Il presente contributo intende evidenziare, al di là delle motivazioni politiche che hanno portato alla costituzione dell’Unione dei Comuni denominata Isola Mantovana, le peculiarità storiche che hanno favorito un processo aggregativo... more
Il presente contributo intende evidenziare, al di là delle motivazioni politiche che
hanno portato alla costituzione dell’Unione dei Comuni denominata Isola Mantovana, le peculiarità storiche che hanno
favorito un processo aggregativo fondato su un’identità culturale già consolidata, le cui origini
sono manifeste nelle fonti medievali e nei risultati delle ricerche archeologiche degli ultimi 20
anni.
Research Interests:
Dagli scavi del fronte fiume (campagna 2007-2008) proviene un insieme di reperti in osso lavorato abbastanza consistente, se rapportato al totale dei ritrovamenti che ha interessato, in un arco di tempo più lungo, tutta l’area del San... more
Dagli scavi del fronte fiume (campagna 2007-2008) proviene un insieme di reperti in osso lavorato abbastanza consistente, se rapportato al totale dei ritrovamenti che ha interessato, in un arco di tempo più lungo, tutta l’area del San Vincenzo Minore (Tav. 1)3. Tra gli oggetti maggiormente attestati si annoverano i pettini, ben nove esemplari, alcuni dei quali ben conservati, altri documentati da singoli elementi. Come si riscontra abitualmente nei siti altomedievali, la maggior parte di essi fu realizzata ad elementi multipli, quindi con lamelle accostate a una fila di denti, congiunte mediante due listelli di fissaggio contrapposti e bloccati da rivetti.
L’analisi della stratificazione archeologica individuata nel corso della campagna 2007-2008 induce a ritenere che, durante il IX secolo, alle strutture del recinto monastico che si affacciavano sul Volturno si addossasse un sistema di... more
L’analisi della stratificazione archeologica individuata nel corso della campagna 2007-2008 induce a ritenere che, durante il IX secolo, alle strutture del recinto monastico che si affacciavano sul Volturno si addossasse un sistema di passerelle lignee che ha certamente funzionato nel corso del IX secolo e la cui distruzione è riferibile al momento dell’incendio dell’881, ricordato dal Chronicon Vulturnense.
Durante la campagna del 2007-2008, lo scavo dei consistenti crolli delle fabbriche abbaziali, rinvenuti sotto i moderni strati di frequentazione, ha portato alla luce le poderose strutture lignee del pontile vulturnenese. L’umidità del... more
Durante la campagna del 2007-2008, lo scavo dei consistenti crolli delle fabbriche abbaziali, rinvenuti sotto i moderni strati di frequentazione, ha portato alla luce le poderose strutture lignee del pontile vulturnenese. L’umidità del contesto archeologico ha favorito la loro perfetta conservazione, unitamente a quella degli elementi più piccoli, relativi alla sua edificazione, sebbene la stratigrafia sia stata parzialmente disturbata dal moderno taglio realizzato per la posa di un tubo idrico. Cospicue quantità di reperti organici ed inorganici sono state rinvenute soprattutto lungo le murature perimetrali del monastero, schiacciate dai crolli sul paleoalveo del Volturno. Alcuni di questi reperti documentano chiaramente come le infrastrutture lignee e murarie fossero arredate ed utilizzate, ma altri sono forse provenienti dagli ambienti più interni del cenobio, lontano dal corso fluviale ed ivi gettati dai Saraceni invasori.L’interruzione delle indagini nel 2008 non ha compromesso seriamente l’interpretazione delle strutture individuate ma ha chiaramente inficiato la possibilità di comprendere come il pontile si sviluppasse in tutta la sua estensione, sia verso Sud che verso Nord, ma parzialmente anche all’interno dell’antico letto fluviale.
Il presente contributo intende proporre l’evoluzione di un paesaggio urbano, che come un organismo vivente cresce e si contrae nel tempo, qual è il complesso architettonico del Quarter. Situato nel versante Sud-Est del centro storico di... more
Il presente contributo intende proporre l’evoluzione di un paesaggio urbano, che come un organismo vivente cresce e si contrae nel tempo, qual è il complesso architettonico del Quarter. Situato nel versante Sud-Est del centro storico di Alghero ai limiti dell’antico circuito murario, salta agli onori della cronaca per la scoperta all’interno del suo cortile di un cimitero. «L’archivio biologico di Alghero» ama definirlo Marco Milanese, direttore scientifico dello scavo archeologico, il quale a sei mesi dalla chiusura dei lavori divulga i primi eccezionali risultati . L’obbiettivo di questo articolo è di evidenziare le numerose trasformazioni dell’impianto architettonico successivo all’uso dell’area dal punto di vista sepolcrale. Sarà di ausilio una metodologia interdisciplinare con documenti cartografici e fonti d’archivio arricchiti dall’eccezionale documentazione archeologica di recente acquisizione, con cui si cercherà di ricostruire una complessa lettura con fermi immagine rappresentanti le tappe più importanti della sua “Vita”: la creazione e lo sviluppo del complesso gesuitico, la successiva soppressione dell’ordine e la nuova destinazione d’uso a Caserma militare, con i molteplici adattamenti dei locali per ospitarla, per finire nella controversa ripartizione dei locali fra vari enti pubblici. Tutto ciò vorrebbe offrire un quadro esaustivo delle svariate modifiche stratificatesi nelle strutture architettoniche durante il tempo, che il recente “lifting” ha quasi completamente cancellato.
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The counterfeit Prague groat of Charles I (IV) of Luxembourg (1346-1378) produced by overlaying of the silver foil In this article we put the light on the unique Prague groat private forgery, produced with the technology of overlay of... more

