San Marino

Massimo Bonini Massimo Bonini (FSGC)

Il trionfo degli umili

Domenica, 1 Gennaio 2006

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Per festeggiare il cinquantenario della UEFA, è stato chiesto a ognuna delle federazioni nazionali di eleggere il proprio miglior giocatore dell’ultimo mezzo secolo. Il Golden Player di San Marino è Massimo Bonini.

di Stefano Andreoli

Non potevano esserci dubbi sulla scelta di Massimo Bonini, unico giocatore sanmarinese ad aver sollevato la Coppa dei Campioni, con la Juventus nel 1985.

Lavoratore instancabile
Centrocampista difensivo, Bonini è stato un giocatore meno appariscente e più introverso rispetto ai compagni di squadra più illustri in bianconero, offrendo però un contributo fondamentale sul campo. Con l’enorme numero di palloni recuperati, contrasti e corse a perdifiato a centrocampo, Bonini ha spesso evitato guai in fase difensiva, favorendo di conseguenza le giocate degli attaccanti. La sua bacheca personale è la dimostrazione di come l’impegno alla fine paghi.

Rapida ascesa
Come accade a molti giocatori sanmarinesi, Bonini ha esordito nelle serie inferiori del campionato italiano nel 1977 con il Bellaria Igea, prima di trasferirsi all’AC Forlì l’anno seguente, e all’AC Cesena nel 1979. Con i romagnoli ha disputato due ottime stagioni in serie B, raccogliendo 57 presenze e realizzando quattro reti: contributo decisivo per la promozione in serie A nel 1981.

Passaggio in bianconero
Il massimo campionato l’avrebbe però assaporato con la casacca dei bianconeri, dove si è trasferito nel 1981. Nonostante la giovane età, è rientrato da subito nei piani del tecnico Giovanni Trapattoni, entrando in campo nella gara d’esordio della stagione 1981/82 proprio contro la sua ex squadra, il Cesena. Bonini ha contribuito subito, all’esordio in serie A, al largo successo dei bianconeri (6-1), prima vittoria lungo la strada verso la conquista dello scudetto numero 20 della Juventus, e primo passo della brillante carriera di Bonini.

Divoratore di trofei
Durante la sua permanenza in bianconero, Bonini ha vinto praticamente tutto: tre scudetti (1982, 1984 e 1985), una Coppa Italia (1983), una Coppa delle Coppe UEFA e la Supercoppa UEFA (1984), nonché la Coppa dei Campioni e la Coppa Intercontinentale nel 1985. Ha vestito la maglia bianconera dal 1981 al 1988, per un totale di 296 presenze e sei reti.

In nazionale
La carriera in nazionale di Massimo Bonini è per certi versi strana. Nei primi anni ’80 ha giocato nove volte con l’Under 21 dell’Italia, non essendo la Federcalcio di San Marino (FSGC) ancora affiliata alla UEFA, ed essendo considerati italiani i suoi giocatori. Quando le regole sono cambiate, Bonini non ha più potuto giocare con la nazionale italiana, dovendo attendere fino al 1990 per indossare la maglia d San Marino.

Dal campo alla panchina
Ha disputato 19 partite con San Marino tra il 1990 e il 1995, prima di assumere l’incarico di selezionatore, una volta appesi al chiodo gli scarpini. Nel 1998, quando Giampaolo Mazza gli è succeduto come Ct, Bonini ha iniziato a lavorare come allenatore di squadre giovanili italiane.

Altruista
Bonini è una persona umile e riservata. In campo era uno di quei pochi giocatori mai egoisti, in grado di correre instancabilmente per tutta la partita – qualcuno lo soprannominò "il maratoneta" – senza mai cercare di attrarre l’attenzione su di sé, lasciando agli altri la gloria.

Grande considerazione
Il modo migliore per rendere omaggio a Bonini e dimostrargli l’alta considerazione di cui godeva come calciatore è di raccontare il seguente aneddoto. Vedendo un giorno Michel Platini fumare, il presidente bianconero Giovanni Agnelli avrebbe manifestato il suo disappunto. E pare che il fuoriclasse francese si sia rivolto all'Avvocato dicendo: "L’importante è che non fumi Bonini".

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