Il nuovo aereo di Renzi più potente di quello di Hollande

Per il premier un A340: nei viaggi lunghi non avrà bisogno di fare scalo per il rifornimento


12/09/2015

Matteo Renzi ha deciso: è giunta l’ora di volare più comodamente. Mandando in pensione l’A319, in servizio da 15 anni e utilizzando un aereo imponente, un A340, un quadrimotore più grande e più potente di quello utilizzato dal presidente francese Hollande e dello stesso segmento di quello del presidente degli Stati Uniti, il mitico Air Force One. Nelle prossime settimane dovrebbe andare in pensione l’A319, in servizio dal 2000 per i viaggi dei premier e dei ministri, e dovrebbe entrare in funzione un A340 e appositamente allestito per le esigenze di un capo di governo temporaneamente sospeso nell’aria. Ma per il momento se ne può parlare al condizionale: non ci sono conferme ufficiali né sul cambio di aereo né sul modello adottato: la notizia - anticipata da alcuni giornali e dal sito de “La Stampa” - dopo essere restata a lungo circondata da un’aura di segreto, ha continuato ad essere ignorata da palazzo Chigi, che non ha smentito e neppur confermato. 

 

 

Del cambio di aereo aveva parlato senza remore lo stesso Renzi, chiacchierando con i giornalisti a luglio e annunciando la novità per ottobre. Ma ora che la novità si avvicina, le poche notizie trapelano da fonti non ufficiali. Forse a palazzo Chigi si preferisce che la notizia si imponga da sola, senza tanti clamori? C’è il timore che in una stagione di ristrettezze come l’attuale, qualcuno chieda conto del cambio? Certo, Matteo Renzi è un leader che ha dimostrato una spiccata sensibilità agli status symbol del potere, ma qualcuno potrebbe obiettare: lo status dell’Italia è destinato a misurarsi anche dalla potenza e dall’efficienza degli aerei di Stato? 

 

L’Airbus 319 che attualmente trasporta il presidente del Consiglio, è lo stesso che l’Alitalia utilizza per le rotte di linea europee: è in servizio dal 2000 e, tecnologicamente parlando, risente dei quindici anni trascorsi. Ogni volta che deve affrontare una rotta transoceanica o molto lunga, è costretto ad uno scalo, non è dotato dei più aggiornati impianti di comunicazione (neppure l’wi-fi) e l’unica comodità è la presenza di un letto matrimoniale (con bagno e doccia) per consentire al premier (o ad un ministro) di riposare.  

 

Una novità che risale all’allestimento del 2000, allora una novità glamour, tanto è vero che Massimo D’Alema (un altro leader sensibile agli status symbol) prese “possesso” dell’A319 nel corso di una vera e propria cerimonia che si svolse all’aeroporto romano di Ciampino, la base dell’Aeronautica militare. In quella occasione andarono in soffitta i due “vecchi” Dc9 in dotazione a Palazzo Chigi, e attivi già dagli anni ’70. Ma da allora tutti i grandi Paesi si sono aggiornati. Obama si muove già da anni col poderoso Boeing 747, enorme aereo “super-accessoriato”, invidiato dai leader di mezzo mondo. Il proverbiale Air Force One, che viaggia sempre in coppia con il suo gemello (l’Air Force two), è una sorta di Casa Bianca in volo, con tanto di situation room per gestire l’ordinaria amministrazione e anche le situazioni di crisi. Comprese quelle estreme: il presidente vola sempre con la valigia dalla quale può scatenare un attacco aereo. E i due aerei presidenziali sono dotati anche di una difesa anti-missilistica, per difendersi da eventuali attacchi. Ma persino il Boeing di Obama ha fatto il suo tempo: dal 2017 dovrebbe entrare in servizio un nuovo Air Force One, con un allestimento rinnovato.  

 

La cancelliera Merkel invece dispone di un Airbus 340, un velivolo (usato) che il governo tedesco ha acquistato dalla Lufthansa: a suo tempo la compagnia di bandiera tedesca si prese più di un anno per ristrutturarlo, secondo le richieste del governo. Anche la presidenza della Repubblica francese, nell’adottare un Airbus 330 (un bimotore che può affrontare le tratte transoceaniche) alcuni anni fa, preferì rivolgersi al mercato dell’usato, riadattando un velivolo dell’Air Canada che aveva 11 anni di vita. Ora tocca a palazzo Chigi. Da quel che se ne sa, il nuovo aereo dispone di un allestimento da ufficio volante: una sala riunioni e la possibilità di organizzare dirette in volo, una opportunità che - si può immaginare - un leader come Renzi potrebbe sfruttare. Un aereo talmente grande (nell’allestimento per i voli di linea può ospitare oltre 300 passeggeri), che per giustificarne l’uso e non lasciarlo ogni volta semivuoto, dovrebbe essere aperto ai giornalisti, oltreché (raramente) alle delegazioni di categoria in occasione di importanti missioni all’estero. L’A340 è uno di quegli aerei la cui manutenzione (normalmente più onerosa di quella di un A330) si fa, volando continuamente, una prospettiva che sicuramente non riguarda il nuovo velivolo prescelto da palazzo Chigi.  

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