Uno
dei tanti ragazzi dei
vivai romani
che vengono chiamati nel 1927-28 a dar luogo
alla prima rosa della neonata Associazione
Sportiva Roma. Terzino di non eccelse qualità
tecniche, ma dotato di quella grinta
necessaria per non soccombere nelle battaglie
all'ultimo sangue che distinguono il calcio
romano degli anni '20, ha
cominciato a giocare nell'Alba e ha dato luogo a
due buone
stagioni, che lo hanno posto all'attenzione
della commissione tecnica che ha il compito di
scegliere gli elementi di Roman, Fortitudo e
Alba che saranno posti agli ordini di Garbutt in
vista del primo campionato della storia
giallorossa. In effetti è tra coloro che hanno
la ventura di indossare la
prima maglia giallorossa e
basta questo per consegnarlo
alla storia.
Purtroppo per lui, non trova
eccessiva fortuna e riesce a giocare
una sola partita in giallorosso,
quella persa dalla Roma a Modena nel
novembre del 1927.
Quel giorno, dimostra di non
essere all'altezza delle già
enormi ambizioni di una
società nata per portare in
alto il nome della Città
Eterna e non solo dal punto
di vista tecnico. Il problema è quello di essere chiuso da
due beniamini della tifoseria romanista,
"Bibbitone" Mattei e "Moschino"
Corbjons: probabilmente il suo principale
difetto è che gli manca un soprannome
all'altezza dei rivali, che non sono
propriamente dei fuoriclasse, ma che
hanno la fortuna di essere
nelle grazie del generoso
pubblico giallorosso.
Dopo quella unica apparizione, nella
quale probabilmente non risponde in
maniera appropriata alle attese del
tecnico inglese, rientra nei ranghi
e scompare presto, nonostante la
ancor giovane età, da un panorama
calcistico in piena evoluzione, che
sta rapidamente mutando le sue
strutture in vista dell'introduzione
del girone unico
e che, in conseguenza di ciò sta
attuando una drastica scrematura che
aiuterà l'ulteriore crescita del
nostro calcio negli anni a seguire.
Ma che comporterà la
scomparsa dai campi della
penisola di molti di quei
ragazzi, che hanno fatto le
fortune dello sport appena
arrivato dall'Inghilterra. E
lui, è uno di loro. |