Melissa

Melissa

  • Melissa officinalis - Fam. Lamiacee

La parte utilizzata sono le foglie, ricche di olio essenziale. Alla melissa viene riconosciuta una leggera attività sedativa del sistema nervoso centrale e buone proprietà antispasmodiche sulla muscolatura del sistema digerente.
Il miglior utilizzo è quindi l'assunzione dell'infuso come calmante di nausea e dolori del tratto digerente, soprattutto quando causati da stati ansiosi; utile anche per contrastare i fastidi da dolore addominale.

Achillea

Achillea

  • Achillea millefolium - Fam. Asteracee

La parte che costituisce la droga erboristica sono le sommità fiorite.
Contiene uno dei principi attivi della camomilla: l'azulene, responsabile delle proprietà antispasmodiche della muscolatura della regione addominale, comuni a entrambe le erbe.
Il sapore amaro fa sì che l'achillea stimoli anche la secrezione dei succhi gastrici e le funzioni del fegato; è quindi nel complesso un buon rimedio digestivo.

Calendula

Calendula

  • Calendula officinalis - Fam. Asteracee

La parte utilizzata a scopo medicinale è il fiore.
Le mucillagini e i flavonoidi contenuti nei fiori di calendula esercitano un'ottima attività antinfiammatoria sulla cute e sulle mucose e favoriscono la cicatrizzazione di piccole ferite e la guarigione di scottature, perché stimolano l'epitelio a rigenerarsi.
I rimedi a base di calendula da somministrare per via orale sono oggi veramente poco frequenti: le mucillagini risultano benefiche in caso di ulcere e infiammazioni delle mucose; tuttavia i petali contenuti nelle miscele per tisana hanno generalmente solo scopo di abbellimento.

Finocchio

Finocchio

  • Foeniculum vulgare - Fam. Lamiacee

La proprietà principale dei frutti del finocchio è quella carminativa: riducono la formazione del gas che si crea nell'intestino quando crampi e spasmi del tratto digerente non fanno progredire il contenuto in maniera regolare.
Dopo che l'olio essenziale è entrato in circolo nel sangue, una frazione raggiunge i bronchi e viene espulsa tramite l'espirazione: questo passaggio svolge una blanda attività espettorante.
Assunto da una neo-mamma la aiuta ad avere più latte; latte che per di più trasmetterà al bambino parte dei principi attivi della pianta, favorendo una minore insorgenza delle tipiche coliche gassose del neonato.

Camomilla

Camomilla

  • Matricaria chamomilla - Fam. Asteracee

La ricerca scientifica ha sorprendentemente smentito le proprietà rilassanti della camomilla, attribuendogli invece una buona attività antinfiammatoria e spasmolitica sulle mucose del sistema digerente: è utile quindi nei casi di digestione dolorosa, di gastrite e di colite.
Può essere considerata genericamente un rilassante della muscolatura addominale, utile nel caso di dolori di varia natura in questa regione anatomica.
Contiene, come molte piante della sua stessa famiglia, dei polisaccaridi che agiscono in modo benefico sulla flora intestinale, favorendone la proliferazione e rafforzando quindi anche le difese immunitarie.

Echinacea

Echinacea

  • Echinacea purpurea - Fam. Asteracee

Gli studi scientifici moderni hanno appurato che i principi attivi contenuti nell'echinacea hanno marcate attività antivirale, antibatterica e immunostimolante.
L'assunzione di estratti di echinacea, quindi, costituiscono un ottimo trattamento preventivo delle influenze stagionali, ma anche un rimedio che può aiutare ad accelerare il decorso di un malanno già esistente, incentivando la risposta immunitaria dell'organismo.
La parte della pianta che è risultata più ricca in principio attivo non è però la parte area, bensì la radice: è sconsigliato quindi un uso casalingo perché le radici sono difficili da essiccare e quindi da conservare intatte.

