Firenze

Dopo 40 anni il Toscana Pride torna a Pisa, attese 10 mila persone

Il corteo del 24 novembre 1979 
Sabato 6 luglio il corteo per le vie del centro. Nella città della Torre il 24 novembre 1979 si tenne la prima marcia del Movimento omosessuale italiano
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Un lungo corteo con i colori dell'arcobaleno. Una giornata di festa per ribadire che ancora oggi è necessaria una "resistenza quotidiana all'omofobia e alla transfobia, al razzismo, al sessismo e alla cultura dell'odio che chiude i porti e mette a rischio i diritti faticosamente conquistati". È con questo manifesto che sabato 6 luglio le associazioni LGBTQIA+ (lesbico, gay, bisessuale, transgender, queer, intersessuale e asessuale) scenderanno in piazza a Pisa per l'edizione 2019 del Toscana Pride. "Ci attendiamo una grande partecipazione da tutte le città toscane e non solo. Contiamo di ospitare fino a diecimila persone - afferma Junio Aglioti Colombini, portavoce del Comitato Toscana Pride - In un momento storico in cui assistiamo a nuove ondate di violenza istituzionale, ripartiamo dalle nostre radici".

Ed è proprio alla storia che si ispira la manifestazione di quest'anno: un modo per ricordare i cinquant'anni dai moti di Stonewall del 1969 e i quarant'anni dalla prima marcia del Movimento omosessuale italiano che si tenne proprio a Pisa nel 1979. Per non dimenticare quei momenti che hanno segnato una svolta nella salvaguardia dei diritti LGBTQIA+, ci saranno anche due icone del movimento: Porpora Marcasciano, attivista transfemminista e presidente onoraria del Mit (Movimento Identità Trans), che di Sylvia Rivera e Marsha P. Johnson (protagoniste della rivolta della notte tra il 27 e 28 giugno allo Stonewall Inn di New York) è l’erede e Andrea Pini, attivista del Collettivo Orfeo che coordinò l’organizzazione del corteo del 24 novembre '79 a Pisa.


Tante le adesioni. Oltre ai 50 esercenti, tra negozi, alberghi e ristoranti di Pisa che coloreranno le loro vetrine di arcobaleno, a oggi sono 60 gli enti che hanno dato il patrocinio alla manifestazione, dalla Regione Toscana alle province di Pisa, Livorno, Massa-Carrara, Pistoia  e Grosseto. Tra i Comuni capoluogo Firenze (il sì è arrivato per la prima volta nei giorni scorsi dal sindaco Dario Nardella dopo le polemiche degli scorsi anni), Livorno e Carrara. Grande assente il Comune di Pisa a maggioranza leghista, mentre arriva l'appoggio da ben 19 Comuni della provincia pisana. Il Comune di Casciana Terme Lari e quello di Murlo oltre al patrocinio hanno deliberato l'adesione alla Rete Ready ((la Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni contro le discriminazioni per orientamento sessuale o identità di genere). Patrocinio anche dalla Scuola Normale Superiore di Pisa e adesioni da parte dei Cug (Comitati unici di garanzia) dell'Università di Firenze, dell'Università per Stranieri di Siena e della New York English Academy. Il Cug dell’Università di Pisa, per Il terzo anno, ha approvato una mozione di sostegno e organizzato un congresso lo scorso 15 giugno insieme al Comitato Toscana Pride. 

"La Regione Toscana da anni è impegnata nel contrasto all'omofobia e alle discriminazioni di genere - commenta la vicepresidente e assessora alla cultura Monica Barni - Lo testimonia una legge pionieristica del 2004, la legge 63, in materia di diritti delle persone a prescindere dal loro orientamento sessuale o dalla loro identità di genere, gli interventi di educazione alla diversità e al rispetto dei diritti umani e la fondazione della rete Ready. Molto però bisogna ancora fare in un contesto quotidiano in cui assistiamo a fenomeni di propaganda negativa che mettono in discussione anche i diritti riconosciuti e dati per acquisiti, nel nostro Paese e nel resto del mondo".

Sono quattro gli autobus organizzati dalle associazioni LGBTQIA+ che arriveranno a Pisa da Arezzo, Siena, Perugia e La Spezia. La parata partirà da via Benedetto Croce alle 16. Il corteo si snoderà per le strade del centro attraverso piazza Toniolo, via Ceci, via Bovio, lungarno Galilei, ponte di Mezzo, lungarno Pacinotti per concludersi in piazza Carrara. Quest’anno è previsto un lungo corteo animato da ben 11 carri delle associazioni LGBTQIA+ oltre all'immancabile trenino delle Famiglie Arcobaleno. La chiusura dell'evento sarà affidata alle parole delle madrine Porpora Marcasciano e Andrea Pini e del portavoce del Comitato Toscana Pride Junio Aglioti Colombini e ai rappresentanti di Arci, Cgil, Uisp a Anpas. Prevista anche una incursione di Agedo, l’associazione dei genitori e amici degli omosessuali. Il finale sarà affidato all’esibizione di Choreos il Coro Lgbtq* di Ireos Firenze. Tutte le informazioni su www.toscanapride.eu.