Bertazzo è un manager fedelissimo della holding veneta, dove è entrato nel 1994, scelto dall'attuale presidente Gianni Mion. Non a caso, oggi il manager è amministratore di diverse società che fanno parte del gruppo veneto, tra cui Sintonia (CEO), Connect (la holding che controlla Cellnex di cui è un amministratore), Schema 33, ed è anche direttore di Abertis Infrastructuras.
Il manager ha sempre avuto un ruolo attivo in tutte le partecipate quotate e non del gruppo, gestendo in prima persona per conto dei Benetton sia gli aspetti finanziari che quelli industriali. E di conseguenza è stato un membro di tante delle aziende quotate partecipate dalla famiglia veneta, tra cui Tim e Telecom Italia Media.
Ha anche diretto i principali disinvestimenti del gruppo, come la vendita di Generale Supermercati a Carrefour (2000) e di World Duty Free a Dufry (2015). Prima del suo ingresso in Edizione ha lavorato nel settore finanziario (Banca Commerciale Italiana, attuale Banca Intesa) e nell'area degli investimenti della holding della famiglia Agnelli.
Mentre si registrano questi passaggi di governance, arriva un'altra scure su Atlantia: anche S&P Global taglia il rating della holding infrastrutturale a junk (spazzatura). L'agenzia americana ha ridotto il rating da BBB- a BB- con outlook negativo. Nei giorni scorsi già Fitch e Moody's avevano abbassato il rating della holding della famiglia Benetton sotto l'investment grade, dopo che il decreto Milleproroghe aveva cambiato le regole per la revoca della concessione, tagliando pesantemente l'indennizzo dovuto ai concessionari.
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Carlo VerdelliABBONATI A REPUBBLICA