L'Anima della Folla
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Il progetto

"Diamo a ciascuna voce, nel canto, una individualità libera, improvvisatrice: dall'insieme non prevedibile, nei rapporti improvvisi ed inevitabili, avrà vita il canto nuovo, ricco e profondo come l'anima della folla"

Ogni spettacolo dal vivo necessita di una qualche forma di conduzione, di "regia"... Il pubblico è assuefatto ad un ruolo passivo: le sue modalità di interazione con lo spettacolo dal vivo si limitano all'applauso o poco più.
La netta separazione dei ruoli che traforma il pubblico in spettatore (dal lat. spectare «guardare») nell'attuale Era dell'Interazione è fortemente responsabile del progressivo disinteresse della collettività – e soprattutto dei più giovani - verso tale forma di attività culturale.

Per contrastare questo declino è urgente infrangere l'invisibile barriera fra ciò che avviene sul palcoscenico e ciò che avviene fuori da questo.

Questa affermazione può sembrare eccessivamente rivoluzionaria e ambiziosa. In realtà, le attuali tecnologie sono ormai tali da poter consentire la creazione di un sistema a basso costo per la rilevazione e la gestione delle decisioni del pubblico in tempo reale, durante lo sviluppo della performance.

Si immagini ad esempio un concerto che preveda l'improvvisazione. In tale contesto, il pubblico potrebbe decidere l'avvicendamento degli strumenti solisti e degli strumenti accompagnatori, potrebbe esprimere una preferenza sulla durata degli assoli, sull'intensità e sul colore, potrebbe intervenire anche sull'ordine delle sezioni del brano realizzando quindi un arrangiamento collettivo in tempo reale.

Esempi di interazione a cui si può facilmente arrivare unendo un sistema composto da access point, web server e vari terminali video sul palco ai dispositivi portatili ormai largamente diffusi come smartphone, tablet e computer.

L'idea è di per sè applicabile a qualunque contesto artistico in cui l'artista accetti di prevedere dei punti di interazione con il pubblico, che siano "comprensibili" e di grande impatto.

Gli ideatori, dal canto loro, hanno scelto di ispirarsi al movimento Futurista, la più incisiva corrente artistica del 900, caratterizzata da una sfrenata sensibilità verso la ricerca ed il progresso.
"Il canto nuovo, ricco e profondo come l'anima della folla" (cit. Francesco Casavola) è proprio ciò che si vuole fare emergere realizzando una performance che preveda una stretta interazione con il pubblico sia a livello di processo creativo che di performance.

Per questo motivo si è pensato ad uno spettacolo musicale/teatrale interattivo in chiave rock, elettronica e jazz, basato su un'opera del futurista Francesco Balilla Pratella intitolata "La teoria della musica". Quest'ultima, inizialmente concepita con una funzione puramente didattica, costituisce ancora oggi interessante materia di studio per gli studenti dei Conservatori Italiani, grazie alla sua intrinseca modernità.

Lo spettacolo sarà arricchito da una scenografia di immagini "futuriste" in multivisione creata da Riccardo Ternavasio, in collaborazione con lo studio fotografico IMMAGINARE di Bra.
I costumi sono stati realizzati da Marta Massano.
Le musiche sono composte da Marco Tardito

La band


Composta da


Ossi Duri

Il progetto Ossi Duri nasce il 4 dicembre 1993 per iniziativa di quattro (allora) ragazzini fan dell'appena scomparso Frank Zappa, da sempre loro mentore musicale.
Della lezione impartita da Frank Zappa, gli Ossi Duri hanno fatto proprie la volontà di unire nella propria musica l'umorismo, l'ironia dei testi e la complessità degli arrangiamenti. E questo lo ritroviamo sia quando ripropongono il repertorio zappiano, sia quando si dedicano alla composizione di materiale originale o approcciano il repertorio dei grandi artisti italiani degli anni '60 – '70.
La passione per Zappa ed il suo particolare approccio musicale ha favorito due importanti incontri che si sono trasformati in collaborazioni live ed in studio: Elio ed Ike Willis – vocalist e chitarrista di Frank Zappa dal 1978 al 1988 – col quale sono stati protagonisti di numerosi concerti, anche oltre confine.
Il comune sostrato di ironia e goliardia li porta a conoscere e condividere il palco anche con Freak Antoni (Skiantos), Claudio Bisio, Rocco Tanica, Alberto Camerini, mentre il grandissimo amore per la musica 'ben suonata' li ha avvicinati e portati a collaborare con musicisti quali Marco Minneman, David Surkamp, Riccardo Balbinutti, Fabio Giachino, Gianni Denitto, Furio Di Castri, oltre ad altri 'fidati'' collabortori di Zappa quali Mike Keneally e Napoleon "Murphy" Brock.

