All’estero: riforme della giustizia

(A cura del Servizio Biblioteca – Ufficio Legislazione straniera)

Francia

Nel 2006 l’opinione pubblica francese è stata scossa dall’esito di un processo per pedofilia (l’affaire d’Outreau) considerato come il più grave errore giudiziario della storia recente del paese. Il caso è stato oggetto di approfondimento da parte di una Commissione di inchiesta istituita dall’Assemblea nazionale che, nel suo rapporto conclusivo, ha evidenziato disfunzioni nell’ambito dell’istituzione giudiziaria e l’urgenza di promuovere alcune modifiche sostanziali. Il Ministro della giustizia, basandosi sulle considerazioni della Commissione, ha promosso un pacchetto di riforme che ha portato all’approvazione di due provvedimenti di riforma relativi alla magistratura e allo svolgimento del processo penale.

 

La Loi organique n. 2007-287 relative au recrutement, à la formation et à la responsabilité des magistrats[1] del 5 marzo 2007 modifica le norme sulla valutazione delle competenze dei magistrati, la responsabilità e le sanzioni disciplinari.

 

Riguardo al primo punto, in precedenza era prevista la selezione dei candidati ammessi alla Scuola nazionale della magistratura, prima della loro nomina, ma tale selezione non era prevista per i magistrati assunti con concorso complementare o a titolo temporaneo e per i giudici di prossimità ed era solo facoltativa per quelli assunti in base a titoli di merito. La riforma ha generalizzato le prove attitudinali, prevedendo che prima della nomina tutti i candidati alla magistratura siano selezionati in base alle loro competenze tecniche ed etiche.

 

In materia disciplinare la legge completa l’apparato sanzionatorio, prevedendo la possibilità di sospendere un magistrato dall’esercizio della funzione di giudice unico per una durata massima di cinque anni, qualora il suo comportamento suggerisca la necessità di inserirlo in una formazione collegiale. Inoltre sono previste delle sanzioni disciplinari nei confronti dei magistrati che abbiano causato un mal funzionamento del servizio pubblico di giustizia, qualora lo Stato sia ritenuto responsabile civilmente in base ad una decisione definitiva di una giurisdizione nazionale o internazionale.

Per quanto riguarda le regole di condotta dei magistrati, la legge dispone che il Consiglio superiore della magistratura dovrà elaborare e rendere pubblico un documento in cui siano elencati gli obblighi deontologici cui sono sottoposti i magistrati. Il CSM potrà inoltre controllare i magistrati che abbiano fatto domanda di distaccamento o di disponibilità per esercitare un’attività presso un’altra amministrazione dello Stato o nel settore privato.

 

La legge prevede infine una particolare procedura di sospensione dei magistrati per comportamenti scorretti dovuti a motivi di ordine patologico. In tal caso è stato proposto di attribuire al Ministro della giustizia la facoltà di sospendere immediatamente un magistrato il cui comportamento risulti incompatibile con l’esercizio delle sue funzioni e giustifichi il ricorso ad un comitato medico, con la garanzia del parere conforme del Consiglio superiore della magistratura.

 

La riforma della giustizia ha portato inoltre all’approvazione della Loi n. 2007-291 du 5 mars 2007 tendant à renforcer l’équilibre de la procédure pénale[2] che persegue cinque obiettivi principali:

§           migliorare la coerenza dell’organizzazione territoriale dei giudici istruttori al fine di favorire il lavoro di equipe;

§           assicurare il carattere eccezionale della detenzione provvisoria;

§           migliorare il contraddittorio sia nel corso dell’inchiesta che dell’istruzione;

§           rendere effettivo il principio della celerità del processo penale;

§           rafforzare la protezione dei minori vittime di reati.

 

Germania

Nel campo della giustizia il legislatore tedesco è intervenuto, negli ultimi due anni, con provvedimenti che incidono sull’organizzazione degli uffici giudiziari e sullo svolgimento dei processi.

 

Con la Gesetz zur Errichtung und zur Regelung der Aufgaben des Bundesamts für Justiz, vom 5. Dezember 2006[3] (Legge sull’istituzione e la regolamentazione delle funzioni dell’Ufficio federale della giustizia) è stata istituita una nuova suprema autorità federale nell’ambito delle competenze del Ministero federale della giustizia, con il compito di svolgere in modo più proficuo una serie di attività che rientrano nella sfera della cooperazione giudiziaria internazionale.