Lavanda

Lavanda

  • Lavandula angustifolia - Fam. Lamiacee

I fiori di lavanda sono spesso presenti nelle miscele per tisane rilassanti, anche se la loro attività sedativa è tutto sommato modesta rispetto ad altre specie.
L'olio essenziale di lavanda ha un buon potenziale antimicrobico e antinfiammatorio e una certa azione balsamica, ma va utilizzato solo ad un'opportuna diluizione perché gli oli essenziali puri hanno un potenziale tossico.

Lampone

Lampone

  • Rubus idaeus - Fam. Rosacee

L'erboristeria moderna utilizza le foglie di lampone, per lo più come ingrediente per tisane composte da più specie.
Le foglie contengono polifenoli e tannini, hanno pertanto proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, astringenti e benefiche per le mucose dell'apparato digerente.
Spesso vengono utilizzate abbinate a foglie di mora e di fragola, che hanno le stesse proprietà e sapore simile.

Fiordaliso

Fiordaliso

  • Centaurea cyanus - Fam. Asteracee

Il fiordaliso non trova più molto spazio nei rimedi erboristici; tuttavia rientra ancora nella formulazione di alcuni colliri, associato ad altre specie dalle proprietà più pronunciate.
Anche l'industria cosmetica lo impiega nei prodotti per la cura della zona oculare, come tonici e acque palpebrali.
Ma l'impiego più comune del fiordaliso nell'erboristeria moderna rimane il semplice abbellimento delle miscele per tisane grazie al bel colore dei suoi petali.

Malva

Malva

  • Malva sylvestris - Fam. Malvacee

Ogni parte della pianta della malva contiene mucillagini: molecole che hanno la capacità di trattenere molta acqua; un infuso o un decotto di malva formano sulle mucose o sulla cute con cui vengono in contatto uno strato di mucillagini che andranno a idratare e a disinfiammare.
Pertanto impacchi esterni a base di malva risultano emollienti per pelli secche e rovinate; assunta per via orale cura le mucose di bocca, gola e tratto digerente (ma non della trachea e dei bronchi).
Le mucillagini sono anche un blando lassativo: assorbendo ulteriormente acqua, una volta giunte nell'intestino ne gonfiano e ammorbidiscono il contenuto.

Menta

Menta

  • Mentha X piperita - Fam. Lamiacee

Un infuso di menta stimola il processo digestivo già grazie al suo sapore intenso; la scienza ha poi scoperto che i principi attivi contenuti nell'olio essenziale di questa pianta svolgono un'azione antispasmodica sulla muscolatura dell'apparato digerente.
Ha un effetto benefico anche sul funzionamento del fegato, favorendo la secrezione e il flusso della bile.
L'essenza della menta inoltre, se respirata, ha un discreto effetto balsamico e decongestionante delle vie respiratorie.

Tiglio

Tiglio

  • Tilia platyphillos - Fam. Tiliacee

La parte utilizzata in erboristeria sono i fiori (completi della loro brattea); non vanno impiegate le brattee che portano già il frutto, bensì solo le infiorescenze, sbocciate ma non appassite.
Che l'infuso sia benefico per la tosse è solo una credenza popolare; è invece corretto utilizzarlo come un blando rimedio rilassante, adatto soprattutto ai bambini.
Il suo effetto principale è però quello diaforetico: stimola la sudorazione, depurando in questo modo il corpo dalle tossine e abbassando la temperatura in caso di febbre.

Fragolina

Fragolina

  • Fragaria vesca - Fam. Rosacee

Il consumo principale è quello alimentare: il frutto, consumato fresco, apporta ottime dosi di vitamina C e di sali minerali e anche una certa dose di acido salicilico (un antinfiammatorio naturale, che è più o meno il principio attivo dell'aspirina).
In erboristeria si utilizzano invece le foglie essiccate: al pari delle foglie del lampone e della mora (tutte e tre le specie sono della stessa famiglia botanica, quella delle Rosacee) hanno un buon contenuto in tannini; svolgono quindi un'azione di antinfiammatorio e astringente gastro-intestinale.