Marco Tardito

Diplomato in clarinetto al Conservatorio "A. Vivaldi" di Alessandria.Nel 2004 si è diplomato con il massimo dei voti nel corso di Jazz del Conservatorio "G.Verdi" di Torino e nel 2006 con lode al biennio superiore.
Nel 1993 costituisce il quartetto di saxofoni "SAXEA QUARTET" tuttora in attività che in questi anni ha ricevuto importanti riconoscimenti: il gruppo è stato invitato, quale rappresentante della cultura italiana, dagli Istituti di Cultura di Berlino, Lione e ha suonato in importanti festival europei (Francoforte,, Scutari ecc).
In questi anni di attività il gruppo ha inciso tre CD con positive recensioni e innumerevoli concerti. Dal 1994 al 1998 ha scritto le composizioni per il "OISEAUX ENSEMBLE" con il quale ha inciso tre CD positivamente recensiti anche all'estero (Cadence, Wire, Jazz Man,All music guide,All about jazz,Wold Music,Il giornale della musica,Musica jazz,New age music,Jazz it ecc).
Nel 2002 ha costituito "Kangaroux Quintet" che ha pubblicato due CD per la Splasc(h) Record.
Nel 2003 ha scritto la musica per un nuovo quartetto "AMARILLI QUARTET" che ha suonato in numerosi festival fra i quali "Linguaggi Jazz" al teatro Piccolo Regio di Torino, la rassegna"Jazz Progetto"al Teatro Ponchielli di Cremona, il festival internazionale di multivisione "Fantadia" ad Asolo(PD), la rassegna "Le notti di Federico" al Castello Federiciano di Lagopesole(PT).

Paola Roman

Nata a Torino nel 1960, ha studiato recitazione alla Bottega dell'Attore di Firenze diretta da Vittorio Gassman e pianoforte al Conservatorio G. Verdi di Torino.
La sua attività attoriale comprende il teatro con le compagnie dell'Ater-Emilia Romagna Teatro (Il cavaliere della rosa, regia di E. Marcucci, L'opera dei tre gobbi, regia di M. Mattolini), CRT di Milano (Leonce e Lena, regia di C. Cecchi), Teatro Niccolini Firenze (Locandiera, regia di C. Cecchi), Teatro Stabile di Torino, Teatro dell'Angolo di Torino, Piccolo Teatro di Milano, (La jena di San Giorgio, Mystic Luna Park, Viaggia, viaggia Rimbaud, scritti e diretti da Guido Ceronetti) - i monologhi La nostra anima di Alberto Savinio, Terra di Stefano Benni, Giorni felici di Samuel Beckett, Rosa Vercesi, una storia degli anni '20 di Guido Ceronetti, Storia di una Gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di Luis Sepùlveda – il teatro musicale – Dinderling Ding Ding, Vedere ascoltando Bela Bartók, Jeux d'oie, L'enfant et le sortiléges, Bonjour Rossini, spettacoli de L'Opera dei Bambini di Sergio Liberovici rappresentati in Europa e negli Stati Uniti; Asfissia, diretto dalla coreografa Anna Sagna, Histoire du soldat di Igor Stravinski, Cronache animali, pocket opera di Nicola Campogrande ed inoltre voce recitante nei lavori di moltissimi compositori - i programmi RAI per bambini Melevisione (Jolly Cembalo) e Trebisonda (Leonetta Civetta e la giornalista Paola) - decine di sceneggiati e varietà radiofonici con registi quali Casalino, Navello, Quartucci, Bassignano ed autori come Alberto Gozzi, Diego Cugia e Dario Voltolini.
Ha tenuto corsi di teatro come formatrice in Piemonte e Valle d'Aosta.

Giuseppe Virone

Giuseppe Virone è nato a Chieri (TO) il 23/05/1977. Da diversi anni continua a portare avanti parallelamente sia l'attività scientifica, in qualità di ricercatore presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), sia l'attività musicale in ambito prevalentemente jazzistico. Ha collaborato con Hasta Jazz Orchestra diretta da Alberto Mandarini, Orchestra Jazz del Conservatorio di Parma diretta da Roberto Bonati, orchestra di Dino Betti Van Der Noot, Gianpaolo Petrini Big Band, Filarmonica Jazz Band di Pianezza diretta da Sergio Chiricosta, Conte Big Band diretta da Giampaolo Casati,  Multikulti OrKestra,  Bansigu Big Band,  JB band, Paolo Silvestri Big Band, WTS Orchestra,   LabDance Orchestra e Torino Jazz Lab Orchestra, dirette da Furio Di Castri e Bruno Tommaso, JCT Big Band e con il Gruppo Eleven di Marco Tardito.

