GENOVA - Una vita tra palcoscenico e canzone quella vissuta da Roberta Alloisio, scomparsa ieri mattina nella sua casa genovese a 53 anni per un arresto cardiaco lasciando il compagno, l’attore Flavio Bonacci e un figlio.
Un cordoglio profondissimo tra i tanti esponenti della cultura genovese che l’hanno conosciuta e apprezzata nello sviluppo del suo percorso artistico. “È tutto così semplice, sì, era così semplice, è tale l’evidenza che quasi non ci credo – ha scritto l’artista sulla bacheca del suo profilo Facebook riprendendo un passaggio di una poesia di Patrizia Cavalli - A questo serve il corpo: mi tocchi o non mi tocchi,mi abbracci o mi allontani. Il resto è per i pazzi. PC”. E proprio il social netowrk nelle ore successive alla diffusione della notizia della sua scomparsa è diventato il veicolo per amici e semplici appassionati della sua musica per esprimere un ultimo salto. Lo scorso ottobre l’artista
aveva lanciato il suo progetto di crowdfunding “Animantiga – Voci tra Corsica e Liguria”, lavoro nato dalla collaborazione Stéphane Casalta, voce autorevole della nuova scena musicale corsa. Obiettivo: recuperare le radici culturali comuni, riaffermare la forza di un legame. Nel 2014a collaborare con la musicista
era stato il pianista Luis Bacalov per “Xena Tango”, l’album presentato anche sul palco del teatro Splendor di Ovada realizzato con la partecipazione di Walter Rios, Vittorio de Scalzi, Umberto Bindi e Ivano Fossati. Nel 2011 Roberta Alloisio aveva ricevuto la targa Tenco quale migliore interprete per l’album “Janua”.