GERMANIA
PISTOLA MAUSER MOD. C96/12
CAL. 7,63 MAUSER
CATEGORIA: PISTOLE SEMIAUTOMATICHE
TIPOLOGIA: PISTOLE D'ORDINANZA MILITARE.
NAZIONE: GERMANIA.
DENOMINAZIONE: PISTOLA MAUSER MOD. C96/12 O M96/12.
Notizie Storiche:
La pistola, oggetto della presente scheda, è stata una delle armi più conosciute, diffuse ed apprezzate nel mondo.
Quando Paul Mauser, nel 1884, si applicò allo studio di una pistola semiautomatica
tenne ben presente il funzionamento del suo fucile, al quale si ispirò.
Il primo prototipo dell'arma fu concepito nel 1893, con l'aiuto del tecnico Fidel Feederle e Mauser, nel 1895, ne depositò il brevetto, iniziandone la produzione nel 1896.
L'arma, a partire dal 1889, subì diverse modifiche. Una versione definitiva della "C96" fu immessa nel mercato nel 1912. Tale modello è denomiinato "C96/12", calibrato sia nell'usuale 7,63 mm., che in 9 mm.. Nel 1915, fu modificata la sicura dell'arma; sia i nuovi modelli, che le pistole prodotte anteriormente, alle quali fu sostituita la sicura, recano sulla parte posteriore del cane le iniziali "NS (Neue Sicherung)".
La produzione della "C96" fu interrotta dopo la fine della Grande Guerra e ripresa nel 1922.
Il primo ordinativo, di 1.000 esemplari di "C96", per impiego militare, giunse alla Mauser dall'Impero Ottomano.
Anche la Regia Marina Italiana decise la sua adozione, ordinando alla Mauser, nel 1899, 5.000 pistole. Nel nostro Paese, l'arma divenne nota con il nome di "Mod. 1899" o "Mauser Marina".
Ancor prima dello scoppio della Guerra Mondiale, la "C96" fu adottata anche dalla Persia, dall'Austria, dalla Finlandia, dalla Russia (nella versione"Bolo") e dalla Polizia francese. Esistono "Mauser 96", nelle sue varie versioni con Marchi cinesi, indonesiani e siamesi. Addirittura la Cina e la Spagna, copiandola, la produssero in proprio.
In particolare, gli Austriaci commissionarono alla ditta tedesca, nel 1912, un primo lotto di C96 per dotarne la Marina imperiale, mentre, nel corso del conflitto mondiale, ne ordinarono un ulteriore cospicuo numero per gli osservatori di aereoplano, giungendo a complessivi 10.000 esemplari.
Solo la Germania, inizialmente, non la adottò, preferendole la Luger Parabellum. Ma, nel 1916, per sopperire alla necessità di armi da fianco, l'ente governativo tedesco preposto all'armamento ne ordinò ben 150.000 esemplari, generalmente in cal. 9 mm. parabellum; queste pistole furono contraddistinte tramite l'incisione in rosso, sul calcio, della cifra 9 per riconoscerne, immediatamente, il calibro.
Curiosità:
Pur non essendo stata adottata come arma d'ordinanza dalla Germania, fino al 1916, la C96 fu talmente apprezzata dagli esperti che numerosi ufficiali tedeschi, l'acquistarono in proprio, battezzandola, affettuosamente, "Broomhandle" (manico di scopa), in virtù della particolare forma del calcio in legno della pistola.
Ma anche parecchi militari di altri eserciti vollero la Mauser al loro fianco. In particolare, il giovane ufficiale inglese Wiston Churchill se ne dotò, utilizzandola durante le campagne contro i Boeri e contro i Dervisci.
Dopo l'abbattimento dell'asso dell'aviazione italiana, Francesco Baracca, fu ritrovata, tra i rottami del suo aereo una pistola Mauser C96, che Baracca aveva tolto, quale "preda bellica", agli aviatori austriaci di un apparecchio da ricognizione, colpito nel marzo del 1917.
