ProLoco Villeneuve

Villeneuve non è la classica meta del turismo di montagna, ma è una località piena di ricchezze, sia storiche sia naturalistiche. I motivi per decidere di passare qualche giorno in questo piccolo comune non mancano, sono molti i luoghi che meritano una visita. Il primo è Chatel Argent.

Chatel Argent

Chatel Argent

Grazie alla sua posizione geografica, con Bard e Montjovet, rappresentava una delle migliori posizioni di difesa della Valle d’Aosta. Quello che rimaneva dell’epoca romana è stato probabilmente distrutto dai Saraceni. L’aspetto attuale del castello risalente al 1275 è stato costruito utilizzando materiali preesistenti dell’epoca romana e, secondo studi recenti, pare essere opera di “Master James of Saint – George”, architetto del conte Pierre II di Savoia. Il castello, che racchiude nelle sue mura una cappella molto antica di “Santa Colomba”, è stato concepito come fortificazione. Le mura di cinta, dello spesso di 0,85 cm, circondano un’area di 90 x 70 m. che poteva contenere 2.000 uomini. La torre ha un diametro di 9,50 m. all’esterno. La Baronia di Chatel Argent ebbe numerosi Signori: Bard, Challand, Roncas, ecc. ma fu sempre sotto la giurisdizione di Casa Savoia. Le notizie sono discordanti ma pare che la torre si sia conquistata il nome di Chatel Argent perché al suo interno vi si coniava monete (argent in francese).

“Vivre Châtel-Argent” è il nome dell’itinerario che si snoda intorno all’antico castello, alla scoperta delle peculiarità della “becca” che sovrasta il borgo di Villeneuve. Per info: http://www.grand-paradis.it/it/orari-e-informazioni.

La chiesa di Santa Maria Assunta

La chiesa di Santa Maria Assunta

La chiesa di Santa Maria Assunta

E’ l’antica chiesa parrocchiale di Villeneuve. Sorge su di una terrazza rocciosa lungo la strada che portava al Colle del Piccolo S. Bernardo. Le campagne di scavo, condotte tra il 1982 e il 1985, hanno permesso di ricostruire le fasi tardoantiche e altomedievali dell’edificio. L’antica chiesa di Villeneuve menzionata per la prima volta in una bolla papale del 1184, figura, sotto il titolo di Santa Maria, tra i possessori della collegiata di Sant’Orso ad Aosta. La qualifica di “ecclesia” che le viene attribuita induce a ritenere che essa fosse, già a quell’epoca, sede di una parrocchia. Nel 1667 il Capitolo di Sant’Orso rinunciò ad ogni prerogativa sulla chiesa in favore del Vescovo di Aosta che dal 1580 aveva ripreso ad esercitare il diritto di collazione. Notizie sullo stato dell’edificio e sui suoi arredi si ricavano dai verbali delle visite pastorali, documentati a partire dal XV secolo. Il sito si raggiunge con una passeggiata di 10 minuti. E’ possibile lasciare la macchina all’ingresso del paese.

La Fonderia

La Fonderia

Per cinquant’anni circa, fino alla fine del 1800, in località Martinet, vicino all’edificio delle Poste, era in funzione una fonderia, fatta costruire dai cugini e dai fratelli Lasagno. La fonderia ebbe alterne fortune, ma con la famiglia dei mastri ferrai Gervasone, di origine bergamasca, conobbe il massimo sviluppo: raggiunse una produzione annuale di più di mille tonnellate di ghisa e quasi altrettante di ferro, assicurando lavoro ad un centinaio di persone:

Il minerale di ferro proveniva dalle miniere di Cogne. Esiste un sentiero che, dal Pont d’Aël e passando per il villaggio La Camagne, arriva a Villeneuve. L’altoforno, alto circa 12 metri, funzionava a legna e la carica del minerale avveniva dall’alto. Qui fu realizzata la famosa fontana di ferro di Cogne. La Fonderia si trova nel centro, di fronte alla rinnovata piazza Cavalieri di Vittorio Veneto

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