associazioni no profit italiane
09 novembre 2018   •   Anita Atzori

Associazioni no profit italiane, dove non arriva lo Stato…

«Le associazioni no profit italiane mai come ora sembrano essere la giusta alternativa ai danni dello Stato. Quali sono le più attive della Capitale?»

Sono tante le associazioni no profit italiane che negli ultimi anni hanno contribuito ad alleviare alcuni problemi delle cosiddette “nuove povertà”. Associazioni non sempre conosciute o note al più grande pubblico, ma che nel loro piccolo hanno fatto qualcosa di davvero grande. E no, non sempre sono sovvenzionate dallo Stato o supportate da organi nazionali o internazionali. Il più delle volte sono autonome, e ciò significa indipendenti da qualsiasi ente, un po’ per scelta e un po’ perché l’iter e la burocrazia del nostro paese difficilmente concretizza aiuti in tempi realmente utili.  Utili quando effettivamente si deve contribuire nell’immediato, utili quando un piatto di pasta serve tra due ore e non tra un anno. Ciò per sottolineare il lato più pratico che necessariamente deve stare in cima alle esigenze di tutte le associazioni no profit italiane, e che certe volte viene messo in secondo piano o addirittura ignorato. Nonostante ciò però il buon cuore dei volontari e lo spirito di collaborazione, che in tutti questi vive sin dalle loro prime partecipazioni, rende il loro lavoro effettivamente indispensabile e ormai impossibile da annullare. Non sono angeli, non sono moralisti, non sono santi, ma sono invece comuni cittadini che realmente hanno un quadro preciso e veritiero della situazione italiana riguardante gli sfollati, i disoccupati, i senza fissa dimora e gli immigrati. Quadro veritiero perché è banale dirlo ma “se non lo vedi coi tuoi stessi occhi difficilmente potrai capirlo”.

Ma cosa sono in realtà le “nuove povertà”? È noto come negli ultimi anni ci siano stati profondi cambiamenti sociali all’interno dei nuclei familiari, dove in una stessa casa si siano trovati a vivere studenti assieme a lavoratori pendolari. Nuove forme di coabitazione dove le figure genitoriali non sempre riescono a far coincidere i tempi di lavoro con quelli della cura dei figli. Madri adulte con a carico figli di 40 anni disoccupati, nonni ormai abbandonati dalle proprie famiglie, migranti senza un tetto sopra la testa e giovani tossicodipendenti in balia di genitori inesistenti e assistenti sociali invisibili. Sono queste le nuove povertà degli ultimi 10 anni. Uno dei concetti su cui lavorare seriamente è anzitutto la lotta all’individualismo, ovvero alla discriminazione e al pregiudizio, secondo cui vedere il problema con occhi esterni alla vicenda rende la situazione lontana dalla realtà che ci circonda e per questo “bypassabile”. E inoltre essere consapevoli che non si può fare tutto, ma ciò che è possibile è bene farlo. Seppur con il dovuto tatto è importante agire con molta razionalità di fronte a tutti quei fatti dove le mani servono più di una preghiera. Per questo nella contemporaneità le associazioni no profit italiane sono di notevole impatto in questo quadro ormai drastico e sempre più in aumento. Con Snap Italy oggi ne conoscerete alcune che hanno fatto la differenza nelle città Eterna.

La Ronda della Solidarietà

È una delle associazioni no profit italiane tra le più conosciute della Capitale. Nasce nel 2010 per portare “calore umano” tra le vie dei più bisognosi. Nessun aiuto da parte dello Stato, ma solo l’autofinanziamento dei suoi stessi volontari e dei cittadini benefattori che grazie alle loro piccole donazioni contribuiscono nella continuità di questo progetto ormai diventato garanzia per molti clochard della città. Tanti i servizi offerti e molte le opportunità di volontariato a cui scegliere di far parte per alleviare la tristezza e il dolore dei meno fortunati. E poi che dire, chiamarla Onlus è riduttivo, io la chiamerei famiglia.

Romaltruista

Ha creato il volontariato flessibile. Cosa significa? Significa che tutti possiamo diventare volontari e che tutti possiamo aiutare coordinando le attività in base al tempo che abbiamo a disposizione, senza che questo diventi un obbligo ma più che altro un piacere. Con oltre 20.000 volontari questo progetto è ad oggi uno dei più concreti e di ampia portata, dove la vasta gamma di attività e settori operanti lo rende adatto a tutte le fasce d’età e di esigenze. Dagli adolescenti agli anziani chiunque può contribuire in qualsiasi momento alla salvaguardia dell’ambiente, degli animali e dei più bisognosi.

Associazione Salvamamme

Una delle associazioni no profit italiane che forse dovrebbe essere riprodotto in tutto il territorio nazionale. Un team di volontari pronti a supportare ed intervenire in momenti cruciali quanto disperati di mamme in difficoltà pre e post parto. Dalla cura dei bambini all’intervento all’interno del nucleo familiare dove spesse volte si viene a conoscenza di realtà impensabili e per nulla facili da gestire. Sotto segnalazione degli stessi cittadini, comuni o assistenti sociali questa onlus provvede in maniera tempestiva e concreta ad aiutare tutte le mamme fornendo un supporto psicologico e materiale che va dalla visita medica alla mediazione con le istituzioni, per poi finire coi beni di prima necessità quali cibo, vestiario e materiale per la scuola.

Ciampacavallo Onlus

Nasce nel 1999 come associazione sportiva con l’obiettivo di promuovere a livello sociale nel territorio romano pratiche riabilitative, sportive e ludiche per persone diversamente abili, con disagi psichici o relazionali. L’intera gestione del centro è affidata a persone svantaggiate che al fianco di figure professionali quali psicologi, educatori e istruttori di equitazione, accompagnano i disabili in un percorso lontano dal solito schema del centro sportivo per antonomasia. Grazie all’aiuto di numerosi volontari Ciampacavallo crea progetti formativi individuali dove oltre alla pet-therapy, per mezzo dei cavalli, si cerca di integrare il meno fortunato nella società facendolo sentire non solo “abile” ma anche indispensabile.

Ars in Urbe

È tra le associazioni no profit italiane che si occupano in maniera eccellente della promozione del patrimonio culturale romano. Già noti al pubblico per la collaborazione col programma televisivo Ulisse, in onda sulle reti Rai, a loro va il merito di creare percorsi formativi, ludici e creativi per tutti i cittadini ed in particolare per gli studenti. Attraverso la tessera annuale dell’associazione (5€ per l’esattezza) ed un contributo, permettono di visitare i musei della Capitale, anche con permesso speciale – illimitatamente tutto l’anno – dando la possibilità così di ammirare le bellezze artistiche a tutti coloro che economicamente , in altri contesti, non potrebbero permetterselo. Perché ricordiamolo, la cultura è un diritto prima ancora che un piacere.

Associazione Volontari Parco delle Sabine

Si occupa principalmente del quartiere Porta di Roma ed in particolare del parco, tante volte vittima di numerosi scempi e atti vandalici. Questa associazione nasce con l’intento di promuovere e divulgare l’amore del territorio, e sopratutto dei parchi, uniche zone verdi nel bel mezzo dell’area metropolitana. Fondata nel 2016 dagli stessi residenti è tutt’ora la più attiva della zona con le sue attività di volontariato e pulizia che coinvolgono tutti, dal più grande al più piccolo. Amore, rispetto e pollice verde sono i loro assi nella manica!

Anita Atzori