L’industria discografica: il processo creativo e la produzione industriale

La creazione di un'opera musicale comporta un ciclo produttivo assai complesso che si articola nelle seguenti fasi e che vede interagire diversi soggetti:

  • ricerca e sviluppo dell'artista;
  • produzione del master che coinvolge autori, editori, compositori, artisti, produttori, musicisti, sale di registrazione, manager;
  • fabbricazione del CD o della musicassetta;
  • la commercializzazione con il conseguente coinvolgimento dei distributori e dei singoli punti vendita;
  • la promozione del disco sui media (TV, Radio, giornali, riviste specializzate e non)
  • la successiva utilizzazione del disco, oltre che per l'utilizzo privato, in programmi radio, televisivi e nelle discoteche od in altro luogo di aggregazione musicale.

L'industria fonografica dunque, attraverso il ciclo sopra delineato, non soltanto crea ricchezza (sia dal punto di vista culturale che economico) ma la incrementa in ogni passaggio.

 

Va detto che, come ancora di recente è stato confermato da una ricerca del Dipartimento per la Cultura e lo Sport del Regno Unito (DCMS Report 1998), "l'industria discografica è un business ad alto rischio di impresa che richiede sostanziali investimenti in nuovi artisti e repertorio. Le industrie discografiche investono in media il 12-13% del proprio fatturato in ricerca, una delle percentuali più elevate in ricerca e sviluppo se confrontata con altri settori industriali".Inoltre con "le hits che sfondano in classifica l'industria finanzia i mancati guadagni della maggior parte dei dischi che non vendono abbastanza per coprire gli investimenti iniziali".

Infatti l’industria:

  • individua e sviluppa nuovi talenti musicali nazionali
  • valorizza e consolida gli artisti già affermati. Infatti contrariamente a quanto si crede generalmente:
    - le classifiche italiane dei dischi più venduti registrano da anni una costante preminenza di artisti italiani nei primi dieci posti;
    - il mercato italiano registra la più alta percentuale di repertorio nazionale rispetto agli altri paesi europei;
  • determina tutte le attività di creazione, produzione, fabbricazione, promozione, distribuzione e vendita del disco creando posti di lavoro e professionalità sia direttamente (circa 3.000 addetti) che attraverso l'indotto (circa 50.000 addetti);
  • genera una molteplicità di programmi radiofonici ed è fondamentale nella programmazione televisiva sia tematica (MTV, Match Music, ecc.) che "generalista" (ad es. Festival di Sanremo, Festivalbar, Disco per l'Estate, trasmissioni di varietà, ecc.);
  • è il fulcro delle pubbliche esecuzioni quali concerti e discoteche;
  • è il motore di un'attività di informazione e comunicazione rivolta a milioni di lettori di quotidiani o di riviste specializzate e non;
  • è tra i settori leader nell'esportazione: il fatturato dei dischi degli artisti italiani venduti all'estero è stimato per il 1998 in circa 200 miliardi.
 

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