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Arancia Meccanica a San Giorgio: caccia ai rapinatori violenti

Sono stati sorpresi nel sonno dai malviventi: a lui coltello alla gola, a lei sprangate in testa: è ricoverata in ospedale con trauma cranico. E dopo il raid i banditi augurano loro «Buon Natale»

SAN GIORGIO. Li hanno minacciati con un coltello alla gola, picchiati con una spranga di ferro e poi rinchiusi in camera da letto con «tanti auguri di Buon Natale». Banditi spietati, beffardi e disposti a tutto, quelli che l’altra notte hanno messo in scena un colpo da Arancia Meccanica in una villetta a Caselle di San Giorgio, dove vivono i coniugi settantenni Sergio Taccuso e Laura Galli.

Forse un furto finito male, con i proprietari che si svegliano di soprassalto trovandosi i ladri in camera da letto. E questi che non esitano a picchiarli selvaggiamente per avere denaro. Ma denaro non ce n’era, stiamo parlando di due persone, un ex muratore e una casalinga, che vivono della loro pensione. I ladri hanno messo tutto sottosopra alla ricerca di chissà cosa. Sembra siano riusciti a trovare cinquecento euro. Poi se ne sono andati.

È stato soltanto grazie ad un vicino di casa, che ha sentito le grida di aiuto, che i due pensionati sono stati liberati e soccorsi da 118 e polizia. Ora la donna è in ospedale, in osservazione, con un trauma cranico. Il marito è tornato a casa; sul volto il gonfiore delle botte. L’incubo ha inizio intorno alle due di martedì notte. I malviventi, tre persone incappucciate, saltano il cancello della villetta al civico 29, della piccola località di Caselle e raggiungono il retro della casa. Smontano l’imposta della porta a vetro accanto al garage e con un piede di porco forzano l’infisso.

I coniugi Taccuso hanno una figlia adulta che non vive con loro, quindi sono soli in casa. I banditi si aggirano con le torce tra le stanze della villetta poi entrano nella camera da letto. Forse il fascio di luce o un qualsiasi rumore, Sergio e Laura Taccuso si svegliano di soprassalto e si trovano i tre uomini sopra di loro. Sono tutti e tre incappucciati e con un accento dell’Est Europa, minacciano i padroni di casa: «Dateci subito i soldi che avete». Per rendere l’ordine più incisivo, non si fanno alcun scrupolo a prendere a ceffoni il marito e a colpire con una spranga di ferro la donna che, terrorizzata, si era messa ad urlare. Poi, non soddisfatti, puntano un coltello affilato alla gola dell’anziano gridandogli in faccia ancora quell’ordine: «Dateci i soldi».

Ma in casa c’è poco o niente, forse solo un po’ di contanti prelevati dalla pensione, circa cinquecento euro. I ladri lasciano la camera da letto dei coniugi, ma prima di girare la chiave per chiuderli dentro, con tono sarcastico, in italiano pronunciano questa frase: «Questi sono gli auguri di Natale». Resteranno in casa quasi un’ora, mettendo tutto sottosopra, buttando all’aria cassetti e suppellettili, rovistando negli armadi e nelle credenze, prima di tornare al buio della notte e dileguarsi. Da quel momento, i coniugi Taccuso, prigionieri nella loro stanza, cominciano a gridare, sperando che i vicini li sentano.

«Per fortuna - ci racconta uno di loro, che preferisce non esporsi - mi sono alzato per andare in bagno e ho sentito una voce. Ho aperto la finestra ed erano grida di aiuto. Ma non capivo che Sergio e Laura erano chiusi dentro. Così ho detto a mia moglie di chiamare il 113, poi sono corso fuori per andare a soccorrerli. Purtroppo non sono riuscito a saltare il cancello, ho dovuto attendere l’arrivo della polizia». Pochi minuti dopo una pattuglia delle Volanti era sul posto: gli agenti sono entrati in casa, hanno aperto la camera da letto ed hanno trovato sul letto, abbracciati e sotto shock, i due pensionati. Sergio Taccuso, con i segni di qualche schiaffo in volto, ma tutto sommato in discrete condizioni. La moglie, con il sangue che le colava copioso sul volto. Trasportata al pronto soccorso e ricoverata in Osservazione, ha avuto bisogno di una trasfusione di sangue, per quanto ne aveva perso.

Ora la Squadra Mobile della polizia di Mantova è impegnata nella caccia ai rapinatori violenti. La Scientifica ha compiuto un accurato sopralluogo, rilevato tracce e probabili impronte. Qualche spunto di indagine sembra possa esserci. Ma è presto per gli sviluppi di sostanza.

MIgliorano sensibilmente, intanto, le condizioni della moglie picchiata e ricoverata all'ospedale.

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