Issopo

Issopo

  • Hyssopus officinalis - Fam. Lamiacee

L'utilizzo prevalente è ancora quello alimentare, come erba aromatica: il sapore può ricordare vagamente quello della menta ma è più amaro; possono venir utilizzati sia i fiori che le foglie, fresche o essiccate.
L'aroma amarognolo gli conferisce buone proprietà digestive, sia se impiegato come aroma in cucina, sia come ingrediente per liquori.
Una manciata di issopo nell'acqua di un suffumigio sprigiona il suo olio essenziale che svolge una discreta azione espettorante.

Maggiorana

Maggiorana

  • Origanum majorana -Fam. Lamiacee

L'olio essenziale della maggiorana ha proprietà molto simili a quello dell'origano, solo leggermente più blande.
Utilizzabile quindi come ingrediente di rimedi digestivi ma anche nell'acqua di un suffumigio espettorante (avendo il suo olio essenziale un indice di rischio più basso di quello dell'origano) o in infusione per sciacqui disinfettanti del cavo orale.

Monarda

Monarda

  • Monarda didyma - Fam. Lamiacee

Essendo la monarda intensamente e piacevolmente profumata, sia nelle foglie che nei fiori, tutta la pianta può venir utilizzata in infusione per ottenerne una tisana gradevole e leggermente digestiva.
I fiori, inclusi in un infuso di erbe, oltre a conferire profumo, fungono da ingrediente da abbellimento grazie al loro acceso colore rosso.
Il suo sapore fresco la rende adatta per una dissetante e benefica bevanda estiva, da poter fare anche con la pianta appena raccolta.

Origano

Origano

  • Origanum vulgare - Fam. Lamiacee

L'olio essenziale di origano è uno dei più potenti antimicrobici naturali; questo però dipende proprio dal suo potenziale tossico, che purtroppo non agisce solo su virus e batteri, e lo rende quindi difficilmente utilizzabile (se puro).
L'unico utilizzo casalingo effettivamente praticabile è quello come erba aromatica in cucina: oltre a conferire sapore, grazie al suo intenso aroma stimola il processo digestivo.

Rosmarino

Rosmarino

  • Rosmarinus officinalis - Fam. Lamiacee

La scienza moderna ha dimostrato i benefici del rosmarino su diversi tipi di patologie del fegato e della cistifellea.
Certa è anche una marcata attività diuretica, oltre che la stimolazione del processo digestivo dovuta al forte sapore comune a tutte le piante aromatiche.

Salvia

Salvia

  • Salvia officinalis - Fam. Lamiacee

Nell'erboristeria moderna si utilizza maggiormente l'olio essenziale, che ha proprietà che variano in base alla specie di salvia da cui proviene: antimicrobico, disinfettante o antinfiammatorio, deve venir in ogni caso depurato di una sostanza tossica, il tujone, particolarmente presente in alcune varietà.
Un utilizzo più semplice e casalingo è quello di aggiungere alcune foglie di salvia ad altre erbe per ottenere una tisana digestiva o benefica in caso di laringiti e faringiti; oppure con la sola salvia, un infuso per sciacqui in caso di afte.

Timo

Timo

  • Thymus vulgaris - Fam. Lamiacee

Le proprietà del timo dipendono dal suo olio essenziale, contenuto sia nelle foglie che nei fiori e che muta sensibilmente in quantità e qualità in base all'ambiente, al clima e alla specie.
L'olio essenziale estratto per distillazione, oltre ad essere un buon antimicrobico, fluidifica le secrezioni bronchiali favorendo la guarigione di disturbi come la sinusite o la bronchite.
Un buon utilizzo del timo è dunque quello di porre una manciata di fiori o qualche goccia di olio essenziale diluito nell'acqua per un suffumigio espettorante.