Povera Patria, la cura Freccero trasforma Night Tabloid in un talk show sovranista
Nella prima puntata del reboot fa capolino addirittura il signoraggio.
23.44' - Inizia Povera Patria. Annalisa Bruchi saluta Aldo Cazzullo e Alessandro Giuli. Bello il tappetino musicale sull'omonimo brano di Battiato.
23.46' - Il primo servizio è con Alessandro Poggi che pone domande-lampo a protagonisti della politica come Di Maio, la Severino e la Boschi.
23.49' - C'è gloria anche per Lino Banfi, nuovo ambasciatore Unesco.
23.49' - Ecco l'annunciato ministro Salvini: "In bocca al lupo, spero per voi esca poca gente di venerdì sera. Adoro Banfi ma io all'Unesco avrei scelto un nome stimato in tutto il mondo come Andrea Bocelli".
23.52' - Salvini: "Non ho mai incontrato Macron, lo incontrerei volentieri per parlare di terroristi che si trovano in Francia. Andrei a piedi a Parigi". Dopo la reclame si parlerà di gilet gialli.
23.57' - Si riprende dopo il primo break pubblicitario con il servizio sui gilet gialli.
00.01' - Si cerca di capire qualcosa sul fenomeno nientemeno che non il sociologo Marc Lazar.
00,03 - Salvini: "La violenza non è mai giustificabile. Il fatto che Macron sia la rappresentazione delle elite europee, io lo dicevo che c'era una fregatura, ora si manifesta a volto scoperto. In Italia non ci sono i gilet gialli". Bruchi: "Sono al governo!".
00.05' - Salvini: "Io fascista? Credo sia irrispettoso nei confronti di chi lo ha subito".
00.06' - Aldo Cazzullo: "Ma lei che bisogno ha di usare un linguaggio da partitino dal 2 per cento, come cappuccino e brioche?"; il ministro: "I risultati mi dicono in termini di lotta alla mafia che questi reati sono in calo".
00.09' - Cazzullo: "Non è possibile salvare le vite umane?"; Salvini: "Salvare è un dovere, un altro paio di maniche è un piano internazionale con un solo Paese di sbarco".
00.12' - Salvini replica al cardinal Bassetti, del quale è stata anticipata l'intervista con Aldo Cazzullo: "Mi permetto di dirgli sottovoce che quei poveretti si trasformano in soldi per gli scafisti".
00.16' - Salvini sulla Sea Watch: "Non vedo perché una nave olandese con equipaggio tedesco debba sbarcare in Italia. Ho chiesto il voto agli Italiani per bloccare gli sbarchi".
00.17' - Valentina Noseda ha intervistato un boss della mafia nigeriana. Tra qualche minuto verrà mostrata l'intervista integrale. Pare sia la quinta in Italia per capillarità e diffusione.
00.23' - Salvini: "Reddito di cittadinanza? Non governo da solo: io avrei preferito tagliare le tasse".
00.24' - Su Berlusconi: "Su questo faccio passo dopo passo. Il 10 febbraio si vota in Abruzzo. c'è la possibilità di scegliere il centrodestra, così come il 24 in Sardegna. Il Movimento 5 Stelle? Col patto non vengo meno. Non credo ai sondaggi".
00.26' - Salvini sulla Tav: "Sono favorevole, ma sto aspettando ancora questa benedetta analisi costi-benefici!".
00.28' - La Bruchi vuole sapere qualcosa sul suo staff social. Il ministro: "Mi faccio aiutare da cinque ragazzi. La Bestia? Sono io!".
00.39' - Eccoci dopo il secondo break con il ministro Paolo Savona: "Il Paese vive bene. Mi rivolgo ai giovani. vi lasciamo la responsabilità".
00.55' - Savona: "I rapporti con la Germania sono ottimi, quelli con la Francia sono alterati".
01.02' - A notte fonda si parla di signoraggio.
01.07' - Va in onda ora l'annunciata intervista al boss pentito della mafia nigeriana. Intanto su Twitter molti gioiscono all'idea che si sia parlato in tv di signoraggio. Mah.
