L'intervista alla pluricampionessa di ginnastica ritmica Elisa Blanchi

Oggi alla vostra attenzione L’INTERVISTA alla pluricampionessa mondiale e vincitrice della medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra in ginnastica ritmica Elisa Blanchi.
Salve Elisa, tutte le tue fan conoscono alla perfezione i risultati che ha ottenuto la squadra italiana con la tua partecipazione, adorano i vostri esercizi e vi prendono come esempio.
Sappiamo che in Italia la ginnastica ritmica e uno sport che si è fatto conoscere soprattutto grazie ai risultati ottenuti da voi, in passato non era cosi popolare come sta diventando negli ultimi anni. 
-Come è stata la strada verso il podio olimpico?
La Ginnastica ritmica è uno sport che si vede poco in TV ed è seguito soprattutto nel periodo olimpico… grazie alla medaglia d’argento conquistata ad Atene nel 2004 le iscrizioni delle bambine in palestra sono aumentate. Per raggiungere risultati cosi abbiamo lavorato davvero tanto! Otto ore al giorno per undici mesi l’anno…un vero e proprio lavoro. Ho avuto la fortuna di restare in squadra per dieci anni, un percorso lungo e impegnativo… non è stato sempre tutto semplice, ma fortunatamente i risultati ci hanno dato la forza di andare avanti.

– Come ti sei avvicinata alla ginnastica ritmica e a che età hai iniziato?
Ho iniziato a fare ginnastica all’età di tre anni e mezzo! Ho iniziato per gioco in una piccola palestra a Lariano (RM). Mia mamma mi aveva iscritta ad un corso di ginnastica artistica ma un giorno ha sbagliato orario di allenamento e in quel momento stavano facendo ritmica… Ho voluto provare lo stesso e mi è piaciuta subito! 

-Da piccola hai sempre sognato di fare la ginnasta?
Ho iniziato presto e mi sono appassionata a questo bellissimo sport… partecipare alle Olimpiadi era il mio sogno fin da piccola ma non avrei mai pensato di riuscire a realizzarlo! 

-Quando hai capito che puoi diventare una ginnasta professionista?
All’età di 14 anni sono stata convocata con la squadra nazionale e mi sono trasferita a Desio(MI). Da quel momento la mia vita è cambiata ma solo qualche anno più tardi ho capito che poteva essere il mio lavoro! 

-Come hai vissuto il distacco dalla famiglia e dalla tua casa quando sei entrata nella squadra nazionale?
Anche se sono sempre stata una ragazza piuttosto indipendente, inizialmente non è stato semplice lasciare la famiglia. A Desio mi sono trovata bene, ho conosciuto nuove persone e compagne di squadra che mi hanno fatta sentire a casa! Ho la fortuna di avere dei bravissimi genitori che hanno sempre assecondato le mie scelte lasciandomi libera di decidere, mi hanno seguita in trasferta durante le gare e venivano a trovarmi quando potevano! Devo ringraziarli per avermi dato la possibilità di realizzare il mio sogno! 

-Ricordi la tua prima medaglia?
“la prima medaglia non si dimentica”!!! L’abbiamo vinta a Riesa (Germania) nel 2003. Una bellissima medaglia di bronzo…ricordo l’emozione fortissima sul podio e la felicità di tutte le persone che hanno lavorato per raggiungere quel risultato! 

-Come sono stati per te gli anni passati nella squadra italiana di ginnastica ritmica?
Sono stati anni importantissimi della mia vita che mi hanno insegnato tanto… Sono cresciuta sia come ginnasta che come persona! Ogni gara ha una storia diversa, bella e importante che conservo nei miei ricordi! 

-Puoi descriverci una giornata tipo nella preparazione per una competizione?
Sveglia alle 7, primo allenamento dalle 8 alle 13, pausa pranzo fino alle 14.15. Secondo allenamento dalle 14.30 alle 17.30… poi scuola e fisioterapia.

-Cosa sentivi la sera dopo le Olimpiadi di Londra?
Dopo le Olimpiadi di Londra avevo dentro di me un misto di emozioni…da una parte la felicità di aver conquistato una medaglia olimpica e dall’altra avevo una strana sensazione… la consapevolezza che dopo 22 anni di ginnastica la mia carriera era giunta al termine! 

-Quando hai preso la decisione di ritirarti dallo sport?
Dopo le olimpiadi di Pechino nel 2008 non sapevo se continuare o no…alla fine decisi di rimanere e di valutare anno dopo anno! Sono passati altri quattro anni e già sapevo che Londra sarebbe stata la mia ultima gara…

-Che piani hai per il 2014?
Dal 2007 faccio parte del gruppo sportivo Dell’aeronautica militare. Dopo le olimpiadi di Londra ci stanno dando la possibilità di continuare a fare delle esibizioni per l’aeronautica… Non ho lasciato del tutto lo sport… credo che sia una bellissima iniziativa per promuovere l’aeronautica e la ginnastica ritmica!
Inoltre sto studiando scienze motore alla facoltà dell’Aquila e quando sono a casa alleno alla Xistos, la mia società di quando ero piccola.

-Secondo te che importanza ha avuto nella tua carriera il rapporto con la tua prima allenatrice?
Ho un bellissimo rapporto con Monica la mia prima allenatrice! Devo tanto a lei e a tutte le allenatrici della mia società! Mi sono sempre state vicine e seguita nelle gare…ora che sono tornata a casa mi sembra di essere tornata indietro nel tempo! 

-Dai un consiglio alle giovanissime ginnaste che sognano di diventare come te.
Il mio unico consiglio è quello di fare le cose con passione e umiltà. Lo sport è divertimento e un modo per conoscere nuove persone e stare in compagnia.

Servizio fotografico di Enrico Della Valle con la partecipazione di Elisa Blanchi

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