 

Sempre più spesso, infatti, gli accordi internazionali, nonché gli atti comunitari, impegnano gli Stati contraenti, o gli Stati membri nel caso dell’Unione europea, a nominare un apposito ufficio centrale o un punto di contatto nazionale ai fini dell’assistenza giudiziaria transfrontaliera. Nei compiti che concretamente saranno svolti dalla nuova autorità federale sono infatti comprese le procedure relative alle estradizioni e all’assistenza giudiziaria ad altri Paesi, così come le adozioni internazionali, la riscossione degli obbligazioni alimentari all’estero e le controversie internazionali in materia di affidamento dei minori.

 

La creazione del Bundesamts für Justiz, cui sono attribuite anche funzioni di autorità di servizi a livello centrale (registrazione degli atti, assistenza giudiziaria internazionale,  persecuzione e punizione dei reati e amministrazione generale della giustizia), risponde inoltre all’esigenza di riorganizzazione dell’amministrazione federale della giustizia, allo scopo di ottenere una maggiore trasparenza e sensibilità alle esigenze dei cittadini secondo gli obiettivi perseguiti dal Programma del Governo federale intitolato “Stato moderno - Amministrazione moderna” (Moderner Staat - Moderne Verwaltung), varato il 1° dicembre 1999 e riconfermato con una nuova decisione governativa il 16 giugno 2004.

 

Una riforma di ampio respiro è contenuta nella Zweites Gesetz zur Modernisierung der Justiz (2. Justizmodernisierungsgesetz), vom 22. Dezember 2006[4] (Seconda legge sulla modernizzazione della giustizia) che contiene una vasta gamma di misure che riguardano quasi tutti i settori della giustizia. Nel complesso il provvedimento modifica 25 leggi federali al fine di migliorare la procedura giudiziaria soprattutto in termini di accessibilità e di risparmio dei costi.

 

Sono state così modificate alcune disposizioni del codice di procedura civile relative alle perizie e al procedimento di ingiunzione, promuovendo una maggiore informatizzazione delle procedure giudiziarie. Inoltre la legge amplia le possibilità di tutela giuridica in caso di violazione dei diritti umani.

 

Un altro importante obiettivo perseguito dalla nuova legge sulla modernizzazione della giustizia consiste nel garantire la qualità della giurisprudenza mediante l’aggiornamento professionale dei magistrati. Alcune modifiche alla normativa vigente sullo stato giuridico dei giudici consentono anche ai cittadini di uno Stato membro dell’Unione europea, in possesso di diploma universitario in giurisprudenza, di accedere - previo superamento di un esame - al servizio giuridico preparatorio.

 

Per quanto concerne il diritto penale, è stata particolarmente rafforzata la tutela delle vittime di reati commessi sia da persone adulte che da giovani in età compresa tra 18 e 20 anni e minorenni. Inoltre alcune disposizioni mirano a garantire una maggiore sicurezza ai cittadini, come ad esempio la possibilità di mantenere in custodia cautelare individui pericolosi e condannati in primo grado per violenza e stupro.

 

Nel 2007 è stata infine promulgata la Zweites Gesetz zur Änderung des Jugendgerichtsgesetzes und anderer Gesetze, vom 13 Dezember 2007[5] (Seconda legge di modifica della normativa sui tribunali minorili) con cui il Parlamento tedesco ha inteso ampliare le possibilità della tutela giurisdizionale dei giovani sottoposti a misure penali. In particolare è utile segnalare che  l’esecuzione della pena detentiva, precedentemente regolata solo nei tratti fondamentali, con l’entrata in vigore della riforma sul federalismo (1° settembre 2006), è stata attribuita alla competenza dei Länder. Pertanto, la nuova legge adegua l’ordinamento alle indicazioni espresse dalla Corte costituzionale federale che, nella sentenza del 31 maggio 2006,  ha chiesto la riorganizzazione delle vie legali nell’ambito dell’esecuzione penale minorile, sottolineando la necessità  che l’esecuzione della pena abbia un proprio fondamento legislativo.

 

Regno Unito

Una fondamentale riforma del potere giudiziario è stata varata nel Regno Unito nel 2005 con il Constitutional Reform Act 2005[6] che si basa sui principi dell’indipendenza dei giudici e della salvaguardia del principio della legalità.

 L’aspetto cruciale di tali innovazioni costituzionali è costituito dalla separazione della funzione legislativa da quella di alta giurisdizione, quest’ultima assegnata ad una Corte Suprema di nuova istituzione e non più alla Camera dei Lord e dalla ridefinizione delle attribuzioni tradizionalmente proprie della figura del Lord Chancellor nell’ordinamento britannico che rivestiva, fino al 2005, sia le funzioni di presidente della Camera dei Lord e ministro del Cabinet, sia quelle di vertice dell’ordinamento giudiziario.