01.13' - In questa puntata infinita entrano anche Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana, Giorgio Mulè di Forza Italia e il professor Becchi per parlare di immigrazione e mafia nigeriana.
01.18' - Paolo Becchi ha scritto un libro dal titolo "Italia sovrana". Giusto per capire da che parti siamo ...
01.30' - Annalisa Bruchi saluta gli ospiti e introduce l'intervista di Aldo Cazzullo al presidente della Cei, Gualtiero Bassetti.
01.33' - Bassetti: "Il Vangelo è scomodo per il politico. Dice: 'Ero migrante e mi avete accolto. Se c'è una nave in mezzo al mare chi si prende la responsabilità di farla affondare?".
01.40' - Annalisa Bruchi saluta i giornalisti in studio e dà appuntamento a venerdì prossimo.
Ha debuttato su Rai2 la prima trasmissione televisiva modificata a immagine e somiglianza del direttore Carlo Freccero: il defunto Night Tabloid si è trasformato in Povera Patria, talk show condotto da Annalisa Bruchi con Aldo Cazzullo e Alessandro Giuli.
Ma il cambiamento non ha riguardato solo il rebranding nel nome: nel corso del programma la Bruchi ha lanciato un servizio sul signoraggio, un tema cospirazionista che è l'esatta rappresentazione dell'attuale governance della Rai.
Per la prima puntata di questo reboot in salsa sovranista, la Bruchi ha ospitato ben due ministri del governo gialloverde, un Salvini al quale i tre conduttori hanno praticamente fatto il solletico con domande di velluto e un Savona che ha incontrato il gradimento di Giuli, per la gioia del team Cuccarini. La presenza del professor Becchi, ex ideologo del Movimento 5 Stelle, come opinionista la dice lunga sull'aria che si respira in viale Mazzini.
In tutto questo è stata inserita una intervista a un collaboratore di giustizia della mafia nigeriana, giusto per far sentire i telespettatori al sicuro. Povera patria, povera televisione.
Va in onda stasera alle 23.45 su Rai2 la prima trasmissione vittima del restyling di Rai2 operato da Carlo Freccero: si tratta di Povera Patria, che precedentemente si chiamava Night Tabloid. Il cambio di nome è stato voluto proprio dal direttore della seconda rete Rai, che lo aveva definito nella conferenza stampa del 3 gennaio "un titolo demenziale". Tvblog seguirà la diretta.
Il programma rimane comunque condotto da Annalisa Bruchi, affiancata da Aldo Cazzullo con le sue interviste, Alessandro Giuli per gli editoriali, e Alessandro Poggi che firmerà La storia della Settimana. Inoltre da febbraio subentrerà una copertina comica, affidata a Liliana Fiorelli.
Nella prima puntata ospiti i ministri Matteo Salvini e Paolo Savona, mentre Aldo Cazzullo intervista il cardinale Gualtiero Bassetti.
Nell’economia del programma uno spazio importante verrà riservato alle linee di frattura economiche e culturali su cui si giocherà la sfida delle prossime elezioni europee. L’obiettivo sarà così concentrato sui rapporti tra Stati e organismi internazionali, tra popolo e élite, tra sovranità e poteri. Il dibattito in studio; la realizzazione di schede; le interviste esclusive; i filmati immersivi; il fact checking e il confronto con esperti; le inchieste degli inviati: saranno gli strumenti principali per cercare risposte intorno ad alcuni degli interrogativi più urgenti.
È giusto che in Europa i governi, democraticamente eletti, non siano in grado di attuare il loro programma perché sottoposti a regole economiche? Come e perché nascono i vincoli esterni sui bilanci degli Stati nazionali? Quali sono le conseguenze di questo stato di cose? L’austerity è davvero l’unico modello economico possibile o esistono credibili alternative? Il paese può essere concepito un’azienda?
L’approfondimento politico di Povera Patria coinvolgerà i protagonisti della vita sociale. E cercherà di individuare quelle figure apparentemente estranee al dibattito pubblico – eppure fondamentali per comprendere il nuovo, possibile corso del paese.