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Corriere della Sera

la giunta contro le mandrie " coinvolte " nella faida fra boss della ' ndrangheta

non piu' intoccabili le vacche sacre delle cosche

il nuovo sindaco PDS promette battaglia contro le cosche di un paese nel quale la guerra tra i Facchineri e i Raso Albanese in 29 anni ha provocato 81 morti ammazzati e un centinaio di feriti

------------------------- PUBBLICATO ------------------------------ Cittanova: la giunta contro le mandrie "coinvolte" nella faida fra boss della ' ndrangheta TITOLO: Non piu' intoccabili le vacche sacre delle cosche - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - DAL NOSTRO INVIATO CITTANOVA (Reggio Calabria) . "Abbiamo chiesto un incontro con la Commissione antimafia, per avere il suo supporto nella battaglia di risanamento contro la ' ndragheta. Si' , parleremo anche delle "vacche sacre": prepariamo un decreto che permetta alle forze dell' ordine di catturarle, o abbatterle, quando entrano nel nostro Comune". Lo dice Francesco Morano, da meno di dieci giorni sindaco pds di Cittanova. La sua nuovissima giunta e' uscita dalle elezioni comunali di dicembre. Dopo otto mesi di commissario, un consiglio sciolto dal prefetto e una serie di precedenti amministrazioni comunali, a dir poco colluse. Nel novembre ' 80 venne arrestato il consigliere comunale ed ex sindaco dc Carmelo Abenavoli, per favoreggiamento di due killer del clan Raso Albanese. Siamo a Cittanova, il paese della faida infinita. Si combattono due clan: i Facchineri contro i Raso Albanese; la guerra dura da 29 anni e ha provocato 81 morti ammazzati (tra cui donne e bambini), e un centinaio di feriti. Ma qui da tempo c' e' anche la rivolta contro le "vacche sacre" della ' ndrangheta, coinvolte anch' esse nella faida. All' inizio del 1971, quando la guerra di sterminio fra i due clan si fece cruenta, ne' i Facchineri ne' i Raso poterono andare ad accudire i bovini (una sessantina di capi) che possedevano. Cosi' le mandrie tornarono allo stato brado, pascolando dove volevano distruggevano giardini coltivati a primizia e nuovi agrumeti. Nessuno osava cacciarle, o abbatterle, o rubarle, perche' si sapeva chi ne era il padrone e c' era il rischio di finire ammazzati. Da qui la definizione "vacche sacre", affibbiata al bestiame che pascolava libero e prolificava (oggi sono 2 mila) nella Piana fra Cittanova e Taurianova e nei due paesi. Nell' 87 un treno deraglio' a causa loro e centinaia di automobilisti hanno subito incidenti anche gravi (senza mai esser risarciti) per il passaggio improvviso dei grandi animali sulle strade. Una ragazza ha perduto un occhio, un giovane e' finito in coma irreversibile. In compenso, un contadino che ha aiutato una vacca a partorire due giorni dopo ha trovato davanti alla porta di casa uno scatolone pieno di ogni ben di Dio: salami, bottiglie, formaggi, zucchero, caffe' . Cosi' le "vacche sacre" sono diventate il simbolo del potere dei clan mafiosi. Nel marzo ' 89 polizia e carabinieri tentarono un rastrellamento, con l' aiuto di funzionari del ministero dell' Agricoltura e dell' Aima prevedendo l' immediata macellazione dei capi catturati. Da Roma arrivarono persino gli uomini di Domenico Sica, allora Alto commissario antimafia, ma nella rete finirono solo 26 animali. Qualcuno, durante la notte aveva abbattuto i recinti costruiti in quattro zone "segrete" e aveva fatto fuggire alcune centinaia di animali catturati dalle guardie forestali. Oggi la nuova giunta del sindaco Morano (Pds, parte della Dc, Psi e lista civica "Movimento popolare per la rinascita") ha deciso che dopo quasi trent' anni il tabu' delle "vacche sacre" deve cessare. Un segnale di riscossa e speranza. Cesare De Simone

De Simone Cesare

Pagina 14
(15 marzo 1993) - Corriere della Sera

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