IL RITORNO / Il campionato rilancia i rossoneri ai vertici della classifica alle spalle della Fiorentina. Ma Zaccheroni invita alla calma
Il tridente del Milan punta in alto
Weah ha trovato la posizione ideale, Bierhoff il gol, Leonardo la continuita' : e' corsa - scudetto
----------------------------------------------------------------- IL RITORNO / Il campionato rilancia i rossoneri ai vertici della classifica alle spalle della Fiorentina. Ma Zaccheroni invita alla calma Il tridente del Milan punta in alto Weah ha trovato la posizione ideale, Bierhoff il gol, Leonardo la continuita' : e' corsa - scudetto MILANO - L' importanza di avere il tridente. Il Milan se n' e' accorto nella domenica della nostalgia (per Zaccheroni, Bierhoff e Helveg), avversaria l' Udinese tanto amata. Il 3 - 0, risultato perfetto per eccellenza, e' diviso per unita' altrettanto perfette ai fini della concezione tattica di Alberto Zaccheroni: un gol Bierhoff, uno Weah e uno Leonardo. Oliver Bierhoff e' tornato a segnare dopo 778 minuti. L' ultima rete, il laureato in economia e commercio, l' aveva realizzata il 4 ottobre a Venezia (2 - 0). Mai gli era accaduta una cosi' lunga astinenza da quando era arrivato in Italia, reperito nel Salisburgo. E dunque Oliver ha esultato a lungo, fatto che, unito al tentativo spettacolare di sfilare le scarpe a Weah, non e' stato gradito da molti tifosi dell' Udinese che hanno considerato offensiva l' ilarita' dell' ex idolo di Udine. Tra i friulani, ieri, c' e' stato un dibattito su cui e' intervenuto il capitano dell' Udinese, Alessandro Calori, per assolvere l' ex compagno: "Non darei tanto peso a queste cose, la sportivita' deve sempre e comunque essere messa davanti a tutto. Anche noi, se avessimo segnato, avremmo fatto festa davanti a Zaccheroni. L' esultanza di Bierhoff proprio non c' entra". Oltre le nostalgie friulane, i tre attaccanti del Milan, con il ritorno al gol del suo attaccante piu' atteso, si iscrivono all' esclusivo club del tridente che domina il campionato. A parte il Parma, infatti, dove Veron non opera da punta vera e propria, ma da trequartista, le prime quattro squadre della classifica aderiscono a questa prestigiosa associazione. Con i gol di Bierhoff, Weah e Leonardo, il Milan vuole restare socio a lungo. Ecco come si dividono il bottino le magnifiche quattro. Fiorentina: Batistuta 12, Edmundo 4 (1 rigore), Oliveira 1; Roma: Delvecchio 8, Totti 7 (2), Paulo Sergio 5; Parma: Crespo 7, Chiesa 5, Veron 0; Milan: Bierhoff (2) e Leonardo 6; Weah 3. Nel Milan e' la rarita' di Nascimento de Araujo Leonardo a preoccupare maggiormente Alberto Zaccheroni. Domenica notte ha ammesso in diretta a Italia 1 sport: "Grazie ai medici del Milan l' ho avuto a disposizione per quasi tutta la partita contro l' Udinese. Leonardo purtroppo non ha potuto giocare sempre per il problema della pubalgia: pensate se lo avessimo avuto sempre a disposizione...". Il brasiliano ha segnato 6 gol in 432 minuti (neanche 5 gare intere), alla media di un centro ogni 72 minuti. Una media impressionante che, malgrado gli acciacchi, potrebbe fargli superare il record di 7 gol segnati in un campionato "vero", esclusi i 17 nel Kashima in Giappone nel ' 95. Il tridente convince Zaccheroni, che ha anche risolto i problemi di adattamento tattico di George Weah a cui, nella notte di domenica via Tv, ha fornito un ulteriore incoraggiamento a proseguire sul corridoio sfruttato cosi' brillantemente per il vantaggio rossonero: "Weah, partendo da quella posizione, puo' fare molti gol". Zaccheroni chiede al Milan di avere "piu' continuita", di non passare dal -4 di Parma al +3 con l' Udinese, pero' si sente confortato dallo sblocco, congiunto, dei tre attaccanti. Attraverso l' etere amico di Mediaset, il tecnico romagnolo ha poi espresso anche un riservato apprezzamento per il gioiello della Dinamo Kiev, Andrij Shevchenko, ipotesi rossonera. "Se ne sta interessando la societa' , io ho dato il mio gradimento perche' si tratta di un grande giocatore". In questo momento, pero' , se si confermasse la tendenza del tridente a segnare con questa frequenza, potrebbe anche non essere necessario intraprendere la campagna d' Ucraina. Roberto Perrone
Perrone Roberto
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(8 dicembre 1998) - Corriere della Sera
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