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Juventus penalizzata, scatta la protesta fra gli abbonati al calcio in Tv

Monta la protesta sui social dopo la sentenza sulla Juventus. In tendenza su Twitter gli hashtag che invitano a fare disdetta agli abbonamenti Dazn e Sky

di Andrea Biondi

Juventus, ora l’inchiesta può allargarsi ad altri club

4' di lettura

Lontano dagli occhi, lontano dal cuore. La penalizzazione da 15 punti inflitta alla Juventus allontana i tifosi dalla pay tv, da Dazn come da Sky, secondo un ragionamento fin troppo lineare: non guardare per non soffrire.

Il filo logico è semplice. Lo esemplifica John (@speriamocmlacavo): «Una media di 35€/mese per i 9 mesi del campionato fa circa 315€/stagione. Con 500mila disdette (non 2 o 3 milioni), le TV perderebbero oltre 155 MILIONI di fatturato. Facciamogli passare la voglia di essere antijuventini. #disdettaDAZN #disdettasky #DisdettaDaznSky».

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In tendenza disdettaDAZN e #disdettasky

Per carità: come nella migliore tradizione di Twitter la gran parte degli account sono, diciamo così, un po’ esotici visti nomi e immagini. Ma gli hashtag #disdettaDAZN e #disdettasky ci hanno messo un attimo ad arrivare “in tendenza”, a sottolineare la frustrazione di tanti che questo epilogo finiscono per contestarlo.

In tanti minacciano, in tanti segnalano di averlo fatto, in tanti postano gli screenshot del messaggio con abbonamento disdetto. Si vedrà. Nel caso per Dazn soprattutto (vero pivot del calcio in Tv con i diritti in esclusiva per tutte le partite della Serie A) e in parte per Sky (che però del massimo campionato ha solo i diritti per tre match alla settimana su 10) potrebbe aprirsi un problema (o voragine se davvero montasse).

La cui premessa non parte dal problema (le plusvalenze e chi se ne è reso protagonista) ma sta in una dichiarazione di volontà da parte degli abbonati al calcio in Tv di voler smettere di foraggiare una Serie A bollata come malata, in cui però la Juventus è stata riconosciuta l’unica colpevole di un vulnus di sistema.

Il peso dei diritti Tv

Che, va detto, sui diritti Tv e radio poggia in maniera decisiva per la sua sostenibilità economica. L’ultimo report Figc riporta di un peso del 47% (campionato 2020-21, quindi prima dell’avvio del nuovo triennio) sugli introiti totali che arrivano dai diritti audiovisivi. E che il peso sia importante lo si è chiaramente inteso anche dallo slancio sulla lotta alla pirateria audiovisiva che ha portato alle multe anche nei confronti degli utilizzatori delle Iptv pirata. Non a caso l’ad della Serie A Luigi De Siervo in un’intervista al Sole 24 Ore ha voluto puntualizzare che dalla lotta alla pirateria audiovisiva e dall’allungamento della validità dei diritti Tv a cinque anni passa il futuro del calcio italiano.

Il dualismo Dazn- Sky

Per quanto riguarda la Serie A, ai club per il triennio 2021-24 sono stati garantiti 840 milioni all’anno da Dazn che ha “biddato” sapendo di avere una partnership con Tim che garantiva circa 400 milioni all’anno prima di arrivare a un accordo la scorsa estate per rompere il vincolo di “esclusiva” fra i set top box della app Dazn su Timvision. Quanto a Sky, la pay tv di casa Comcast ha puntato a dare battaglia con 87,5 milioni di euro annui per la Serie A (a fronte dei 783 milioni all'anno per la Serie A nel 2018-21 in cui aveva però la disponibilità di tutte le partite del massimo campionato).

Tifosi e abbonati

Ma quanti sono i tifosi italiani? Secondo un’indagine di StageUp e Ipsos in testa c’è, di gran lunga, la Juventus (stagione 2021-22) confermando la storica leadership con 8,1 milioni di tifosi in Italia, praticamente il doppio delle milanesi visto che seguono il Milan a 4,2 milioni, l'Inter a 3,9, il Napoli a 2,6 e la Roma a 1,8. Da sole le cinque Big, occupano l'84% del mercato del tifo della Serie A nel nostro Paese. E la Juventus da sola pesa per un terzo.

Quanto al numero di abbonati al calcio in Tv, le cifre in Italia non si conoscono ufficialmente visto che sia Dazn sia Sky, che hanno proprietà estere e sono consolidate dentro la controllante (come nel caso di Sky) non fanno comunicazione. Di Dazn dall’Annual Review (quello che ha riportato del rosso complessivo, e non solo in Italia, da 2,2 miliardi di euro per il 2021) si è solo capito che gli abbonati a livello global sono 15 milioni. Quanto a Sky giovedì 26 gennaio è prevista la presentazione dei dati di fine anno del colosso americano Comcast che la controlla. Per il terzo trimestre dell’anno si parlava, sempre a livello global, di 23 milioni di abbonati.

La Juventus che domina le top ten di ascolti

A voler entrare un po’ più nel dettaglio aiutano forse i dati che Digitalia – la realtà di Publitalia (Gruppo Mediaset) che raccoglie la pubblicità per la Serie A su Dazn – fornisce ogni settimana.

Per la 16esima giornata Juventus-Udinese è stata la terza partita più vista attraverso tutti i device (1,229 milioni di spettatori) dopo Milan-Roma (1,85 milioni) e Sampdoria Napoli (1,3 milioni).

Nel 2021-22 la Juventus era una delle due squadre di 7 dei 10 match più visti su Dazn (a completare ci sono stati Milan-Inter, Napoli Milan e Inter Milan). Nel 2020-21 la Juve era presente in 6 dei 10 big match su Sky. Insomma, grattacapi quelli che possono arrivare da un ammutinamento degli abbonati che conviene non sottovalutare. Neanche lato Lega Serie A che si appresta a varare il bando per il prossimo triennio.

Sempre che diventi realtà la rinuncia dell’abbonato allo sport nazionale per eccellenza. In nome di una fede calcistica. Anche qui: possibile, ma tutt’altro che scontato. E parossismo per parossismo: chi dice che i tifosi delle altre squadre non vadano in soccorso degli abbonamenti al calcio in Tv? Dalla contesa con gli striscioni negli stadi, a quella degli abbonamenti. Parossismo per parossismo.

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