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Corriere della Sera

BATTESIMO IN FORMULA 1

La Benetton vince il G. P. di Taormina Mara madrina, Alesi punge la Ferrari

------------------------- PUBBLICATO ------------------------------ BATTESIMO IN FORMULA 1 TITOLO: La Benetton vince il G.P. di Taormina Mara madrina, Alesi punge la Ferrari - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - DAL NOSTRO INVIATO TAORMINA . Con una grande kermesse nello splendido scenario di Taormina, la Benetton ha festeggiato i due titoli mondiali conquistati l' anno scorso. Una citta' di diecimila abitanti e' stata coinvolta in una festa pazza e simpatica, in cui le monoposto di Alesi e Berger dopo una corsa, un cambio gomme e una serie di testa coda in pieno centro, hanno lasciato il posto a uno stupendo carretto siciliano tutto colorato in stile Benetton. Il carretto, sul quale erano i due piloti insieme a Flavio Briatore, ha fatto da macchina a un lunghissimo treno umano che si e' snodato fra le ricche botteghe degli antiquari e i prelibati negozi di dolciumi alle mandorle. Una sosta al Centro congressi, dove la madrina Mara Venier e' stata accolta da Gerard Depardieu, capellone e Cyrano piu' che mai. Gloria per tutti, all' interno dell' auditorium: per Luciano e Alessandro Benetton, per Alesi e Berger. Ma soprattutto per lui, per Flavio Briatore ormai siculo honoris causa per aver scelto Taormina come sede della consegna della coppa mondiale dei costruttori consegnatagli personalmente da Max Mosley, presidente delle federazione internazionale. Mentre dalle quinte arrivavano le note dell' inno di Mameli, Briatore confessava: "Finalmente siamo una squadra italiana, lo dico con una certa emozione. Abbiamo un partner come Renault che ci ha consentito di vincere due titoli mondiali grazie a un motore eccezionale. Solo un pazzo come Luciano Benetton poteva mettermi in formula 1 senza che io fossi a conoscenza di qualcosa in grado di aiutarmi. E ringrazio Alessandro Benetton, dopo, quando mi incoraggiava a restare allorche' provavo momenti di sconforto e volevo lasciare. Se tutto questo esiste, se il team e' grande e vincente, bisogna ringraziare la famiglia Benetton". Lacrimette, sorrisi, battute: "La Ferrari avra' tutto, non si ingaggia Schumacher se non per vincere. Ma io spero di batterli". Diplomazia vuole che, quest' anno, Alesi e Berger partano alla pari nella considerazione del team. Ma qualche polemicuccia, sotto forma di scherzo, gia' comincia. Alesi: "Ero andato via dalla Ferrari perche' Gerhard non lo potevo piu' vedere. E me lo sono ritrovato qua". Berger: "Quanti tifosi avra' dovuto pagare Jean per averli tutti qui, al suo fianco". E poteva mancare una frecciata sul piatto dove si e' mangiato per tanti anni? Alesi: "Arrivando al box quest' anno, avro' finalmente il piacere di spegnerlo io il motore della macchina". Quanto sono lontani i tempi in cui Jean affermava: "Resterei alla Ferrari anche come autista di Montezemolo". Altre domande, altre risposte. Alesi: "Chi dice che la Benetton e' difficile da guidare? Io no, io la trovo stupenda e sono certo di poter disputare una grande stagione".

Morosini Nestore

Pagina 37
(6 febbraio 1996) - Corriere della Sera

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