Roma, morto Marini Dettina. Il presidente della colletta

Il cordoglio del club giallorosso: «Si è spento oggi, all'età di 94 anni, il presidente dell'As Roma dal 1962 al 1965. Nel suo ricordo, la Società si stringe attorno alla famiglia»

venerdì 16 dicembre 2011

ROMA - "Si è spento oggi, all'età di 94 anni, Francesco Marini-Dettina, presidente dell'As Roma dal 1962 al 1965. Nel suo ricordo, la Società si stringe attorno alla famiglia". Questo il messaggio di cordoglio pubblicato dalla Roma sul proprio sito ufficiale. Alla presidenza di Marini-Dettina sono legati gli ingaggi di giocatori come Charles e Sormani, ma soprattutto l'episodio della 'colletta del Teatro Sistinà quando, a causa della crisi finanziaria del club, i tifosi romanisti donarono 600 mila lire per permettere alla squadra la trasferta di Verona.

IL RICORDO - La morte del conte Francesco Marini Dettina risveglia nella mente dei tifosi giallorossi con qualche anno sulle spalle un episodio d'un calcio d'altri tempi, oggi inimmaginabile. L'evento passò alla storia come 'la colletta del Sistina', una sottoscrizione lanciata - non si sa bene se da un giornalista o dall'allora tecnico Juan Carlos Lorenzo - nel teatro più in voga della capitale negli anni Sessanta. A gennaio del '65 la società era sull'orlo del fallimento finanziario. S'era svenata, ma con scarsi risultati sportivi, per comprare campioni come John Charles (ormai a fine carriera) e, soprattutto, il brasiliano Angelo Sormani, pagato l'astronomica cifra di 500 milioni.
 
LA COLLETTA - Bisognava trovare il denaro per la trasferta a Vicenza, in programma all'inizio dell'anno. L'appello al buon cuore dei tifosi riempì il prestigioso teatro e moneta dopo moneta furono raccolte 6-700mila lire. Sul palco, insieme ad altri giocatori, c'era anche il capitano Giacomo Losi. Lui stesso, nonostante il grande imbarazzo, cominciò a girare con un cappello tra la gente per raccogliere il denaro. L'immagine della società ne uscì compromessa. Marini Dettina rifiutò la somma (comunque insufficiente), ma rimase per sempre il presidente della 'colletta'. I giocatori non ricevevano lo stipendio da diversi mesi, avevano anche minacciato di scioperare, ma poi continuavano ad andare in campo. E quel denaro non lo usarono per viaggiare (la trasferta se la pagarono da soli), ma lo devolsero alle vittime del Vajont. Qualcuno parlò di una messa in scena (con tanto di stampa e telecamere) organizzata per screditare la figura del presidente (un gentiluomo alle prime armi nel mondo del calcio) e costringerlo a lasciare. Lo pensava anche lo stesso Losi, che a molti anni di distanza, ricordando quella mattina, parlò di una farsa umiliante.

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  1. Invincible29 Scrive:
    17/12/2011 23:42:56

    Rimarrai sempre nella storia...a distanza di piĆ¹ di 40 anni,come vorrei che trasferta di Napoli onorasse il tuo sacrificio ! Riposa in pace ! MARINI DETTINA !

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