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Contratti a termine, cosa cambia col decreto Poletti

«Una liberalizzazione senza precedenti» dei contratti a tempo determinato: abolite la causale (fino a 36 mesi), la pausa obbligatoria e l'obbligo di assunzione per il 30% degli apprendisti
Contratti a termine, cosa cambia col decreto Poletti

Grossi cambiamenti in vista sul fronte dei contratti a termine e di apprendistato. «Il decreto legge Poletti inciderà sul mercato del lavoro di più che se fosse stato abolito l’articolo 18», è il commento di Enrico Marro sul Corriere della Sera: quella che è stata avviata è «una liberalizzazione senza precedenti dei contratti a termine».

Quali sono gli strumenti di questa «liberalizzazione»? In primo luogo viene estesa nel tempo la possibilità di stipulare un contratto a termine senza specificare la causale. Oggi i contratti “acausali” possono durare al massimo 12 mesi. Col decreto Poletti questo limite viene abolito e passa quindi a 36 mesi, durata massima di un contratto a termine.

Viene poi abolita la pausa imposta tra un contratto a tempo determinato e l’altro, che era stata fissata (dalla riforma Fornero) a 10 giorni per i contratti inferiori a sei mesi e a 20 giorni per quelli di durata superiore. La clausola serviva a favorire l’assunzione a tempo indeterminato del lavoratore, ma seconda Poletti si era trasformata in una «norma-tortura che fa diventare matti e non serve a nessuno».

Cambiano anche le regole sui contratti di apprendistato: la legge Fornero prevedeva che un datore di lavoro dovesse assumere, al termine della formazione, almeno un terzo degli apprendisti. La norma scompare col decreto Poletti. La retribuzione di un apprendista viene poi fissata al 35 per cento della retribuzione del livello contrattuale di inquadramento. Allo stato attuale la retribuzione dell’apprendista cresceva in percentuale col passare del tempo, e poteva arrivare anche al 100 per cento di un normale stipendio. Anche questa misura è pensata quindi per facilitare le imprese e favorire l’inserimento nel lavoro, anche se con retribuzioni minori e con minori garanzie per l’apprendista.

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  • HB

    neanche le destre hanno fatto cose del genere: impedire assunzioni obbligatorie e ridurre drasticamente il salario dell’apprendista. Vergogna.