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FINANZA&MERCATI

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28 marzo 2007

Autostrade diventa Atlantia, dividendo in crescita del 10%




Il cda di Autostrade, nel giorno della presentazione dei risultati di bilancio 2006, ha approvato un progetto di riorganizzazione per definire più nettamente ruolo e missione di Autostrade spa, holding, e di Autostrade per l'Italia, titolare delle concessioni. Nell'ambito del progetto sarà sottoposta all'approvazione della prossima assemblea degli azionisti la modifica della denominazione sociale di Autostrade Spa con il nuovo nome «Atlantia», denominazione, si legge in una nota del gruppo presieduto da Gian Maria Gros-Pietro - che ben rappresenta i caratteri di solidità, affidabilità e internazionalità».

Il gruppo Autostrade ha chiuso l'esercizio 2006 con ricavi consolidati a 3,141 miliardi (+6,2%) rispetto al 2005, Ebitda in crescita a 1,989 miliardi (con un incremento di 129,5 milioni rispetto al 2005) e l'utile netto a 672 milioni, in calo del 16,8% rispetto al dato 2005 che includeva proventi straordinari derivanti dalle partecipazioni cedute. Il cda proporrà all'assemblea un dividendo totale di 0,62 euro (0,2625 già in acconto) in crescita del10,7% sul 2005 in pagamento il 24 maggio con stacco cedola il 21. Nel 2007 l'andamento della performance operativa del gruppo è attesa in linea con il 2006. Prevista anche una ulteriore accelerazione degli investimenti mentre continuerà l'attività di espansione all'estero nel core business.

Guardando ancora al futuro, per il gruppo Autostrade non esiste un piano alternativo alla fusione con gli spagnoli di Abertis. Non esiste, quindi, un progetto per la creazione di due holding per Autostrade e Abertis: il presidente di Schemaventotto (a cui fa capo il 50,1% di Autostrade) Giuseppe Piaggio ha precisato che questo piano, ventilato da indiscrezioni di stampa, «non è mai stato oggetto di discussioni formali o informali o di incarichi, anche esplorativi, ad alcun istituto di credito o banca d'affari». La fusione «rappresenta un obiettivo comune delle due società e che permane la volontà di lavorare per superare i vincoli che ne hanno impedito la realizzazione, a partire dal nuovo assetto regolatorio sulla convenzione unica».

Confermate, infine, plurime azioni legali contro il diniego di autorizzazione e le misure di blocco alla fusione con Abertis, contro le nuove disposizioni in materia di concessioni autostradali e i provvedimenti in ordine agli incrementi tariffari 2007 non conformi ai vigenti contratti di concessione, nonché contro l'atto di citazione di Anas che richiede danni per la ritardata esecuzione degli investimenti in programma.

28 marzo 2007

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