Alici fritte su salsa di tenerumi e concassè di pomodori

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Alici fritte su salsa di tenerumi e concassè di pomodori

L’estate non è cominciata nel migliore dei modi, nemmeno qui in Sicilia, che per tutta risposta al maltempo del resto d’Italia, ha fatto un acquazzone per due giorni come non se ne vedevano da tempo immemore.

Dopo il caldo asfissiante di 45° (e non è un iperbole, è la pura realtà), incendi (dolosi e non) che hanno devastato (portando anche morte) la provincia di Palermo, una pioggia incessante, che, da una parte ha anche salvato la situazione, dall’altra ci ha fatto capire che il tempo è cambiato definitivamente. Read more

Pasta ai cereali con salsa al peperone crudo

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Pasta ai cereali con salsa al peperone crudo

Questa casa non è più una casa.

Questa casa è diventata uno zoo.

Ma non assomiglia affatto a quelli belli spaziosi come quelli di Barcellona o Vienna. No, proprio no.

Lo spazio vitale è veramente ridotto all’osso, soprattutto, adesso, qui nella casetta (-ina -ina) di Mondello.

Nel giro di due anni, siamo passati da un coniglio e un gatto, a 2 gatti e 2 cani, più i soliti 3 pargoli. La casa invece si è ridotta a 55 mq e uno spazio esterno che è talmente piccolo che appena apriamo le sdraio, noi non riusciamo più a muoverci…

Ovviamente, come tutte le cose a casa mia, la storia è complicata.

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Naked Cake ai due cioccolati e alla ricerca della teglia perduta.

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Naked Cake ai due cioccolati

Lo confesso ho decine e decine di teglie. 

Di tutte le forme, colori, dimensioni, materiali possibili ed  immaginabili.

Ne ho talmente tante che nella riorganizzazione della dispensa, me ne è avanzata qualcuna che ho messo in una scatola di plastica, e ho posizionato sulla scaffalatura in alto. Il dettaglio non è superfluo, perché questa scatola, qualche giorno fa, ha avuto l’ardire di precipitare di sotto, proprio sulla mia testa, colpendomi con lo spigolo, cosa che mi ha solo tramortito per buoni 5 minuti, mi ha provocato bernoccolo e lividi vari in tutto il corpo (svenendo chissà cosa ho urtato), ma che comunque non è stato sufficiente per ammazzarmi.

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Racconta un produttore #farerete

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Avrete sicuramente visto questo hashtag #farerete. 

Sì, spesso si parla di “rete” e di “fare rete”, ma cosa significa per noi?

Ecco, ci siamo detti che era bello unire l’esperienza di vari blogger (tutti quelli che vogliono, liberamente), ma anche di non blogger, per raccontare il proprio territorio, perché ognuno di noi è patrimonio di una conoscenza che può mettere a disposizione degli altri e uscirne tutti più arricchiti.

Perché il mio tesoro, condiviso, diventa patrimonio di tutti, mentre, se me lo tengo solo per me, finisce per diventare stantìo e morire.

Così abbiamo deciso che ognuno di noi, che conosce un produttore, ma anche un artigiano, piccolo, ma sicuramente prezioso, può presentarlo nel suo blog e dargli così quella luce che non può raggiungere da solo e diventare così luce per tutti.

Ecco da cosa nasce il progetto Racconta un produttore.

Come realizzarlo?

Tutti, chiunque, non solo blogger, possono partecipare e raccontare il produttore che conosce e vuole far conoscere, o scrivendo una storia sul suo blog, usando anche solo immagini, o parole e immagini, o e se non avete un blog, troverete spazio per raccontarlo, sul sito www.slowthinking.it firmando il vostro post.

Nel primo caso, vi chiediamo di scrivere tre o quattro righe per descrivere l’iniziativa, di mettere questo banner

racconta-il-tuo-produttore

di segnalarci il link sulla pagina dell’evento di Facebook e qualora non foste iscritti a Facebook, potreste farlo con un commento sul sito, sotto il post dedicato all’iniziativa.

Infine, vi chiediamo di utilizzare i due hashtag #raccontailtuoproduttore e #slowthinking per la condivisione dell’evento e degli articoli sui social network.
 
SCADENZE?
30 settembre 2016
 
That’s all!

Focaccia senza glutine con olive

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Focaccia senza glutine con olive

Ultimi giorni di scuola.

Si sente aria di vacanza.

Perché anche se noi insegnanti continuiamo a lavorare (che si sappia, le vacanze per noi iniziano dopo quelle dei nostri alunni), non si entra più in quelle classi/forno dove impegnare i ragazzi per 6 ore consecutive diventa peggio che il lavoraccio che spettava a Sisifo… Almeno fino a quando non iniziano gli esami di Stato, che è un altro tour de force, fino alle meritate vacanze.

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