L'evoluzione del franchising nelle regioni italiane
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Il 2012 è stato un anno molto difficile per il contesto economico nazionale. Tuttavia, il numero di franchisor italiani presenti nel nostro Paese è aumentato di circa il 5% (passando da 854 nel 2011 a 904 nel 2012), soprattutto grazie allo sviluppo di modelli di franchising da parte di nuove aziende.
Analizzando lo sviluppo del settore del franchising nelle diverse regioni italiane, si può notare come, sebbene tutte le aree Nielsen abbiano registrato una lieve crescita in termini di numero di reti franchising, il Centro-Sud della Penisola sia stato caratterizzato da unosviluppopari a circa il 10% per quanto concerne tale indicatore.
Analizzando più in profondità l'andamento regionale del franchising, può essere osservato come le uniche regioni che hanno presentato una contrazione del numero di catene siano la Liguria (-9,5%), il Veneto (-3,1%), la Basilicata (-20%) e la Puglia (-6,5%). Nonostante i numeri possano suggerire un calo notevole, si tratta spesso di un numero limitato di aziende (il massimo ridimensionamento registrato è infatti pari a tre franchisor nel Veneto e nella Puglia).
Per quanto riguarda le regioni che hanno registrato risultati migliori, spiccano il Molse, che ha più che duplicato il numero di affilianti presenti nel proprio territorio (+150%) e le Marche (+68,8%). Dall'analisi della variazione avvenuta in termini di valore assoluto, spiccano, oltre a Marche e Campania (entrambe a +11 franchisor), anche la Lombardia (sempre più la regione di riferimento per il settore) e l'Emilia Romagna, entrambe caratterizzate da un aumento di 8 franchisor.