Alberto Borio

Dopo aver suonato per anni il trombone da autodidatta decide finalmente di intraprendere una carriera di studi seria e studia trombone classico e composizione ed arrangiamento jazz al conservatorio di Torino.
Attivo in più generi musicali, ha suonato e/o arrangiato per artisti jazz (Billy Cobham, Tullio De Piscopo, Furio Di Castri...), rock (Ossi Duri, D.D. y su banda...), ska (Persiana Jones, Statuto, Ska-P...), big band (Jam Studio Orchestra, Easy BB, Cluzon BB...), orchestre di fiati (Brass Band Conservatorio di Torino, Orchestra Fiati del Canavese...), swing (Torino Dixieland, Dusty Jazz Blasters, A Steam Jazz Band...), classica (quartetto di tromboni barocchi, ensamble antico per la reggia di Venaria) e molti altri.

Cronistoria

Com'è nato il nostro progetto.

  • 1993

    Nascono gli Ossi Duri

  • 2000

    Gli Ossi Duri suonano con Ike Willis e si affermano nel panorama internazionale come giovanissimo gruppo Zappiano

  • 2008

    Andrea, Martin e Ruben (membri degli Ossi Duri) incontrano per la prima volta Marco Tardito (clarinettista, sassofonista e compositore) esibendosi al Torino Jazz Lab

  • 2009

    Marco concepisce "Eleven" le cui composizioni traggono spunto dal metodo di solfeggio del Compositore futurista Balilla Pratella, riarrangiate in chiave zappiana. Nasce la collaborazione con gli Ossi Duri

  • 2011

    Centenario del Manifesto Futurista

  • Inizio 2013

    Esce il disco "Eleven" che vede la presenza, oltre che degli Ossi Duri, di altri musicisti fra cui il trombettista/ingegnere Giuseppe Virone

  • Dicembre 2013

    Dopo aver assistito ad una conferenza su "Smart Cities" a Roma presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Giuseppe elabora l'idea di uno spettacolo interattivo

  • Gennaio 2014

    Gli Ossi Duri, Giuseppe e Marco iniziano a delineare il progetto e partecipano "Call for IDEAs" di Scene allo Sbando della Compagnia di San Paolo

  • Aprile 2014

    Giuseppe lavora con i suoi colleghi Alessandro Nordio, Ivan Cibrario Bertolotti e Stefano Scanzio dell'Istututo di Elettronica ed Ingegneria dell'Informazione e delle Telecomunicazioni (IEIIT) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) per studiare in maggior dettaglio la fattibilità del Sistema interattivo

  • Maggio 2014

    L'associazione Polincontri del Politecnico di Torino esprime un notevole interesse per il progetto proponendosi come cofinanziatore ed ente ospitante: Aula Magna del Politecnico di Torino a disposizione per prove aperte e performance finale

  • Giugno 2014

    Nasce l'associazione Ossi Duri. Inizia una stretta collaborazione artistica fra la band, Giuseppe e Marco per sviluppare uno spettacolo interattivo di ispirazione futurista e basato sulle musiche di Eleven contornate dalla narrazione di poesie futuriste. Prende forma L'Anima della Folla, il primo spettacolo al mondo che prevede l'interazione di un gruppo musicale dal vivo con il pubblico tramite il lancio di sondaggi via Smartphone. Il progetto viene presentato per il bando "Scene Allo Sbando" indetto dalla Compagnia di San Paolo.

    "Diamo a ciascuna voce, nel canto, una individualità libera, improvvisatrice: dall'insieme non prevedibile, nei rapporti improvvisi ed inevitabili, avrà vita il canto nuovo, ricco e profondo come l'anima della folla."
    Francesco Casavola, 1924

  • Ottobre 2014

    Il progetto L'Anima della Folla risulta vincitore del bando della Compagnia di San Paolo

  • Gennaio 2015

    Iniziano le prove musicali

  • Febbraio 2015

    Il sistema interattivo é pronto

  • Maggio 2015

    Entra a far parte del progetto l'attrice Paola Roman. Il gruppo, oltre agli Ossi Duri, è quindi composto da Marco Tardito al clarinetto e sax, Giuseppe Virone alla tromba, Alberto Borio al trombone e Paola Roman alla voce recitante

  • Giugno 2015

    Si tiene la prima prova aperta al pubblico presso l'aula Magna del politecnico di Torino

  • Luglio 2015

    Costumi di Marta Massano

  • Agosto 2015

    L'Anima della Folla si arricchisce delle multivisioni create da Riccardo Ternavasio in collaborazione con IMMAGINARE studio di Bra

Musica

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Live

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Contatti

Associazione Ossi Duri
via Cap. De Poi, 2 10040 Givoletto (TO)

e-mail: info@rubenbellavia.it

tel.: +39 339 37 63 579