Il mio nuovo aiutante

Sapete che ogni tanto mi concedo un OT (Off Topic, un "fuori programma" diremmo in italiano). No, non preoccupatevi, niente "pippone" sugli OGM o sulla carne clonata (quello ve lo beccate fra un po' :lol: )

Volevo solo farvi conoscere il mio nuovo assistente (la frusta è mia, grandezza naturale)
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Non ditemi che non lo conoscete! E' Rémi, il topo-cuoco protagonista dell'ultimo film della Pixar, Ratatouille.

Se volete appassionare i vostri figli o nipoti all'arte (e scienza :-) ) culinaria, vi consiglio di portali al cinema a vedere questo cartone animato (e spero vi divertiate anche voi come mi sono divertito io. Ma forse io sono un caso a parte: ho visto tutti i film della Pixar...)

Da quando ha visto Ratatouille mio figlio Simone, che vedete qui intento a leggermi la ricetta della panna cotta, vuole aiutarmi in cucina e nei miei esperimenti, e ne sono molto contento.

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Abbiamo una cara amica che lavora alla Pixar, e ieri ci è arrivato un suo pacco con i regali di Natale contenente, tra le altre cose, il pupazzone del topo-cuoco. Questa sera mio figlio ha voluto a tutti i costi tenere il pupazzo vicino mentre mi aiutava a preparare la panna cotta e sicuramente lo vorrà domani quando prepareremo la salsa ai frutti di bosco da accompagnare al dessert.

Tutti possono cucinare! (Auguste Gusteau)

Dario, Simone e Rémi

15 commenti RSS

  • OT in OT, forse. Pochi giorni fa ho visto mio figlio (8 anni) per la prima volta piangere per un racconto di bambino abbandonato visto alla TV. Lo so che la sua commozione, anche se sincera, non ha valore se confrontata al pianto di pena e dolore dei bimbi che soffrono. Ma anche da adulti quel fanciullo che siamo stati tutti, nessuno escluso, ce lo portiamo addosso ancora senza poterlo rinnegare (Pascoli l’aveva gia’ detto).
    Forse e’ la nostra parte piu’ riposta, piu’ sacra perche’ vicina alla nostra coscienza. Essere adulti non vuol dire forse essere portatori di coscienza e consapevolezza? Lo siamo quindi. Chiunque. Poi pero' inseguiamo altre chimere, ma forse questo e’ il prezzo da pagare al perdersi per poi potersi ritrovare, per essere uomini pienamente uomini. La nostra societa’ e’ ormai una macchina impersonale invece di una comunita’ umana perche’ fuggiamo da noi stessi e allora l’abbiamo costruita per assomigliare a un noi che non siamo.

  • mitico.
    ho visto ratatoulle a lussembiurghio con claudina questo autunno.
    siamo uscite che svolazzavamo come due matte.
    poco dopo la nostra amica "blogga" simona da livorno ci ha mandato una foto con la ricetta della ratatoulle "rielaborata" (le verdure a rotelline). grazie per avermelo ricordato.
    certo che cxxxo avere una amica che lavora alla pixar...
    uffa...
    il topaccio con la frusta è stupendo. un po' acchiappafemmine (ammettilo) ma stupendo.
    :)
    ps: quella sera però mangiammo ostriche crude. tutti possono cucinare, anche il mare!

  • Quando non ho fretta lascio cucinare Marta (7anni), lei si diverte e impara a misurare liquidi e solidi e convertire da °F in°C... con google, still!

    Mia mamma ha visto il cartone animato in aereo mentre veniva a trovarci per Natale e dato che lei ha la fobia dei topi l'ha visto con le mani tra gli occhi, più o meno come me quando vedo Pulp Fiction o Trainspotting.

    Il mio primo ricordo di Pixar risale alla trasmissione bellissima sul cinema di animazione che Maurizio Nichetti conduceva sulla rai e veniva passata a delle ore che nemmeno Tonino Benacquista e la sua soap opera francese.
    Venivano recensite delle vere meraviglie.

    Quando abbiamo visto il film ad Arlington (a Boston era già tolto dai teatri) Marta ad un certo punto ha detto: "Mamma! la tua Microplane!". Riconosce pure i ferri del mestiere ^_^

    Aspetto con interesse post sulla carne clonata or whatever it is.
    Hai già letto "The Omnivore's Dilemma: A Natural History of Four Meals" di Michael Pollan?
    Nel 2006 era tra i 10 libri migliori nella classifica del NYTimes.

