Mr. Renzo Rosso oggi parla all'Onu
Il suo appello: «Aiutate l'Africa»
L'EVENTO. Sarà ospite della Rappresentanza permanente italiana.
Il fondatore di Diesel interverrà con Jeffrey Sachs per presentare il progetto di sviluppo portato avanti per un villaggio di 20 mila abitanti in Mali
Vicenza. Il Cavalier Rosso oggi parla pure all'Onu. Sissignori, appuntamento oggi pomeriggio alle 15,30, ora di New York (le 21,30 italiane), e mister Diesel, in compagnia di Jeffrey Sachs, sarà ospite d'onore della Rappresentanza permanente italiana al palazzo di vetro. CAFFÈ. L'occasione è offerta dalla rassegna “U.N. caffè con noi”, dove U.N. sta per United Nations, studiata per dare una vetrina mondiale ai personaggi più rappresentativi dell'Italia, quelli che si sono distinti in particolari attività anche al di fuori dei confini nazionali, magari in collaborazione con personalità straniere. Tanto per citare gli ultimi due che hanno condiviso... il caffè con l'Onu, il generale Paolo Serra, capo missione e comandante della forza delle Nazioni Unite in Libano (Unifil), e Fabrizio Saccomanni, direttore generale della Banca d'Italia. Renzo Rosso non è né un generale, né un banchiere ma, secondo l'ambasciatore italiano all'Onu, Cesare Maria Ragaglini, ha le carte in regola per far fare una bella figura all'Italia. MILLENNIUM VILLAGE. Non si parlerà solo di business. Anzi, la presenza di Sachs, direttore dell'Earth Institute della Columbia University, lascia intendere che il primo argomento di cui parlerà Renzo Rosso sarà il Millennium Village, e cioè l'ambizioso progetto di sviluppo che viene portato avanti da Only The Brave Foundation, in collaborazione con Jeffrey Sachs, appunto, a Dioro, nel Mali. È dal 2009 che il tandem sta implementando interventi nel campo dell'agricoltura, dell'istruzione, della sanità, delle infrastrutture. «Lo sviluppo di questo villaggio di ventimila abitanti - ricordano alla OTB Foundation - parte dal coinvolgimento attivo della comunità locale in ogni fase del programma». La prima simbolica pietra del nuovo complesso è stata posata all'inizio di quest'anno, alla presenza del primo ministro del Mali. RETROSCENA. Certo, se Rosso oggi parla all'Onu è perché è un po' il simbolo del genio e della creatività italiana, stavolta sorretti da un'organizzazione imprenditoriale di prim'ordine. Del resto, se un italiano è riuscito a venire a vendere i jeans nella patria di Levi's, aprendo uno store ancora più grande dei rivali nel cuore della Grande Mela, è evidente che qualche titolo per far parlare bene dell'Italia ce l'ha. Quello che pochi sanno è che l'ambasciatore italiano all'Onu ha invitato Rosso verso i primi di dicembre, quando l'Italia aveva un disperato bisogno di darsi una riverniciata di popolarità. Non si sapeva ancora, per dire, che Mario Monti sarebbe arrivato, da capo del governo, negli Stati Uniti sull'onda di una popolarità tale da strappare una copertina su Time. MODA. Piccolo inciso, siamo in piena “Fashion Week” a New York, nel corso della quale i brand più celebri della scuderia Only The Brave sono attesi con curiosità all'esame della passerella. Mai quanta, però, attende il Cavalier Rosso nell'atmosfera rarefatta del palazzo dell'Onu. Chissà che slogan si inventerà stavolta. MA.SM.