L'esordio a Montecitorio del nuovo deputato socialista Stefano Bottini sordo dalla nascita e quindi anche con problemi di parola, è stato accolto con affetto e simpatia. È stato il presidente della Camera Giorgio Napolitano, in aula a rivolgere un caloroso saluto al giovane deputato di Bergamo: "a nome di tutti i deputati do' il benvenuto a Bottini. Faremo tutto quanto in noi perché possa svolgere pienamente il mandato ricevuto dagli elettori". Il neo deputato ha potuto comprendere il saluto rivoltogli perché in aula era assistito da un commesso, Renato Vicini, che ha potuto fargli da interprete in quanto ha entrambi i genitori sordi. La prima volta alla Camera di Bottini ha creato non pochi problemi organizzativi, che il segretario generale del gruppo socialista Franco Pallotta, sta via via risolvendo. Non esistono infatti precedenti del genere in nessun altro parlamento. Esiste solo il caso di un rettore di università, sordo dalla nascita a Washington. La Camera si è anche rivolta al Cnr, che ha una sezione psicologica del linguaggio e gli ha affiancato oltre al commesso una interprete, Anna Maria Peruzzi. Prima di entrare in aula il questore socialista Francesco Colucci ed il deputato socialista Renato Albertini, segretario d'aula e Franco Pallotta lo hanno accompagnato in sala stampa. Albertini ha spiegato che il gruppo non intende "ghettizzare" Bottini e la sua pur utile esperienza, dei problemi dei portatori di handicap, ma utilizzare le sue capacità anche su altri campi. Nelle giornate di piena attività Bottini sarà affiancato nei diversi orari anche da quattro interpreti. Uno dei problemi che i portatori di questo handicap vorrebbero risolvere al più presto è di avere una "finestrella" nei Tg con una traduzione simultanea per potere comprendere le notizie così come già avviene nei film con la sottotitolazione.