 

Nel periodo qui considerato, la riforma costituzionale è stata oggetto del documento “Establishing a Supreme Court for the United Kingdom,[7] rapporto ministeriale pubblicato dal Dipartimento per gli Affari Costituzionali il 1° marzo 2007, che dà conto dello stato di attuazione del Constitutional Reform Act, chiarendo il campo d’azione della nuova Corte Suprema e richiamandone le principali competenze: l’organo ha cognizione sui profili di legittimità nei gradi di appello delle cause di “generale importanza pubblica”, è giudice di ultima istanza nelle cause civili e penali ed è competente per la “devolution jurisdiction”.

 

Un altro intervento legislativo di riforma della giustizia è rappresentato dal Tribunals, Courts and Enforcement Act 2007,[8] legge promulgata il 29 luglio 2007, che, in attuazione di linee programmatiche enunciate in una serie di documenti preparatori perlopiù di fonte governativa o redatti dalla Law Commission, reca modifiche all’ordinamento giudiziario e innova la disciplina di materie particolari, tra cui, principalmente, il procedimento esecutivo civile.

Le disposizioni di maggior rilievo e connotate da maggiore organicità sono quelle finalizzate ad una razionalizzazione del sistema dei tribunali e ad una contestuale riforma della disciplina delle impugnazioni.

 

Giova in proposito rammentare che, nel sistema giudiziario britannico, a differenza delle corti (courts), i tribunals non fanno parte della magistratura ordinaria ma si configurano come giurisdizioni speciali, istituite con leggi ad hoc e di impianto settoriale; essi hanno, di norma, cognizione sulle controversie insorte tra i cittadini e la pubblica amministrazione (è il caso degli administrative tribunals, competenti, tra l’altro, in materia fiscale o di immigrazione) oppure tra i privati in ambiti determinati (tipicamente, in materia lavoristica). Il notevole incremento dei tribunals nel corso degli ultimi decenni non è stato però privo di effetti sul piano della frammentazione delle competenze e della diversità delle regole procedurali, al punto che di tali organismi è stata messa in questione la complessiva efficienza e affidabilità.

 

Da tali premesse deriva il provvedimento in esame. Esso istituisce due nuovi tribunali a competenza generale, il First-tier Tribunal e l’Upper Tribunal, in capo ai quali vengono concentrate le funzioni giurisdizionali di tipo settoriale finora esercitate da tribunali già esistenti. Dei nuovi organismi si definiscono inoltre la struttura e i requisiti dei membri. Al vertice del sistema così delineato sono preposti il Senior President of Tribunals e l’Administrative Justice and Tribunals Council.

Corollario della riforma è la previsione di una disciplina omogenea delle impugnative, in luogo del precedente regime fondato sul riesame delle decisioni da parte di un altro tribunale oppure, a seconda dei casi, sulla loro appellabilità dinanzi alla High Court. Si dispone ora che una decisione resa dal First-tier Tribunal possa essere impugnata per motivi di legittimità dinanzi all’Upper Tribunal, e che un appello ulteriore sia esperibile dinanzi ad una corte ordinaria.



[1] Il testo della legge è consultabile all’indirizzo internet: http://www.legifrance.gouv.fr/WAspad/UnTexteDeJorf?numjo=JUSX0600155L

[2] Il testo della legge è consultabile all’indirizzo internet: http://www.legifrance.gouv.fr/WAspad/UnTexteDeJorf?numjo=JUSX0600156L

[3] Il testo della legge è consultabile all’indirizzo internet: http://www.bgblportal.de/BGBL/bgbl1f/bgbl106s3171.pdf

[4] Il testo della legge è consultabile all’indirizzo internet: http://www.bgblportal.de/BGBL/bgbl1f/bgbl106s3416.pdf

[5] Il testo della legge è consultabile all’indirizzo internet: http://www.bgblportal.de/BGBL/bgbl1f/bgbl107s2894.pdf

[6] Il testo della legge è consultabile all’indirizzo internet: http://www.legislation.hmso.gov.uk/acts/acts2005/20050004.htm

[7] Il documento è consultabile all’indirizzo internet: http://www.dca.gov.uk/supreme/index.htm

[8] Il testo della legge è consultabile all’indirizzo internet: http://www.opsi.gov.uk/acts/acts2007/20070015.htm