Gruppo Ferrovie dello Stato

L’Italia delle cento città è anche l’Italia delle oltre duemila stazioni. 

Punti di snodo e di alimentazione della rete, le stazioni - grandi e piccole - insieme ai treni hanno storicamente portato sul territorio il segno tangibile della rivoluzione industriale fondendo insieme l’aspetto di grande edificio cittadino con l’aspetto funzionale di un sistema di tipo produttivo.

Dal loro sorgere alla fine dell’Ottocento, sono state le stazioni a dare valenza urbana a centri rurali e, 
nelle grandi città - con la monumentalità della loro architettura e la centralità della loro funzione - 
hanno dettato le nuove logiche dello sviluppo urbanistico.

Il ruolo di RFI

Nell'ambito dell'impegno con cui negli ultimi anni il Gruppo Ferrovie dello Stato sta di nuovo rendendo le stazioni protagoniste, RFI, nel suo ruolo di responsabile della circolazione e dell'informazione al pubblico di tutte le circa 2300 stazioni della rete italiana, gestisce direttamente gli apetti commerciali di oltre 2.150 stazioni e ne cura la riqualificazione e la riorganizzazione, anche destinando spazi ad attività sociali e culturali e sviluppando progetti speciali nel Mezzogiorno.

Per le stazioni destinate ad accogliere i treni in viaggio sulle linee Alta Velocità/Alta Capacità,
RFI gestisce i grandi concorsi di progettazione e la realizzazione delle nuove opere progettate da architetti di fama internazionale.

Per sistematizzare secondo parametri oggettivi l’intero mondo stazioni, e gestire in modo ottimale le varie tipologie di interventi (dalla riqualificazione, all’automazione, al restilyng), RFI ha sviluppato un sistema di classificazione delle stazioni che tiene conto di fattori quali il numero di frequentatori, i servizi offerti alle imprese ferroviarie, l’importanza del contesto urbanistico.