FAO, il cinese Qu Dongyu assume l'incarico di Direttore Generale: "Saremo più dinamici, trasparenti e inclusivi"

L'impegno annunciato di valorizzare i punti di forza dell'Agenzia delle Nazioni Unite

ROMA – Il cinese Qu Dongyu ha celebrato il suo primo giorno in carica in qualità di Direttore Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO) delineando alcune delle sue priorità, tra cui l'incremento degli sforzi globali per raggiungere Fame Zero e la promozione di iniziative all'avanguardia per rendere l'agricoltura più sostenibile.

La FAO in sintesi. Fondata nell'ottobre del 1945 a Québec, in Canada, da quasi 70 anni la sua sede è a Roma, nel palazzo a ridosso del Circo Massimo. Dalla fine del 2007 fanno parte dell'organismo ONU ben 194 Paesi, oltre all'Unione europea. La ragione originaria della sua creazione è quella di contribuire ad aumentare i livelli di nutrizione, la produttività agricola, e il generale miglioramento di vita delle popolazioni rurali, con il conseguente effetto di far crescere l'economia su scala globale.

Il saluto del nuovo direttore. Qu ha esordito salutando il personale della sede romana dell'Organizzazione recandosi personalmente nei singoli uffici. “Lavoriamo insieme, impariamo insieme e contribuiamo assieme al bene dei nostri Stati membri”, ha detto. Il neo-direttore generale è stato ex Viceministro dell'Agricoltura e degli affari rurali in Cina, lo scorso giugno è stato eletto alla guida dell'Agenzia dell'ONU che ha sede a Roma. Ha sottolineato il ruolo fondamentale che la FAO, con i suoi 194 Stati membri, può avere nell'affrontare le principali sfide globali, tra cui: l'aumento dei tassi di fame e malnutrizione, i rischi per l'agricoltura legati al cambiamento climatico, il costante esaurimento delle risorse naturali, l'inquinamento ambientale e la crescente diffusione di parassiti e di malattie transfrontaliere delle piante e animali.

Un'azione mirata. In particolare, Qu ha sollecitato azioni urgenti per raggiungere Fame Zero e l’obiettivo relativo all'eliminazione della povertà, promuovendo al tempo stesso l'agricoltura e lo sviluppo rurale sostenibile attraverso l'innovazione, compresa quella digitale. Ha inoltre invitato a prestare particolare attenzione al rafforzamento dell'agricoltura nelle aree tropicali e nelle zone aride, in cui vivono popolazioni tra le più vulnerabili del mondo. Il nuovo Direttore Generale ha anche sottolineato quanto sia importante per la FAO stringere nuove alleanze e meccanismi di cooperazione con partner differenti, incluso altre agenzie delle Nazioni Unite, governi, aziende, mondo accademico e centri di ricerca.

Ampliamento della cooperazione tra Paesi. A tal proposito Qu ha sottolineato la necessità che la FAO incoraggi i paesi sviluppati a far coincidere i loro punti di forza – finanziamenti, tecnologia e gestione – con quelli dei paesi in via di sviluppo, per esempio le risorse della terra e la forza lavoro. Nel segnalare che la cooperazione allo sviluppo "di pari passo" tra i paesi del Sud del mondo dovrebbe essere ampliata, Qu ha detto che i portali della Cooperazione Sud-Sud (CSS) della FAO potrebbero ulteriormente agevolare e promuovere la condivisione di modelli di sviluppo agricolo, misure politiche, tecnologie pratiche e innovazioni degli agricoltori. Ha inoltre sottolineato il contributo della FAO alla CSS, che ha riunito diversi partner, tra cui il settore pubblico, istituzioni finanziarie e organizzazioni non governative, creando consenso per una cooperazione più ampia.

Sfruttare i punti di forza della FAO. Qu ha fatto riferimento al lavoro e all'esperienza della FAO nella creazione e nella condivisione di informazioni fondamentali sull'alimentazione, l'agricoltura e le risorse naturali come beni pubblici globali e nello sviluppo dei suoi punti di forza per raccogliere e diffondere queste conoscenze a livello globale. Il Direttore Generale ha inoltre detto che la FAO dovrebbe incrementare le sue capacità nel lavoro normativo globale e rafforzare la sua posizione di centro globale di risposta alle crisi alimentari e agricole in collaborazione con altre organizzazioni internazionali, assumendo al tempo stesso un ruolo a pieno titolo per il potenziamento delle capacità dei suoi Stati membri.

"Una governance interna di prim'ordine". Per raggiungere questi obiettivi, Qu si è impegnato a trasformare la FAO in un'organizzazione internazionale con una governance interna di prima categoria. Ciò prevede una particolare attenzione ai giovani che lavorano presso l'agenzia delle Nazioni Unite, ma allo stesso tempo riconoscere il valore e l'esperienza del personale dirigente.

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