Chiesa di Santa Maria Annunziata - Quero

La storia della chiesa di Quero affonda le radici in epoca altomedievale, ma la prima testimonianza diretta che la riguarda risale solo al 1297, quando viene citata in un documento come intitolata alla Vergine e appartenente alla diocesi di Padova allora come oggi. La chiesa conservava numerose opere importanti tra cui una bella pala d'altare di Jacopo Bassano della fine del Cinquecento che rappresentava la Madonna con il Bambino, San Giovanni Battista e San Gregorio Magno, trafugata con altre durante la Grande Guerra.

All’inizio dell'Ottocento la chiesa venne rinnovata, come molte altre della zona, secondo i moderni criteri del Neoclassicismo seguiti dall'architetto feltrino Sebastiano De Boni che sottopose il progetto all’amico e mentore Gianantonio Selva, progettista tra l’altro del Teatro La Fenice di Venezia e del Teatro de la Sena di Feltre, il quale definì il disegno “ingegnoso”.

Consacrata finalmente nel 1858, la chiesa di Santa Maria di Quero venne fortemente danneggiata, così come l'intero paese, dopo la ritirata di Caporetto nel 1917 quando la zona venne a trovarsi sulla linea del fronte. Il paese, invaso dalle truppe austro-tedesche, fu quasi raso al suolo dall’artiglieria italiana e al termine della Grande Guerra rimanevano solo i muri perimetrali dell’edificio; negli anni successivi la comunità si fece carico della ricostruzione, partendo da ciò che era sopravvissuto e riuscì a riconsacrare il nuovo edificio nel 1924.

Opere d'arte

Dopo il restauro avvenuto a seguito della Grande Guerra, la chiesa di Quero presenta una spaziosa navata su cui si aprono sei altari minori che un tempo ospitavano importanti opere d'arte di Jacopo Bassano e Palma il Giovane purtroppo trafugate e non più ritrovate. Nel 1927, a parziale risarcimento dei furti subiti, le Gallerie dell’Accademia di Venezia concessero in deposito sostitutivo alla chiesa di Quero due grandi tele oggi conservate nel presbiterio.

La prima è L’incoronazione di spine, dipinta da Domenico Tintoretto, fu realizzata tra 1580 e 1583 circa per la chiesa della Santa Croce di Belluno e faceva parte di un ciclo di dieci grandi teleri che illustravano un programma iconografico sviluppato sugli episodi salienti della vita di Cristo dall’Ultima Cena alla Resurrezione, la cui esecuzione era stata affidata ai più celebri pittori veneti dell’epoca, tra cui Palma il Giovane, Carlo Caliari, Andrea Vicentino, Paolo Fiammingo e l’Aliense. Nel 1806 il patrimonio artistico della Santa Croce fu indemaniato dal governo napoleonico e pochi anni più tardi l’edificio fu demolito. Le opere vennero trasferite presso le Gallerie veneziane e, negli anni successivi, distribuite in alcune chiese del territorio tra cui, appunto, quella di Quero. L'altra opera è la Discesa di Cristo nel Limbo, giunta a Quero nelle stesse circostanze, e dipinta nei modi di Palma il Giovane.

Lo stesso percorso è stato probabilmente fatto anche da altre tele ospitate nella chiesa. Da citare anche la lapide funeraria di Caio Rapidio Rufo murata all’esterno della chiesa, che risale probabilmente al I secolo d.C. e costituisce elemento probante dell’antichità dell’insediamento di Quero.

Nelle vicinanze

A Vas, sulla sponda sinistra del fiume Piave, si trova la chiesa parrocchiale di San Leonardo, che un tempo conteneva importanti opere d'arte trafugate durante la Grande Guerra. Nella chiesa di San Gottardo di Caorera, invece, si può ancora oggi ammirare la famosa statua della Madonna del Piave, legata alle vicende del 1918 e oggetto di particolare devozione tanto che ogni anno in agosto viene portata in processione. La statua, che raffigura l'Immacolata, venne acquistata dal parroco e da un gruppo di emigranti presso una fonderia di Parigi nel 1895.

La comunità di Alano di Piave vanta origini molto antiche e la chiesa intitolata a Sant’Antonio abate, documentata dal 1461, viene a sostituire probabilmente un precedente edificio duecentesco dedicato a San Pietro. Divenuta formalmente parrocchiale solo nel 1792, viene pesantemente danneggiata, come molte chiese della zona, durante la Grande Guerra, ma ha conservato il campanile ottocentesco e alcune delle opere d’arte che la ornavano.

Tra queste va ricordata la pala del 1622 del Tizianello, ultimo esponente della dinastia dei Vecellio e omonimo del famoso Tiziano; attualmente posizionata dietro l'altare maggiore, rappresenta la Madonna con il Bambino insieme ad un coro di angioletti musicanti, accompagnati da Sant’Antonio abate, San Girolamo e Santa Caterina d’Alessandria. Interessante anche il dipinto settecentesco dell’altare della Madonna del Rosario con la Madonna ed il Bambino nell’atto di consegnare a San Domenico, accompagnato dal cane con una torcia in bocca, la corona del Rosario e San Vincenzo Ferreri.



Orari e accessibilità

Chiesa di Santa Maria Annunziata: si trova al centro dell'abitato di Quero.

Chiesa di San Leonardo: si trova al centro dell'abitato di Vas.

Chiesa di San Gottardo: si raggiunge percorrendo da Feltre in direzione Vas la sponda destra sinistra del Piave incontrando Caorera.

Chiesa di Sant'Antonio abate: si trova al centro dell'abitato di Alano di Piave.

 

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