontrati, ritrovando gli stessi stimoli, quelle motivazioni e quella cattiveria che ci potranno permettere di regalare un anno ricco di soddisfazioni a tutti i nostri tifosi. Mister Atzori mi ha trasmesso la voglia e la determinazione feroce che cercavo, ho visto in lui il profilo che ritengo più opportuno per la Reggina che sta nascendo. Abbiamo l'obbligo di rispondere all'entusiasmo palesato dai nostri sostenitori. Sentiamo tutti, io per primo, l'esigenza di rispettare le aspettative della nostra gente ed in particolare di quei 3017 che hanno già sottoscritto il loro abbonamento per il prossimo campionato".

 

Visibilmente emozionato, Gianluca Atzori riparte dalla notte più amara ed insieme più evocativa. "Ripartiamo da Novara - assicura il mister - con l'obiettivo di ritrovare, insieme, quell'entusiasmo che ci portò fino a quel traguardo che pochi credevano possibile ad inizio stagione. Difficile raccontare la gioia provata nel ricevere la telefonata del Presidente, ancor più complicato descrivere le motivazioni che mi animano in vista del prossimo campionato". E' un fiume in piena, il tecnico. "Allenare a Reggio per me è orgoglio, un vero piacere, rappresentare questa città significa moltissimo".

 

Quale messaggio bisognerà trasmettere ai ragazzi? Atzori ha le idee chiarissime. "Io voglio allenare dei vincenti. Io alleno i miei calciatori per vincere: che ci riesca o meno, quello dev'essere il nostro unico obiettivo e la nostra mentalità. L'annuncio del mio ingaggio ha portato ulteriore entusiasmo tra i tifosi? Sento la responsabilità dell'attesa creatasi, la vivo in senso positivo. Mi conoscete, sono ambizioso e l'aver fatto bene in passato non può che esser uno stimolo per migliorarmi ancora. Il mio primo compito sarà quello di trasmettere ai ragazzi il senso di appartenenza che la Reggina del 2010/2011 aveva fatto proprio. Solo così potremo coinvolgere il pubblico e riportare la nostra gente al Granillo".

 

Mentalità vincente, propensione al sacrificio per il bene comune, eliminare la cultura dell'alibi. "Siamo artefici del nostro destino - spiega Atzori - i miei ragazzi, per me, sono i più forti di tutti: in campo non gli perdono niente, ma guai a chi me li tocca. Cercheremo un tipo di giocatore sul mercato: il calciatore motivato. Io non devo convincere nessuno a restare, chi lo farà deve avere lo stesso entusiasmo che ho io nel rappresentare Reggio, la Reggina e l'amaranto. Tutti coloro i quali non capiranno la fortuna che hanno nel giocare qui, andranno via. Con me voglio soltanto chi vede la Reggina del Centenario come un sogno".

 

La strada è tracciata. La Reggina riparte da qui.

 

Regginacalcio.com

 

 

 

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