  • ciao Dario,
    molto interessante il tuo blog di cucina scientifica, anche se io sono molto poco scienziata quando cucino...
    mi ha incuriosito molto un tuo commento (che mi è sembrato scettico) su questa moda dei vari tipi di sale, ci dici cosa ne pensi partendo dal tuo approccio scientifico ?
    a presto, sara.

  • Comida: è vero, la Microplane!!!! Il livello di dettagli che hanno messo in quel film è incredibile. Anche la scatola dello zafferano, se ricordi...

    Lucia: acchiappafemmine? :-)

    Sara: sinceramente, a mio parere la moda dei vari sali (nero, rosa, fiordisale, di cervia, maldon etc.etc.) è al 95% marketing misto "essere trendy" e al 5% impurezze, che sono quelle che rimangono nel sale. Scriverò un post sull'argomento, ma brevemente, il cloruro di sodio è sempre quello, e quelle impurezze che rimangono non sono sufficienti normalmente per alterarne il sapore. Quello che al limite può cambiare, nel caso del fiordisale, è la grandezza dei cristalli, che altera le percezioni saline sulla lingua. Ma una volta disciolto in acqua è *esattamente* uguale e sfido chiunque a trovare la differenza in un esperimento alla cieca. Posso concordare che quello misto alla lava nera delle Hawaii faccia molta scena, ma pagare dieci volte tanto per delle briciole di roccia vulcanica non fa per me. Stessa cosa per quello rosa dell'Himalaya :-)

    ciao Dario

  • sempre a proposito di sale, ma alcuni sali "esotici alla moda" non posso avere il vantaggio di essere meno manipolati e raffinati ? tempo fa da qualche parte ho letto (non ricordo dove) che per assurdo sarebbe meglio usare sempre il sale grosso (macinandolo poi con i macini appositi), anche questa è un'assurdità ?

  • E' piaciuto molto anche a me Ratatouille: genuino, fresco, spiritoso.
    Spinta dalla tua stessa intenzione, ho portato con me al cinema il mio cuginetto e anche lui adesso ha voglia di aiutare sua madre ai fornelli. E' contagioso l'entusiasmo che questo cartone animato trasmette.

    Lieta di aver scoperto il tuo blog.
    Un caro saluto

  • Salve Dario,
    complimenti per i nuovi assistenti, deliziosi.
    Oggi mi è capitato di imbattermi in quella che ritengo una "leggenda" piuttosto diffusa: il LATTE come antidoto contro qualsiasi intossicazione.. per caso sai qual'è origine di questa credenza popolare?

  • Dario, lo zafferano non lo ricordo, ma non mi è sfuggita la visione del mio Benriner, la mandolina giapponese!
    Quando vivevo ad Amsterdam frequentavo una famiglia giapponese, aprendo il frigorifero e le dispense della mia amica Sumi -cucinavamo spesso insieme, a turno giapponese e italiano-- ho imparato e assaggiato tante cose e avere un Benriner (che vuol dire se non ricordo male "conveniente" o qualche cosa del genere) è molto utile.

  • Penso che sia bellissimo coinvolgere i bimbi nelle attività culinarie...io sono cresciuta così...e adoro cucinare... e se un giorno capiterà di averne, lo farò anche io con i miei figli...
    Il film mi è piaciuto moltissimo...è coinvolgente e fa vnire una gran voglia di cucinare.
    Complimenti per il tuo blog, molto interessante anche per una 'ignorante' come me.

  • ecco..dopo ore,giorni,mesi che leggo i tuoi articoli (scoperto per caso il tuo sito) vorrei solo dirti che sei una persona fantastica,e fantastici sono i tuoi scritti, che posso leggere anch'io nonostante la mia cultura non vada oltre un diploma da liceo scientifico..ma con attitudine prevalentemente per materie umanistiche. Bene,mi fermo qui ma non smetterei di lodarti per tutte le informazioni che riceviamo. Grazie!!!!

  • Cristina, mi fai arrossire :oops: ;-)

  • Dario, è vero, è il blog più interessante di tutto il web, specie quando non partono i filosofeggiamenti.

  • che dire...enormemente grazioso...io che adoro tutto ciò che squittisce ed è peloso...
    e poi...che fame a vedere quel film!!!avevo l'acquolina in bocca...topo o non topo!

  • Ciao ... ho visto che alcuni parlavano della mitica Mandolina della Microplane e voleho segnalare che ho trovato in offerta la mandolina della Microplane su questo sito http://www.newformsdesign.com/microplane.php

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