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Mondiali 2014: Nazionale, Prandelli rivela "avevo deciso di convocare Totti"
(AGI) - Roma, 16 mag. - "Tutte le scelte sono criticabili: noi
abbiano convocato questi trenta dopo aver analizzato la
stagione e letto i risultati dei test fisici. Ci sono stati
giovani che si sono messi in mostra, la maggior parte dei ct va
in questa direzione e sarebbe stato sbagliato pensare di
ringiovanire dopo il Mondiale: 40 giorni molto impegnativi,
delicati a livello di recupero e prevenzione, in cui sara'
necessario spendere delle energie". Parla Cesare Prandelli, in
una lunga intervista sulla Gazzetta dello Sport per spiegare
la 'filosofia' delle sue pre-convocazioni in vista di un
Mondiale brasiliano ormai imminente. Tra i trenta, che saranno
ridotti a 23, c'e' anche Giuseppe Rossi, da poco tornato in
campo dopo il lungo stop per infortunio: "La sua chiamata e' un
messaggio per tutti - spiega il ct azzurro -. Se uno vuole una
cosa e lotta e fa fatica per quella cosa, merita una chance. Un
po' come fece Lippi con Totti nel 2006. Rossi e' un campione
anche di comportamento, il che non significa che sara' di
sicuro tra i 23". Detto di aver gia' individuato la 'short
list' e spiegato che l'assenza di Criscito e' solo per motivi
tecnici ("Ma non ho lasciato a casa Cabrini o Paolo Maldini"),
Prandelli svela che, come 'grande vecchio' avrebbe convocato
Totti: "Prima dell'infortunio aveva dati straordinari. Poi sono
esplosi i giovani ed il futuro e' loro". Capitolo a parte per
Mario Balotelli: "Ha segnato 14 gol, e' stato praticamente
sempre davanti e spesso da solo, anzi da solo ha giocato le sue
migliori partite. Con la palla a noi deve stare la', in area,
non deve venire incontro, e con questo ha ragione Berlusconi.
Se a star la' per dieci minuti si annoia, pazienza: deve
restare concentrato sui movimenti giusti". Ribadito il suo
giudizio sulla gomitata di Chiellini a Pjanic "voleva fare un
blocco e non dare una gomitata. Non mi sento schiavo del codice
etico, ho sempre deciso io, in base a quello che vedevo e
sentivo", il ct della Nazionale osserva che "al nostro calcio
mancano i dirigenti. Non esiste che un dirigente abbracci un
giocatore espulso. Servono dirigenti che sappiano dire 'No, hai
sbagliato'. E invece gli allenatori a volte devono fare i
dirigenti, come se non fosse gia' abbastanza un peso fare il
tecnico". Tornando al Mondiale, Prandelli da' il Brasile
favorito su tutti, "Spagna compresa", e ritiene possibili
sorprese Belgio, Colombia e Francia, con Pogba candidato a
giocatore-rivelazione.
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