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Primi verdetti: secondo Stefano Centomo, poi PQuadro
Il rap contro la mafia conquista Sanremo
Fabrizio Moro vince la categoria Giovani ericeve anche il premio della Critica. Ospiti musicali e non: Battiato, D’Alessio, Elisa, Tiziano Ferro, Nannini, Renato Zero, Neri Marcorè e Penelope Cruz
STRUMENTI


Fabrizio Moro (Ap)
Fabrizio Moro (Ap)
Al Festival arrivano i primi verdetti. Si chiude la gara dei giovani con il voto combinato delle tre giurie (demoscopiche, televoto e giuria di qualità). A contendersi il successo gli otto cantanti promossi nelle serate di martedì e mercoledì: Marco Baroni, Stefano Centomo, Romina Falconi, Sara Galimberti, Jasmine, Elsa Lila, Fabrizio Moro e Pquadro. La scaletta resta a sorpresa: l’ordine di uscita viene infatti sorteggiato in diretta, a inizio trasmissione. Alla fine il vincitore è Fabrizio Moro, con il suo rap contro la mafia, la più impegnata e difficile tra le canzoni presentate nellla sezione. Alle sue spalle nella classifica Stefano Centomo e Pquadro. Fabrizio Moro è diventato subito il favorito nella categoria Giovani di questa edizione del Festival di Sanremo perchè il suo brano, «Pensa», concentrato su temi di impegno civile, è immediato e intenso allo stesso tempo. «Impegnato? Non è un termine che fa per me» si schermisce Moro. Ma intanto dopo una lunga gavetta ha finalmente colpito nel segno ottenendo insieme successo e riconoscimento intellettuale tanto che nel videoclip di «Pensa», diretto da marco Risi, compare anche Rita Borsellino. La canzxone, infatti, è dedicata a Falcone e Borsellino «e a tutti gli eroi morti per la libertà» come ha spiegato Moro.
Renato Zero (Omega)
Renato Zero (Omega)
GLI OSPITI
- Ma è stata anche una serata di grandi presenze sul palco dell'Ariston. La passerella degli ospiti chiamati a illustrare il meglio della canzone italiana inizia da Franco Battiato che propone «I giorni della monotonia» e poi, su richiesta di Michelle Huntziker (stasera in un abito corto argentato di Gucci) un brano de «La Cura», una delle sue canzoni più celebri. Tocca Gigi D'Alessio, secondo ospite, opta per un omaggio a Lucio Battisti, cantando «Con il nastro rosa» esegue un medley dei suoi successi al festival, accompagna al pianoforte Lara Fabian che vocalizza un adagio di Albinoni e poi si esibisce con lei in un duetto. Elisa. Nuovo look ma interpretazione senza sorprese. Un conferma di classe, se ce ne fosse stato bisogno. Chiamata al bis da Baudo con una versione acustica di Almeno tu nell'universo per ricordare Mia Martini e Bruno Lauzi, autore del brano, replica con personalità. Terza canzone accompagnata da un coro di bambini e poi la consegna del disco di platino da parte di Baudo. Ci sono altri nomi nel carnet di Baudo ed ecco Tiziano Ferro con una bella performance a base dei suoi hit, "Non me lo so spiegare" e "Sere nere" e poi di Gianna Nannini, che offre un'antemprima della sua opera Rock «Pia Dé Tolomei», ispirata a ispirata alla Divina Commedia di Dante Alighieri. Chiude la serie degli ospiti italiani Renato Zero, che dopo aver offerto un omaggio a Tenco, Lauzi e Endrigo e un medley delle sue canzoni più famose, si prodiga in complimenti verso Pippo baudo e la sua competenza musicale rivolgendosi a Del Noce.
Penelope Cruz e Baudo (Ansa)
Penelope Cruz e Baudo (Ansa)
PENELOPE CRUZ -
«L'Italia è la mia seconda casa» esordisce il «pezzo forte» della serata, Penelope Cruz.«Ho fatto il primo film qui a 22 anni». Interpellata da Baudo «La serata degli Oscar? Un esperienza indimenticabile. Tanto più perchè la nomination è arrivata per un film di Almodovar (Volver ndr). Anche se il personaggio più importante per me è stato Italia, che ho interpretato in "Non ti muovere" di Castellitto. E' stato difficile ma l'ho amato moltissimo». Su precisa (e insistente) richiesta di Pippo: «Ora non sono innamorata, in compenso in questo momento sto molto bene con me stessa ». Finale con Oscar di cioccolato regalato da Baudo.
Marcorè-Ligabue con Michelle Hunziker (Ansa)
Marcorè-Ligabue con Michelle Hunziker (Ansa)
CHIAMBRETTI E MARCORE'-
«Pippo porta a casa questa puntata, perchè domani arriva Bonolis, e se non te ne vai arriva anche Mike Tyson» è la battuta di Piero Chiambretti che, con il suo personalissimo look a strisce giallorosse da Dopofestival, è intervenuto questa sera all'Ariston. Una battuta in linea con il clima di questi giorni, dove nonostante gli ottimi risultati negli ascolti tv, le polemiche hanno fatto irruzione al Festival perchè si parla di una possibile non riconferma di Baudo alla conduzione dell'edizione del 2008, mentre potrebbe restargli quella di direttore artistico della rassegna. Parentesi comica all'altezza dopo le plemiche della terza serata, con Neri Marcorè nei panni di Ligabue, con la sua chitarra eletttrica con «corde in budello», dal suono «un po' grasso». Marcorè intona una rilettura di «Viva» di Ligabue mutata in «L'Iva»: il messaggio, abbassare l'Iva sulla musica per ridurre la pirateria. Sulla polemiche relative alla prossima edizione: «Non preoccuparti Pippo, hanno fatto il Prodi bis figurati se non fanno il Baudo bis. Vedo per te una carriera politica come senatore. Di questi tempi vanno come il pane e ti danno un sacco di soldi anche perchè mi hanno detto che quelli che prendi qua li devi restituire. Lì, tu che sei così alto, farai l'ago della bilancio. Ti vedo bene al centro»

L'OMAGGIO A TROVAJOLI - Prima del verdetto sulla gara dei giovani, nella lunghissima quarta serata del Festival, c'è spazio per Armando Trovajoli. Il Festival rende omaggio all'autore di «Roma nun fa’ la stupida stasera», cui è stato assegnato ilò premio Città di Sanremo e quello della Siae. E al pianoforte ricorda i grandi successi di una carriera che è tutt'uno con lai momenti più belli della commedia musicale e del cinema italiano.

03 marzo 2007

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