Mamma Pantani cede il chiosco troppi i ricordi del Pirata

Da Rimini a Santarcangelo, passando per Cesenatico e Bellaria e quindi ritornando a Rimini, c' è un percorso per cicloamatori chiamato «Pantani e la piadina romagnola». L' immagine del Pirata che divorava prima le salite in bicicletta e poi una gustosa piadina è sempre più un' icona romagnola. Anche perché sua madre possedeva un chiosco di piadine, non lontano dal lungomare di Cesenatico. Raoul Casadei sosteneva che la ricetta sentimentale della piadina contemplava la grinta di Pantani, l' allegria del ballo liscio, il cuore dei bagnini, l' arte di Fellini. Ebbene, pochi giorni dopo aver inaugurato a Cesenatico il monumento a suo figlio Marco con la polemica targa commemorativa «Campione vittima della Giustizia italiana», mamma Pantani si è disfatta dell' ormai celebre chiosco «Tonina crescioni e piadine» di viale Torino, tappa obbligata nei tour dedicati alla memoria del Pirata. Troppo amarcord. Troppo dolore. Qui lui veniva a mangiare - dopo gli allenamenti su e giù tra le Balze e la Carpegna - la piadina preferita, al cocco e alla Nutella (ma non gli dispiaceva quella più ruspante alla salsiccia e cipolla). Qui ha servito per qualche mese l' ex fidanzata danese Christina, assieme alla mamma e alla sorella Manola. Ora le nuove proprietarie sono due cugine di Cesenatico: Pasquina e Marina Ricci, supertifose di Pantani, che avrebbero sborsato 500mila euro. Promettono di rilanciarlo. Si chiamerà «il Pirata». Nuova insegna, vecchio spirito.

LEONARDO COEN