The counterfeit Prague groat of Charles I (IV) of Luxembourg (1346-1378) produced by overlaying of the silver foil
In this article we put the light on the unique Prague groat private forgery, produced with the technology of overlay of the silver foil on the copper wokrpiece.

Фальсифікат празького гроша Карла I (IV) Люксембурга (1346-1378), виготовлений шляхом нанесення срібної фольги
В цій статті розглянуто та досліджено унікальну приватну підробку празького гроша  короля Карла І Люксембурга (1346-1378), виготовлену шляхом нанесення срібної фольги на мідну заготовку.

Фальсификат пражского гроша Карла I (IV) Люксембурга (1346-1378), изготовленный методом нанесения серебряной фольги
В этой статье рассмотрена и изучена уникальная кустарная подделка пражского гроша короля Карла І Люксембурга (1346-1378), изготовленная путем нанесения серебряной фольги на медную заготовку.
Since ancient times the rivers and inland waterways have played a vital role in the social, political and economic development in China. The intensification of trade relations with Korea and Japan led to an increasing development of naval... more
Since ancient times the rivers and inland waterways have played a vital role in the social, political and economic development in China. The intensification of trade relations with Korea and Japan led to an increasing development of naval engineering especially during the Song Dynasty (960-1279). This need led to the construction of ships for off coast navigation.
The basic ship models were mainly three: the mayangzi, the shachuan and fuchuan. The evolution followed a «circular» development: the routes and the morphology of the seabed
conditioned shape and structure of the ships; the consequent emergence of more advanced boats led the Chinese to deal with new and more complex routes.
These boats, in fact, were the protagonists of 1400 km journey accomplished by the fleet of Kublai Khan in 1281 during the second invasion attempted of Japan. Although they were not suited to resist the violence of the typhoon which struck them along the coast of the archipelago, however, succeeded in their efforts to reach it. The defeat led to the need to build ships suitable for ocean travel and, learning from that experience, the Chinese produced those masterpieces which were the ships of Zheng He, who led China to learn about the African continent.
The author discusses in detail how, cultural analysis and inclusion in the broader context of archaeological monuments in Transcarpathia La Tene period.
Research Interests:
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A brief summary of the development of archeology in Transcarpathia from the earliest times to the year 1931. The author puts emphasis on research burial mound in Kushtanovicích. The author of the chapter in that publication ( see page... more
A brief summary of the development of archeology in Transcarpathia from the earliest times to the year 1931. The author puts emphasis on research burial mound in Kushtanovicích.

The author of the chapter in that publication ( see page 249 - 253 ) is Jaroslav Böhm.
Research Interests:
Kapitola v publikaci Archeologie Ukrajinské SSR (díl 1) vydané v roce 1985 věnující se neolitickým památkám na Zakarpatí a konkrétně kulturám Krish a malované keramice.

Autorem kapitoly je Michailo Potushnaik.
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The original author of the research report on the oppidum Galish - Lovachka near Mukachevo 1901, and a description of found objects.
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Programma definitivo XIII Congresso dell'Associazione AIEMA
Madrid 14-18 settembre 2015
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Archaeology, Classical Archaeology, Medieval Archaeology, Archaeological GIS, Ancient Mosaics, and 25 more
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