Descrizione:
La "C96" ha canna e culatta fucinate in un blocco unico, costituenti un sistema rigido che si sposta longitudinalmente, rispetto all'incastellatura, scorrendo su opportune guide. L'otturatore, di forma prismatica, scorre all'interno della culatta. La caratteristica principale dell'arma è di avere il caricatore posto anteriormente rispetto all'otturatore, con il serbatoio antistante il ponticello del grilletto. All'interno di tale caricatore bifilare, vengono introdotte le cartucce, tramite apposite piastrine di caricamento.
Altra peculiarità dell' arma è di non avere né viti, né perni e di poter essere smontata e rimontata, senza l'uso di alcun utensile.
La "C96" adotta il calibro 7,63 mm. Mauser.
La pistola Mauser è dotata di un alzo graduato, da 0 a 1.000 metri. Tale alzo avrebbe poco senso, senza l'opportunità di appoggio alla spalla. Per questo motivo, l'arma fu equipaggita con un calciolo di legno, innestabile, il quale fungeva anche da fondina.
In tal modo, la C96 diveniva una sorta di piccola carabina, con un ottimo tiro utile.
L'esemplare in collezione, in base alle marchiature e punzonature, appartiene, con ragionevole certezza, al lotto, acquistato dall'Austria nel 1912, per dotarne L'imperiale Marina da guerra.
Identificazione dell'esemplare in collezione:
- Modello: PISTOLA MAUSER MOD. C96/12 O M96/12.
- Calibro: mm. 7,63 Mauser.
- Matricola: 248451, impressa sul lato sinistro del castello e sulla parte posteriore del calcio. Poichè l'intero blocco cane - sicurezza è stato sostituito, per adeguare l'arma alla modifica, introdotta nel 1915, si evidenzia, su tale meccanismo, un diverso numero di matricola, il 353142, di cui le ultime tre cifre sono ripetute sul retro del cane, unitamente alla sigla NS (Neue Sicherung).
- Catalogo: Antecatalogo.
- Fabbricante: WAFFENFABRIK MAUSER.
- Nazione: GERMANIA.
- Località: OBERNDORF.
- Anno di produzione: Tra il 1912 ed il 1915.
- Marchi e Punzonature: Il Marchio di Fabbrica Mauser è impresso sul lato destro del castello e ripetuto al di sopra del medesimo, poco prima dell'inizio della canna.
Il Marchio tedesco di collaudo finale, correlato con l'ispezione dell'arma, è riportato sulla parte sinistra del castello e sulla parte finale dell'otturatore.
Sotto la canna, è presente il marchio W dell'ufficio di collaudo di Vienna, sormontato dalla lettera M (individuabile come marchio Mauser o, più probabilmente, con la sigla personale dell'ispettore).
Al di sotto della canna, sono presenti due piccoli punzoni, a forma di croce, non identificati.
N.B.
Nelle schede correlate alla presente, potrete trovare altre informazioni, inerenti agli argomenti qui trattati.
Bibliografia:
- Enrico L. Appiano - "Pistole e Revolver" - F.lli Melita Editori, La Spezia.
- Loriano Franceschini - "Pistole Militari Imperiali" - Editoriale Olimpia, Firenze 2006.
- J. Gargela, Z. Faktor - "I Marchi sulle Armi da Fuoco Portatili" - F.lli Melita Editori, La Spezia, 1990.
- Ian V. Hogg - "Pistole Militari" - F.lli Melita Editori, La Spezia 1992.
- Marco Morin - "Le armi portatili dell'Impero Austro - Ungarico" - Editoriale Olimpia, Firenze 1981.
- Siro Offelli - "Le armi e gli equipaggiamenti dell' Esercito austro - ungarico dal 1914 al 1918" - Rossato, Novale 2002.
- a cura della Redazione - "Mauser 96, fucile da pugno" - in "Gun" num. 1 - Hobby & Work Italiana Editrice, Cinisello Balsamo 1993.
- Luciano Salvatici - "Pistole Militari Italiane. Regno di Sardegna e Regno d'Italia 1814 - 1940" - Editoriale Olimpia, Firenze 1985.
Immagini:
1 - La C96, lato sinistro.
2 - Il lato destro dell'arma.
3 - Il marchio Mauser sul castello dell'arma.
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