L’operazione “Strade Sicure” chiude il bilancio del 2019.

Strade sicure
È iniziata il 4 agosto 2008 e ha autorizzato, per specifiche ed eccezionali esigenze di prevenzione della criminalità, l’impiego di personale militare, che agisce con le funzioni di agente di pubblica sicurezza ed incaricato di pubblico servizio, posto a disposizione dei prefetti delle province, per condurre attività di vigilanza ad obiettivi sensibili e di pattugliamento e perlustrazione, sempre in concorso e congiuntamente alle forze di Polizia.

Un bilancio largamente positivo
Un bilancio che viene fornito in occasione dell’undicesimo anno di attività di una operazione che vede attualmente per la maggior parte impegnati in tutta Italia oltre 7.100 uomini di Esercito unitamente a 300 circa di altre Forze Armate, dislocati in 54 città e che garantiscono la vigilanza di oltre 430 siti (fissi e mobili).
Più di 32mila persone identificate e 725 denunciate, 61.362 veicoli controllati, 46 arresti e 22 fermi. L’apporto dell’addestramento specifico è stato in molti casi determinante. 

In merito ai militari impegnati nelle strade delle nostre città anche il Ministro dell’interno Lamorgese ha in questi giorni ricordato il fondamentale ruolo ed apporto ad aumentare la percezione di sicurezza da parte dei cittadini.


Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina aveva recentemente esposto le misure approvate e quelle in itinere, volte soprattutto a migliorare la condizione psico-fisica del personale e a coniugare l’operatività dell’Istituzione con le esigenze di carattere individuale e familiare.
Se si considera che a un militare schierato ne corrisponde uno in approntamento e uno in ricondizionamento post-impiego, si deduce come il numero complessivo di forze dedicate all’Operazione “Strade Sicureè pari a circa 22.000 unità. Alla stessa stregua, considerando: che il personale impegnato all’estero richiede, a sua volta, un bacino costituito da almeno 10.000 unità; che gli impegni assunti in ambito internazionale e per fronteggiare imprevedibili situazioni emergenziali richiedono circa 10.000 soldati in stand-by, il numerico di forze effettive dell’Esercito mediamente impegnate si avvicina alla quasi totalità della componente operativa.
Ulteriori incrementi di personale, così come l’eventuale prolungato mantenimento del livello d’impegno corrente renderebbe difficoltoso il completo svolgimento dei cicli addestrativi e di approntamento per le altre missioni assegnate alla Forza Armata”.
Altro tema”, ha proseguito il generale Farina nel suo intervento, “riguarda il ricorso a specifiche capacità e sistemi della Forza Armata e l’impiego di sofisticati sistemi di sorveglianza ad alta connotazione tecnologica…È il caso della già citata «Terra dei Fuochi» dove, a partire dall’8 marzo u.s., sono operativi due velivoli a pilotaggio remoto – i c.d. mini-droni – che coadiuvano il lavoro delle unità di terra nell’identificazione dei siti di sversamento e nelle attività di ricognizione a premessa dei delicati interventi svolti congiuntamente alle Forze di Polizia”.

Le altre Forze Armate coinvolte
Il Comando dell’intera operazione è affidato all’Esercito Italiano, che attraverso i Comandi Forze Operative Nord (Padova) e Sud (Napoli) ne è responsabile a livello nazionale, ma nel bilancio di Strade Sicure vi è da annoverare militari anche di altre Forze Armate.
Nell’ambito dell’operazione Strade Sicure, anche i militari della Marina Militare ed Aeronautica sono quotidianamente impegnati nella vigilanza e assistenza presso i centri di accoglienza per immigrati (Centri di Identificazione ed Espulsione, Centri di Accoglienza e Richiedenti Asilo, Centri di Accoglienza, Centri di Prima Accoglienza, Centri di Soccorso e Prima Accoglienza, Centri di Permanenza Temporanea) e gli appartenenti all’Arma Azzurra negli ultimi mesi anche negli aeroporti.

Strade sicure
All’operazione per la Marina Militare partecipano 70 militari della Brigata Marina San Marco, operanti al Cara di Restinco (BR).

Strade sicure
Gli aeroporti nazionali DI Milano Linate, Bari Palese, Pisa San Giusto, Roma Ciampino e Verona Villafranca sono protetti dall’Aeronautica Militare nell’ambito dell’operazione interforze “Strade Sicure”.
Si tratta di unità composte principalmente da Fucilieri dell’Aria del 16° Stormo “Protezione delle Forze” di Martina Franca, vicino a Taranto, che stanno operando presso questi scali aeroportuali dalla fine del mese di settembre 2018.
A tali servizi partecipa anche una Compagnia composta da avieri provenienti da vari Reparti dell’AM, al cui comando si alternano Fucilieri dell’Aria.
Il concorso dell’AM all’operazione Strade Sicure è coordinato dal Comando delle Operazioni Aeree (COA) e dal 16° Stormo quale Comando di Aderenza.